La storia è semplice semplice e
tutta qua di seguito, ma seppur nella essenzialità, questa dà
l'esatta dimensione di chi ci amministra...
L'8
gennaio 2015, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo ha indetto una selezione pubblica per il conferimento
dell'incarico di direttore in 20 musei (ved. decreto Art Bonus).
Ad
onor del vero il miglioramento è avvenuto, nulla da dire ma...
… ma
s'arriva ai giorni nostri e il Tar del Lazio boccia 5 di quelle
nomine, punto e a capo.
La
reazione di Fraceschini è a dir poco “inusuale” per un
“galantuomo” istituzionale... e vale a dire un ministro della
Repubblica che notoriamente dovrebbe dare l'esempio... e queste le
sue prime parole: “... non ho parole, ed è meglio!”.
Ancor
peggio il suo ex “capo”, quel Matteo Renzi di cui
instancabilmente mi chiedo il come possa essere arrivato fino a dove
è riuscito, che così commenta: “Ha fatto bene sui musei,
sbagliato non cambiare il Tar”... che già da sola si spiega alla
perfezione sul personaggio.
Ma
sembrano costretti, al Tar, a dar conto di come, nella
legge speciale che istituiva la selezione, venivano eliminati sì
tanti legacci della macchina ministeriale, ma ci si era dimenticati
di una legge, a cui non si estendevano le deroghe.
È
una legge del 2001 che stabilisce che tutti, stranieri e italiani,
possano ambire a qualsiasi posto pubblico in Italia, a meno che
questo non implichi «l'esercizio
diretto o indiretto di pubblici poteri», «che attengono alla tutela
dell'interesse nazionale».
E
in questo caso, la tutela c'era (ed è anche nella nostra
costituzione)!
Possibile
quindi che nessuno al MIBACT fosse a conoscenza di quella Legge?... ma soprattutto: E' mai possibile che il Franceschini non la conosca visto che nel 2001 la propose proprio lui stesso? (ved. qui).
Franceschini
poi c'aggiunge che abbiamo fatto una brutta figura internazionale...
eh no, la figura barbina, a quanto pare, imho, ce l'ha fatta solo lui
e chi lo circonda direttamente.
Sì,
è anche vero che lui ci rappresenta, ma di certo lì non ce l'ho
messo io, e con me moltissima altra gente... quindi perché ci
dobbiamo andare di mezzo tutti, eh?
Dulcis
in fundo, mi chiedo il come mai Claudia Ferrazzi (ved.
qui) sia stata scelta dal nuovo presidente francese, Macron, come
suo braccio destro alla cultura di quella nazione... ma mai dallo
stesso Franceschini che ne aveva di certo il tempo poiché lui lì
c'è da più di 4 anni... o forse non c'è alcun bisogno che me lo
chieda?
Vabbeh,
non me lo chiedo, anche perché è talmente evidente che... e avanti
così, porca paletta e maremma maiala... e pure “belin”!
La maggioranza parlamentare ha la possibilità di cambiare le leggi che la magistratura ha il dovere di applicare. Mi sembra chiaro no? Se invece di cambiarla si cerca di aggirarla la magistratura interviene. Se oggi l’Italia fa una figuraccia la colpa è del ministro che lavora più per interessi di immagine che per fare le cose per bene. O si dice che il Tar ha sbagliato giuridicamente oppure si tace. Dire che ruba il lavoro alla politica è una stupidaggine. Se il Tar ha ragione nel merito, come ha, ha fatto solo il suo mestiere.
RispondiEliminaPer la cronaca Claudia Ferrazzi fece parte, al tempo, della commissione che seleziono' i nuovi direttori dei musei; allora sedeva nel CdA del Louvre-Lens.
RispondiEliminaFatta lavorare e pagata per fare un lavoro che,probabilmente, non si poteva fare.
Tanti complimenti a Franceschiello e compagnia bella del MiBACT.
... ah ecco, appunto!
RispondiEliminaSic!
:(