OGNUNO
era sicuro che QUALCUNO lo avrebbe fatto, CIASCUNO avrebbe potuto
farlo ma NESSUNO lo fece.
Adesso “piangono”, si disperano e
naturalmente gettano le mani avanti (anche una dietro va... si sa
mai) anche perché dovesse andare male il turismo in Liguria
nell'approssimarsi della stagione estiva, beh; la causale l'hanno
trovata ed è dovuta alla solita sfiga di cui si armano sempre per
non accennare mai alla loro insipienza.
Ma chi doveva essere presente dov'era?
O almeno arrivare in un batter d'occhio
per seguire personalmente ciò per cui sono stati “omaggiati” di
una carega.
Ma ora un passo indietro anche per far
capire meglio l'accaduto e...
… erano le 20 di domenica 17 aprile
quando nella sala operativa dei vigili del fuoco di Genova è
scattato l’allarme.
L’acqua del rio
Fegino in pochi minuti si è colorata di nero.
A cedere è stato un tubo
dell’oleodotto della raffineria Iplom che si trova a poca
distanza dal Fegino. C'è stato un boato e poi l’acqua del torrente
è diventata scura.
L’allarme è stato dato subito, i
vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente per tamponare la
perdita.
Ma a Genova sabato 16 aprile ha piovuto
tanto, i rivi, sempre loro, quelli che si gonfiano in pochi minuti
quando ci sono le alluvioni erano pieni d’acqua.
Così, nonostante il rapido intervento,
il petrolio era già arrivato al torrente Polcevera (nel
Ponente cittadino).
Ora è abbastanza chiaro che tutti i
fiumi vadano a finire, o in un affluente, o come immissari in un lago
da cui poi escono come emissari, oppure direttamente al mare.
Bah, l'avranno capito?
E se il petrolio va in mare, beh; poi è
un notevole casino per la stagione balneare e tutto ciò che può
implicare la scabrosa situazione, ed è presumibile che tutti fossero
a conoscenza della cosa.
Il mio gatto sì e pure il cane!
Il minimo che ti aspetti, in questi
casi, è che le istituzioni preposte, assessore regionale del
turismo, venga di corsa sul luogo per accertarsi che... e così pure
i responsabili del marketing turistico che di botto dovrebbero
prendere le decisioni utili affinché... dai, chi ha davvero del
pregresso le sa e non è il caso di ripeterle ancora.
Fatto sta che Gianni Berrino,
l'assessore, a quanto si legge sul web, se n'è rimasto a casa in
quel di Sanremo... d'altronde il giorno dopo doveva partecipare a ben
due important riunioni (ved.
qui e pure
qui) e proprio a Sanremo. Quindi perché muoversi?
Mentre di Carlo Fidanza, il DG del
marketing turistico ligure, non c'è pervenuto nulla, niente di
niente, non una dichiarazione, un video... un qualcosa che... manco di striscio.
Però su twitter tuittava e tuitta da allora, ma nulla, proprio nulla sulla faccenda!
Nel mentre l'accaduto veniva visionato
qualche decina di milioni di volte (ved.
Qui) nel mondo.
Giunge notizia che nella serata di
ieri, 7 giorni dopo l'accaduto, si siano riuniti con altre
istituzioni governative per far realizzare e far pervenire un video alla Francia
(e le altre nazioni no?) rincuorando così che la situazione è
completamente sotto controllo... ma farlo prima no?
Però c'è da dire che in entrambi i
casi, all'atto di queste due nomine, Gianni Berrino e Carlo Fidanza,
le associazioni di categoria furono contente (pare che ora chiedano
delle palanche per l'eventuale danno ricevuto), e non si contavano le
dichiarazioni di gioia per la felice scelta da tante ce ne erano un
po da tutte le parti.
E chissà quanto dura!
Finì così che CIASCUNO
incolpò QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che OGNUNO avrebbe
potuto e dovuto fare.
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