venerdì 5 febbraio 2010

Capre che producono (riferito alla fotografia)





Hanno l’equivalente numerico di una media Provincia italiana, mentre i risultati di quest’allegra, gioiosa “banda” simil-musicale, che da 40anni, pur cambiando alcuni degli “orchestrali”, suona la stessa monotona litania, ben si conosce.
75.000 (settantacinquemila) assessori al turismo; 10.000 (diecimila) tra associazioni di specialisti, rettori e docenti d'università, Guru, tecnici, grandi o piccoli pensatori e chi più ne ha più ne metta; oltre 10.000 (diecimila) enti che lo promuovono (il turismo), in aggiunta all`Enit e che oltretutto è commissariato dallo stesso Presidente (cose solo italiane), Matteo Marzotto, mentre il suo Direttore Generale, Paolo Rubini, che di questo comparto forse o non forse, ne sa quanto noi ne capiamo di cardiochirurgia o di particelle atomiche.
Nulla!
Dulcis in fundo, un Ministero del turismo che non ha alcun potere, perché il Titolo V della Costituzione demanda ogni responsabilità alle Regioni, così pure anche a livello di governo dove le incombenze sono divise tra Sviluppo economico e Beni culturali.
Ma che cavolo è?
Mentre per contribuire a capire definitivamente “l'allegorico e carnevalesco carrozzone” arriva la notizia che il piano nazionale è quello di raddoppiare il peso del turismo sul Pil nazionale in 10 anni, vale a dire dal 10 al 20%, come recentemente annunciato dalla Brambilla per volere del Capo.
Ma la deframmentazione di questi autorità; le “palanche” spese in mille fiumiciattoli di cui non si capisce bene il perché non esista un progetto complessivo, in base al quale poter valutare i risultati e verificare come si siano spesi i soldi, nonché la totale mancanza di un piano strategico che indichi le tappe da percorrere, da qui al 2020, riesce a spiegarcene la fattibilità.
Mentre pur parlando sempre nei congressi delle grandi potenzialità del settore, quando si discute sulla politica industriale del Paese; ecco che il turismo non c`è.
Assente!
Ma ben presente quando c'è da distribuire incarichi “meritocratici” (ved. Paolo Rubini), probabilmente a circa 200.000 euro l'anno.
Come non c’è quasi mai quando nel turismo si tratta di parlare tasse, trasparenza delle politiche di governo, spreco spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, affidamento sulla gestione professionale, fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria, …e qui mi fermo.
No, qui da noi no, senti sempre parlare del portale dei gatti e dei cani, del Bonus Vacanze e di statistiche e dati che non sono mai veritieri.
Ognuno d’altronde parla per quello che sa, e di turismo la Brambilla & co. ne sanno di certo ben poco.
Sono ormai passati quasi due anni da quando è stato deciso di ripristinare, attraverso un sottosegretariato, il Ministero del turismo, ma dal bailamme di prima, che cos’è cambiato?
E intanto arrivano i primi dati di una fase delle presenze turistiche invernali che indicano un calo dell`1,4% degli arrivi stranieri e dello 0,7% di quelli domestici.
Ma il Governo, le associazioni e gli altri del “concertino”; non avevano appena detto che quest’anno oltre il 20% in più era andato in vacanza e che (?)….vabbè, lasciamo perdere; con loro è fiato sprecato.
L’attacco ora parte dai responsabili di Confindustria (Marcegaglia e Winteler), che crediamo sia più indirizzato alle "bizze" delle Regioni che non intendono assolutamente mollare l'osso da rosicchiare.
Ma fino a quando?

16 commenti:

  1. Mi raccomando, tieniti libero per il 21.
    Non si può proprio mancare. :-D

    RispondiElimina
  2. Mio Dio, non ci posso credere......ormai ne ha fatto un cavallo di battaglia.
    Credo che la Brambilla pensi che questa continua salvaguardia verso gli animali che probabilmente ama, possa toglierla dall'impiccio delle sue nullità costruttive sul turismo.
    E' una illusa!!!

    RispondiElimina
  3. Giuro che non l'avevo capita subito la fotografia delle capre, perchè ho passato una giornata molto stressante e non ero nella migliore condizione....
    Poi, ho inteso e con Luisa abbiamo riso per dieci minuti senza riuscire neanche a respirare.
    Adesso con l'umore va meglio.
    Queste fanno il latte, gli altri te lo fanno nenire alle ginocchia.

    RispondiElimina
  4. @Sergio e Luisa
    Guarda che Luciano voleva intendere che quelle capre producono, al confronto di altre che non lo fanno.
    Capito l'allusione?

    RispondiElimina
  5. Capisco il dovuto rispetto per le istituzioni ma solo quando queste si fanno rispettare, non con la forza ma l'innovazione del prodotto.
    B.C.

    RispondiElimina
  6. Forza?

    Cosa intendi per forza?
    Il voto?
    Le decisioni non democratiche?
    ???

    RispondiElimina
  7. In questo caso, appunto, nessun rispetto.
    Per non parlare della marchetta RAI e della Beccalossi che si è infilata a sua volta il grembiulino a Orzinuovi.
    Ma sono completamente di fuori come balconi?

