Eh no, che anche la Presidentessa di Confindustria, la Marcegaglia, cerchi di emulare la Michela Brambilla; ma per piacere, una sola c’accresce e già ce n’avanza.
Facile e bello fare proclami, si ricevono inchini, applausi, e anche i baciamani.
Ci riferiamo alla dichiarazione riguardo al lasciar fuori da Confindustria tutti coloro che pagano il pizzo senza denunciare i loro estorsori.
Siamo allora tutti colpevoli, siamo tutti da espellere dalle associazioni di categoria.
Tutti quotidianamente "forse" sottostiamo passivamente allo stalking di Stato, da sempre e non certo "solo" da questo Governo.
Costituito da pretese tributarie assurde e "probabilmente" per nulla motivate, che piovono da ogni versante, da vessazioni di ogni genere che i soggetti, che si dipingono la maschera di una discutibile equità sociale, mettono in pratica senza alcun rispetto neppure per la dignità umana.
Pretese che alla pari di chi impone il pagamento del pizzo (ufficialmente in cambio di una protezione), sfociano in minacce di spogliazione dei beni personali, in pignoramenti e vendite all’asta di quello che è il frutto di anni di onesto e fors’anche duro lavoro, aste alle quali partecipano casualmente sempre i soliti noti, quasi avessero l’abbonamento.
Il tutto per cosa?
Per qualche funzionario che decide di iscrivere a ruolo importi mai dovuti solo per fare bella figura con il suo superiore che gli impone di raggiungere certi obiettivi d’incasso?
Oppure il triplicare (o quasi), in pochissimo tempo, dell'importo di una contravvenzione che hai pagato, ma non nei tempi stabiliti ed anche per un solo giorno di ritardo.
E questo cos'è?
Allora siamo tutti vittime del racket, siamo tutti vessati da chi ci richiede l’impossibile senza offrire nulla in cambio.
Quindi non ci resta che auto denunciarci tutti, mentre dalla Mercegaglia ci aspettiamo qual cosina di più.
Ma forse è solita sfrenata utopia.
Mario Moreggi (lettere al “Il secolo XIX”) e Luciano Ardoino
Avrei un mare di esempi per dimostrare quello che hai scritto, ma per non "rompere" eviterò.
RispondiEliminaE' chiaramente un "pizzo" quello che ti chiede lo Stato, con la differenza che i delinquenti ti proteggono, mentre i signori della stanza dei bottoni, no.
In Italia, naturalmente. In poche parole, gli operai di molte imprese edili siciliane dopo avere ricevuto la busta paga con assegno circolare sono “tenuti” a restituire una parte della stessa al datore di lavoro. Minchia, è proprio il caso di dire.
RispondiEliminaLo Stato invece cosa fà?
Complimenti al blog
Lo Stato vigila e tutela, caro anonimo.
RispondiEliminaE queste faccende da noi non accadono.
Naturalmente stò cherzando.
Siccome non bastava quella sul pizzo, ora parte pure lei col 20% sul PIL turistico.
RispondiEliminaDavvero Forte (Village) la Emma nazionale, però. ;-)