mercoledì 14 febbraio 2018

Airbnb rimuoverà oltre 1.000 appartamenti illegali dal proprio sito... però a Barcellona (Spagna)

Credo che dalle parti di Barcellona siano sempre più avanti rispetto a noi in fatto di turismo, e probabilmente non solo in questo settore, visto come la va qui e coma la va là.
In poche parole...


… Janet Sanz, il vice sindaco di Barcellona chiama i responsabili di Airbnb nel proprio ufficio e alla fin fine del “chiacchierata” Airbnb accetta di buon grado di seguire le nuove direttive istituzionali di Barcellona (ved. qui).
Airbnb avrà 30 gg. per rimuovere gli appartamenti irregolari (1036 per la precisione) che, seppur pubblicizzati sul loro sito, non dispongono delle autorizzazioni necessarie.
Airbnb dovrà quindi incorporare un software che renderà obbligatoria l'introduzione del numero di licenza turistica.
Una cosa banalissima: inserisci un codice corrispondente alla licenza turistica/autorizzazione e STOP.
Il gioco è bello che fatto.
Che sia una cosa troppo difficile da comprendere per chi ci amministra qui?


Oltretutto, su queste pagine in tempi remoti ma remoti ben, circa 6/7 anni fa, s'era già provato a dare questo suggerimento, mentre se poi pensiamo che quel consiglio è addirittura depositato al Mibact da almeno 3/4 anni durante la mia partecipazione “cortesemente obbligata dai responsabili del ministero del turismo” al TDLAB, beh, meglio non aggiungere altro.
Infatti si potrebbe cadere in qualche considerazione non granché gradita.


… pare inoltre che non sia la sola Airbnb a pubblicizzare sul proprio sito degli appartamenti (che lo facciano anche per altri ricettivi?) illegali o irregolari, ma che ce ne siano altri.
Fatto sta che Federalberghi denuncia 100 milioni di pernottamenti di “nero” all'anno sul suolo italiano, e seppur anche lei personalmente informata dell'eventuale possibilità di sopperire all'andazzo con l'ausilio di un semplicissimo software, beh; nulla si s'è fatto e nulla si fa... forse, anche se dubito molto, si farà... forse!

Qui in Liguria, Genova etc., con Airbnb invece ci fanno gli accordi e tira a campà... e gli appartamenti irregolari, illeciti, illegali (il sommerso per intenderci e darci un taglio) continuano imperterriti a fare il loro sporco “mestiere” a danno di chi invece si comporta regolarmente?
E la concorrenza sleale funziona alla grande!

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