sabato 9 aprile 2016

Beactiveliguria.it per trekker e biker ma senza la giusta mira

L’agenzia regionale per la promozione turistica “in Liguria” ha presentato il sito Beactiveliguria.it, con l’ampia offerta del territorio per trekker e biker e con oltre 200 itinerari adatti a tutti, classificati secondo le esigenze e bla bla bla.

Nulla di male, per carità, anzi, il sito dal punto di vista dell'ideazione e della grafica non è male.
La parte di pianificazione degli itinerari pare invece piuttosto lacunosa, ma d'altra parte non era una cosa proprio semplicissima da fare.
Vabbeh, interverranno forse più avanti.
Peccato anche che sia proprio come andare a caccia di cinghiali però mirando in aria (ved. immagine a lato e leggere la didascalia sotto) o cominciare a fare una casa dal tetto.

Infatti m'è incomprensibile, nonostante c'abbia provato in tutte le maniere a farglielo capire anche direttamente, che 'ste cose hanno bisogno di una base (Big Data) che ti permettano di originare degli introiti monetari che vadano poi a favore degli operatori del settore e pure nelle casse regionali per migliorare l'ambaradan nel suo proseguo... nonché l'opportunità per creare nuovi posti di lavoro che male non fa mai di certo.

Ma a tuttora è stato del tempo perso considerato che hanno cominciato proprio dal tetto.

5 commenti:

  1. Caro Luciano, tu provieni dal privato dove ogni soldo speso deve avere un suo maggior ritorno per poter pagare i dipendenti e rendere felice la proprietà.
    Loro no

    ;-))

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  2. Si pensa ancora che i siti internet siano grafica e immagine, quando sono ormai informazioni e la grafica non è che di supporto al messaggio-prodotto che si sta veicolando

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  3. @Marco

    Perfettamente come dici. E' proprio così.




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  4. il lavoro del marketing è "vendere una bugia". Eh va bene, mettiamola così, in certo senso è così.
    Alcuni però prendono letteralmente il contesto della parola marketing. Già nei tempi della storia scherzando,s scherzando uno di gran lunga intelligenza e fama disse: " ed io pago"

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  5. @Charles

    basterebbe davvero poco e cioè mettere a capo uno di quelli che nel privato ha dovuto rendere conto che ciò che spendeva doveva obbligatoriamente avere un ritorno maggiore.
    Si avrebbero così più posti di lavoro e meno spesa... ovviamente.
    Ma è una utopia!
    :(

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