    RispondiElimina
  8. Questo sarebbe il momento buono per spingere con la crisi di concorrenti come Grecia e Spagna con una politica intelligente del turismo potremmo veramente aumentare il pil, quì penso che si aumenterà più il pel degli animali, intanto i portatori di handicap sono dimenticati, diamo incentivi a chi investe in favore dell'accoglienza e in modo particolare alle barriere architettoniche.

    RispondiElimina
  9. Tempo fa mi sono trovato a fare questi stessi discorsi in una pagina americana con una insegnante sarda del no-B Day rispetto alla lirica, lei lamentava i 'tagli' del governo, io sostenevo al contrario che di soldi per teatri, sovrintendenti, consulenti ecc. se ne spendessero in italia ancora troppi con risultanti sconfortanti. Sono molto lieto di aver trovato cifre su questo 'scandalo' nel turismo..tra l'altro tu 'parli' di orchestra e orchestrali..'suonatore', si usa dire da noi di chi è bravo a fare 'raggiri'. Saluti

    RispondiElimina
  10. @Plinio

    D'accordo, anzi di più sui problemi architettonici, e se vogliamo dirla in breve; perchè non partire con un programma ben delineato in merito.
    E la Commissione sui portatori d'handicap che fine ha fatto?
    Sono ascoltati o la nomina è servita per calmarli e dar loro qualcosa da credere ma mai da realizzare?
    Non hanno idee, ma quel che è peggio: si credono "bravi".

    RispondiElimina
  11. @Anonimo
    Caro amico/a, sono una miriade i soldi spesi in quel settore e che sempre danno un segno meno.
    Quì a Genova abbiamo il Carlo Felice che ne è l'emblema...ma bisogna dare per avere i voti.
    Un momento, non i voti di preti, suore o frati...gli altri.
    ;-)

    RispondiElimina
  12. Nel frattempo il più grande patrimonio storico -che altrove sarebbe messo a frutto come l'oro- resta a marcire nei sotterranei dei nostri musei.
    I vari tagli succedutisi negli anni, uniti a questa classe politica d'assalto, hanno fatto sì che nei prossimi 5 anni i restauratori d'arte e beni storici andranno in pensione senza aver avuto modo di formare una nuova schiera di "dottori" delle nostre opere che semplicemente... non ci saranno, perché sono state bloccate il 90% di nuove assunzioni a copertura dei pensionamenti.
    Proliferano, invece, le poltrone finanziate a suon di soldi pubblici.

    Quando finirà?

    http://www.perilbenecomune.org

    RispondiElimina
  13. @Godot

    Non molto tempo fa a seguito di una brillante trasmissione su rai 3, ed in particolare sullo stato della cultura e delle opere d'arte sul nostro territorio nazionale, speravamo in qualcosa di nuovo, ma...quello che sono riusciti a partorire è stata la pubblicità "se non lo visiti lo portiamo via", come a dire che spendiamo soldi pubblici per pubblicizzare una cosa che conoscono anche nell'altopiano del Tibet.
    Senza per altro usare quei danari per migliorare là dove necessita e chiudere le scuole (le migliori del mondo) per il ripristino dell'arte.
    Penosi!!

    RispondiElimina
  14. La sola Toscana, vanta qualcosa come 14, dico quattordici diverse APT (Aziende di Promozione Turistica). Naturalmente presenti alla prossima BIT in apposito spazio.
    Le province toscane sono 10.
    Ma Montecatini, Chianciano, la Versilia e l'Arcipelago Toscano fanno comunque promozione a sè.
    E tutte quante con il loro bravo portalino turistico dedicato, a parte Montecatini che si appoggia a quello regionale.
    Tutti diversi, obviously, e la maggior parte sono solo in lingua italiana e inglese (compresa l'APT Firenze!!).
    Poi c'è anche quello regionale, eh.
    Pure questo, solo italiano/inglese (bravi eh?).
    Solo quello della Versilia ha anche la versione in olandese e in russo (+ inglese, tedesco, francese e spagnolo).
    Il "claim" della famosa campagna promozionale da 18 milioni di euro, per lo più web-based, è
    "Voglio vivere così".
    Non so, ma vi pare una situazione del tutto normale?

    RispondiElimina
  15. Con una scelta politica (da non dimenticare) che l’assessore regionale Margherita Bozzano ha caldeggiato allo spasimo, sono state spazzate via le APT per far posto ai STL.
    ?????

    Gli stessi impiegati degli uffici periferici, presi singolarmente, esprimono dubbi e scetticismo sulla “trasformazione”. Sui risultati. In quanto a funzionalità e tempestività delle decisioni, era sicuramente molto meglio prima.
    Caro Frap, pensa un po come siamo presi in Liguria (ma è generalizzato) e vale a dire che abbiamo qualcosa anche di peggio delle APT e di come andava prima.

    RispondiElimina
  16. Ah, dimenticavo;
    """A sostegno dei progetti di sviluppo turistico ai 6 (sei) STL verrà assegnato, complessivamente, un contributo di 6 milioni di euro ripartito secondo i vari progetti presentati alla Regione Liguria."""
    Gli APT 4.

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali