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lunedì 17 dicembre 2012

Le calcolatrici della Confesercenti e del SWG di che cavolo di marca sono?


Dire che le statistiche in Italia si comportino in modo confuso, oscillante, incomprensibile è un’ovvietà.
Ma sovente riescono a fare anche di peggio.

Ma vengo al sodo.

Confesercenti e SWG il 26 novembre 2012, venti giorni fa: “Quasi otto italiani su dieci non faranno nemmeno un giorno di vacanza fra Natale e Capodanno e quindi, conti (i loro) alla mano, sarà una stagione invernale non troppo felice, infatti … il 79% dichiara che non farà nemmeno un giorno di vacanza tra Natale e l’Epifania 2012, il 9% partirà per Capodanno, il 5% per Natale e l’8% per un periodo compreso tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio 2013. Totale: 22% di vacanzieri in questo fine 2012”.

A parte che mi farebbe tanto piacere conoscere la marca della loro calcolatrice, giusto per farmi due risate, ma mi si vuole spiegare il come si fa ad affermare che il 79% non farà nemmeno un giorno di vacanza, il che dovrebbe quindi dire che a farlo sarà il solo 21% … per poi sostenere che il 9% partirà a Capodanno, il 5% a Natale e l’8% all’Epifania … se la loro somma fa 24?
E subito dopo mettere che il totale è il 22%?

Ma quello che stona ancor di più è che …
Confesercenti e SWG il 16 dicembre 2012 così c’informano: “Nonostante il clima economico non positivo, torna a salire la quota di italiani che farà un viaggio durante le feste di fine anno. Secondo i dati del sondaggio Confesercenti-SWG, tra il 22 dicembre e il 6 gennaio 2013 il 21% degli italiani si prenderà una vacanza. Una quota che cresce di 4 punti percentuali rispetto al 2011, tornando ai livelli registrati nel 2010. In totale, dunque, saranno quasi 10.000.000 gli italiani adulti in viaggio per il periodo natalizio e di capodanno, 2 milioni in più rispetto al 2011”.

Ma come (?), prima quel 21% era poco mentre dopo venti giorni la stessa percentuale diventa 4 punti over all’anno precedente?
E addirittura parlano di due milioni di turisti in più rispetto allo stesso periodo del 2011.

E pensare che l’anno scorso, la Federalberghi disse che dovevano essere ben 14,3 i milioni di vacanzieri (Natale e Capodanno) sul totale del 24% della popolazione italiana.
Mentre adesso con dieci milioni sono riusciti a migliorarsi di due e col solo 21% degli italiani.
Fenomeni!

Conclusione
Beh, di conclusione non ce n’è, e l’unica sarebbe che la finissero di dare dei dati in questa maniera qua, che oltre a non servire a niente, confondono anche gli operatori.
O forse lo fanno per hobby e per farci divertire un po'? 








