Tempo fa un mio collega che lavora all’estero (Finlandia) e che c’ha un’esperienza “tanta” nel settore del turismo, m’ha “accusato” che scrivere troppo sulle presunte balle delle statistiche e i dati che i “signori” delle varie associazioni, enti, e bla bla bla, ci danno in omaggio alla moda del due per tre, non serve ad una benemerita mazza.
Wippet (il suo pseudonimo) infatti sostiene che oramai nelle statistiche del turismo non ci crede più nessuno, e quindi è inutile perderci del tempo per evidenziarlo.
E c’ha ragione, però non m’arrendo!
Chissà mai che prima o poi, a forza di rovistare nel “fango” non si riesca a far capire che così non si fa, e che anziché aiutare gli operatori, questi "forse" pseudo dati o "forse" pseudo statistiche, fanno in verità un gran bel danno.
Alcuni sostengono che queste indagini servano per mantenere il careghino su cui “questi fenomeni” sono adagiati, mentre, molto sovente, il dire che tutto va bene e che quindi lor signori sono bravi, contribuisce a dare un senso al “lavoro” che fanno o dovrebbero fare.
Ma perché tutti ne emettono in quantità industriale con dei rilevamenti numerici che probabilmente fanno ridere i polli e che poi non corrispondono quasi mai a quelle verità che poi si evincono alla fine delle stagioni?
Possibile che sbaglino "forse" quasi sempre (?), e se sbagliano a che cosa serve?
Possibile che sbaglino "forse" quasi sempre (?), e se sbagliano a che cosa serve?
Cerchiamo di capirlo.
Perché Federalberghi che ha 28.000 alberghi come associati, incarica, come nell’ultimo caso, l’Istituto ACS Marketing Solutions, che con un campione di 3.003 (metodo CATI, interviste telefoniche) in rappresentanza degli oltre 50 milioni tra coloro che costituiscono l’intera popolazione maggiorenne, per sapere il come va o il come l’andrà l’orientamento turistico?
Il risultato fu che tutto andava bene e ch’erano felici e contenti (vedi Bernabò Bocca).
Ma non è un po’ poco lo zero virgola zero zero e qual cosina per avere una buona informazione?
E questi tecnici delle indagini lo fanno a gratis oppure … ?
E non è meglio far pervenire mensilmente da ogni associato (28.000 alberghi) le presenze e l’eventuali prenotazioni per estrarre le considerazioni del caso?
C’è forse una legge che ti obbliga a farlo e di cui non ne so niente?
Anche perché, subito dopo (1 mese), ne emettono delle altre, e questa volta, visto che il campione degli intervistati era così alto (ben 3.003 su 50 milioni), lo fanno intervistando con metodologia internet “solo” 1.269 imprese ricettive, distribuite a campione sull’intero territorio nazionale.
Il risultato è che questa volta sono tutti “incazzati” e scontenti (vedi di nuovo il Bernabò Bocca).
Poi (un giorno o due) escono degli altri dati che dicono: “Crescono i turisti italiani (+1,9%) così come quelli stranieri (+1,8%) che arriveranno in Italia nelle prossime settimane. E’ il risultato dell’indagine congiunturale svolta dal Ciset, in collaborazione con Federturismo-Confindustria su un campione di 600 operatori turistici italiani appartenenti a vari settori (alberghi, aziende termali, tour operator, ecc.) che evidenzia una rinnovata capacità di attrazione dell’Italia, considerata più sicura di altre destinazioni potenziali concorrenti come Egitto e Tunisia. L’agriturismo e il turismo verde in genere, con le crociere, saranno le tipologie di turismo che registreranno la crescita più vivace nel periodo tra maggio e ottobre, seguite dal turismo fitness e benessere. Positiva la dinamica anche per il turismo culturale e d’arte e la vacanza al mare e ai monti. Male il turismo d’affari e congressuale che, al calo fisiologico stagionale, vedono sommarsi gli effetti della congiuntura incerta”.
Della serie tutto bene Madama la Marchesa, ma la Marchesa era già morta.
Quindi da 3.003 sono passati a 1.269 per poi finire (altri) a 600.
Beh di questo passo le statistiche le potrebbero fare anche al bar, che quattro amici li trovano sempre e che magari non costa niente.
Poi vado a leggere quelli della Banca d’Italia che notoriamente sono i più affidabili e trovo che … e vabbè, confrontandoli mi faccio quattro risate che di ‘sti tempi …