mercoledì 31 marzo 2010

Solo Dio lo sa





Le vittorie, si sa, hanno molti padri, mentre le sconfitte, neanche a dirlo, sono sempre orfane.
Infatti Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, non appena ha ricevuto i disastrosi dati del 2009, richiede per l’ennesima volta un confronto che veda seduti allo stesso tavolo Governo, Imprese, Regioni e Sindacati, per salvaguardare l’occupazione e ridare slancio economico al settore; come a dire, noi siamo bravi quando va bene, ma quando va male (detto napoletano) ha torto Pasquale, gli altri per intenderci.
Ma chi ci sarà seduto a questo tavolo?
Beh, credo gli stessi!
Si, forse i medesimi degli anni scorsi, proprio i tali e quali ci hanno portato in questa “simpatica” situazione, mentre il cosa potranno dire che sia veramente qualcosa di innovativo o mai udito, lo lascio decidere a voi che mi leggete.
Intanto passo ai dati che dimostrano, nel qual caso ce ne fosse ancora bisogno, la probabile inconsistenza di quello a cui siamo quotidianamente sottoposti dai gentili Guru del turismo nazionale; i grandi professoroni.
31 marzo 2010
Federalberghi: nel solo mese di dicembre, tuttavia si è registrato un calo complessivo del 5,2% di pernottamenti (di cui -4,3% di italiani e -6,7% di stranieri, mentre il saldo attivo della bilancia valutaria turistica del 2009 ha registrato un -12,9%.
Qualcosa come 1.200.000.000 di euro (un miliardo e duecento milioni in meno); mica noccioline e altro che il tanto decantato conteggio brambillesco sulle presenze, che secondo le sue personali stime si sarebbe attestato sul meno 4,3%.
Però due mesi prima, tutto andava bene, infatti il 7 gennaio 2010
*** Federalberghi
Tra Natale e Capodanno si sono mossi complessivamente poco più di 12 milioni di italiani, tra maggiorenni e minorenni, (rispetto ai 10 milioni dell'anno scorso).
*** Confesercenti - SWG
La crisi non ferma la voglia di vacanza: 3 italiani su 10 fra Natale e Capodanno partiranno, rafforzando un trend che da cinque anni vede raddoppiare il numero dei vacanzieri di fine anno.
*** Ministero del Turismo (Brambilla)
Sono 10,5 milioni gli italiani che quest'anno hanno programmato di partire per le vacanze natalizie, ovvero il 22,2% della popolazione (in netta crescita rispetto ai 7,3 milioni dello scorso anno), cui si aggiungono 11,5 milioni di incerti (24,2%).
Boh, suona strana l’elencazione di dati che comincia molto spesso col più per finire quasi sempre, a fine stagione, col meno, e la tanto decantata destagionalizzazione?
Ed ecco che lo stesso Bocca (25 marzo 2010) ci informa che l’incremento di turisti invernali, registrati da gennaio a marzo di quest’anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2009, conferma come il nostro modello ricettivo delle località di montagna sia diventato leader assoluto a livello europeo del turismo bianco; crescita dei vacanzieri sul + 7%, e ben +38% del giro d’affari.
Toh, positivo ancora una volta!
Viene ovvio quindi chiedermi se la richiesta di confronto del Bocca, che dovrebbe vedere seduti allo stesso tavolo Governo, Imprese, Regioni e Sindacati, si dovrà argomentare sul calo o sull’aumento?
Solo Dio lo sa.

martedì 23 marzo 2010

Le statistiche sul “turismo” di Pasqua 2010, quelle che non t’aspetti.






Non passa giorno che a qualcuno non venga in mente di elencare delle statistiche sul turismo a mo di “bischerata”, e anche oggi, neanche ce ne fosse il bisogno, le hanno partorite con la solita gestazione da ratti.
Puntali e balorde.
Verrebbe da chiederci il perché la ministra Brambilla non decida finalmente che a dare i numeri sia permesso un solo ed unico ente, possibilmente non partitocratico, e che quindi abbia la capacità e serietà di non seguire “eventuali” ordini dall’alto.
Forse è chiedere troppo a chi è più abituato a dire che a dare o è meglio che non faccia proprio nulla perchè probabilmente complicherebbe ancor più la faccenda.
Dell’importanza di questi dati (se veritieri) è inutile discutere, ma purtroppo è immaginabile il perché a “loro” convenga così; possono dire quello che meglio l’aggrada, e tira a campà.
E mentre tutti lo sanno, nessuno fa niente; solo qualche accenno qui e là alle assemblee, riunioni e altro dove si ripetono le stesse cose da decenni, dove tutti sono professori delle str…anezze, che sembra sia quasi diventata una censura il solo parlarne.
Ma peggio della censura c’è solo la stupidità, e non si può togliere il “lavoro” a questi statisticomici così sempre disuguali.
Comunque, come ogni mattina, apro i giornali del web sul turismo e….

Il Giornale del turismo
: Isnart, aumentano leggermente rispetto al 2009 i viaggi ad aprile; oltre 6 milioni di italiani, e secondo l’Osservatorio Amadeus e Google Italy, le più gettonate saranno Roma e Venezia.

Turismo e Finanza.it: secondo stime Isnart “come sopra” (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), nel mese di aprile saranno 9,3 milioni gli italiani (in aumento) che si metteranno in viaggio.

Isnart (Asca): a spingere verso l'ottimismo sono soprattutto i dati Unioncamere-Isnart relativi al prossimo mese di aprile presentati questa mattina in occasione della cerimonia di inaugurazione della 30ma edizione della Borsa Italiana del Turismo: sono piu' di 5,6 milioni gli italiani che hanno già deciso di andare in vacanza entro la fine di aprile, con una predilezione per Trentino Alto Adige e Toscana.

Ma come, tutti e tre nella stessa giornata e da una sola fonte riportano differenti statistiche (5,6 milioni – 6 milioni – 9,3 milioni) ?
Non contento vado a vedermi quelle ricevute lo scorso anno per compararle a questo ottimismo e….

La voglia di vacanza per Pasqua batte la paura della crisi.
Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg partiranno circa 22 milioni di italiani (+22% rispetto ai 18 milioni del 2008).

….e questo sarebbe il miglioramento: da 22 milioni a ...quelli là?
Chi avrà detto il vero, chi avrà fatto un buon lavoro, e soprattutto: ma chi li paga?

Vabbè, niente di nuovo, e neanche per i deficienti, e vale a dire quelli che pensano (almeno dovrebbero) e sempre dicono: “perchè prendersela, tanto hanno sempre fatto così”.

giovedì 21 gennaio 2010

S'illuminano d'immenso ma fanno buio

Avremmo voluto non parlarne più di dati e statistiche, ma come si fa?
I grandi "luminari" del turismo nostrano, non appena hanno da dare un senso al loro "produttivo lavoro", li sfornano a mò di formiche in un formicaio.
Le stesse statistiche che sono nate per dare un aiuto agli operatori del settore, ma tramutate in un'arma politica che guarda un po ', volge sempre a loro favore.
Ed eccoci qua a raccontare l'ultima "panzana" nella speranza che prima o poi la finiscano, oppure nell'illusione che riescano finalmente a capire che così procurano solo del danno; si, però agli altri ... ecchisenefrega, vero brava gente?

Comunque:

*** Federalberghi:
Tra Natale e Capodanno si sono mossi complessivamente poco più di 12 milioni di italiani, tra maggiorenni e minorenni, (rispetto ai 10 milioni dell'anno scorso).
*** Confesercenti - SWG:
La crisi non ferma la voglia di vacanza: 3 italiani su 10 fra Natale e Capodanno partiranno, rafforzando un trend che da cinque anni vede raddoppiare il numero dei vacanzieri di fine anno.
*** Ministero del Turismo (Brambilla)
Sono 10,5 milioni gli italiani che quest'anno hanno programmato di partire per le vacanze natalizie, ovvero il 22,2% della popolazione (in netta crescita rispetto ai 7,3 milioni dello scorso anno), cui si aggiungono 11,5 milioni di incerti (24,2%).

Bene, sarebbe da dire, e agli operatori del settore non resta che acquistare più derrate alimentari, assumere più personale e via dicendo per fronteggiare, nel migliore dei modi, questa invasione di nuovi clienti.
Ma ecco che arrivano de nuovi dati, quelli veri e ...

*** Confindustria
A distanza di quasi un mese, gli operatori del turismo fanno un bilancio più definitivo dell'andamento dei viaggi durante il Natale e il Capodanno appena trascorsi.
Il risultato è che la crisi continua a farsi sentire e che Il settore dei viaggi soffre.
A sostenerlo è Assotravel, che riunisce le agenzie di viaggi aderenti a Confindustria.
Per l'Associazione, negli ultimi 20 anni si era avuto il 'tutto esaurito' per la settimana di Capodanno, cosa che non è avvenuta quest'anno e il calo va collegato con lo stesso Ferragosto del 2009, quando, per la prima volta, non si è avuto il tutto esaurito: il calo registrato sulla rete delle agenzie di viaggi è stimabile tra il 15% del numero complessivo dei turisti ed il 20% in termini di fatturato rispetto al 2008.
Un bilancio e stato fatto anche dal portale di viaggi Atrapalo.it secondo il quale, durante le festività comprese tra Natale el'Epifania, il 58% degli internauti italiani che ha navigato sul portale ha optato per destinazioni estere, principalmente europee, mentre il 42 % ha scelto di viaggiare in Italia.

Beh, a chi ha pensato: "mi fido di questi", non resta altro che gettare via gli alimenti acquistati in sovrappiù e mandare immediatamente a casa il personale in esubero, magari rivolgendo un "simpatico" pensiero ai "luminari" del ... vabbè, pensatela voi la parolina.

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