Capita
che il sito turistico della Regione Liguria, "#lamiaLiguria",
sia gestito da luglio da Liguria Digitale.
I
più si chiederanno il perché questo (il sito) non sia più
“organizzato” dalla preposta che dovrebbe essere l'agenzia del
marketing turistico, InLiguria, almeno l'è sempre stato e lo è da
tutte le parti del mondo... ma questo cercheremo di capirlo dopo.
E
accade così che il Comune di Recco venga
segnalato ai visitatori, non tanto per la famosa focaccia, quanto per
una presunta abbondanza di castagne (ved.
qui).
Così
pure il borgo di Sori viene decantato per la produzione di asparagi,
di cui fino ad ora nessun sorese era evidentemente consapevole.
A
peggiorare la situazione, una fotografia che riguarda Camogli:
"Invece di un'immagine del borgo, è stata pubblicata una
fotografia che con Camogli non c'entra nulla, pare Noli”.
Inoltre
sul sito ci sarebbero anche dei testi completamente sbagliati: "Le
informazioni sulla Chiesa Parrocchiale di Bogliasco sono totalmente
errate”, dice Pastorino, ex sindaco di Bogliasco... e se non le
conosce lui che ne è stato il sindaco...
In
poche parole un gran caos di informazioni completamente errate che
non agevolano per nulla il turista che così si confonde.
Ma
perché quel sito è finito in gestione a Liguria Digitale e non è
rimasto laddove era prima, e vale a dire all'agenzia del marketing
del turismo, cosa che oltretutto sarebbe alquanto più logica?
Ora
c'è da dire che conosco abbastanza bene la situazione che lì regna
(Liguria Digitale), avendone più volte descritto qui sul blog le
varie vicissitudini non granché gratificanti per loro, imho, ma
ancor meglio credo di sapere il come la va nell'agenzia del marketing
turistico.
D'altronde
qui su di loro s'è scritto talmente tanto che a volte mi viene la
nausea.
E
a parte il fatto che nell'agenzia InLiguria (quella del marketing
turistico... si presume) dovrebbero essere in circa una quarantina,
poco più o poco meno, e che risulta abbastanza strano che non
sappiano organizzarsi da soli senza l'ausilio di Liguria Digitale
dove pare che di turismo ne capiscano quanto ne posso capire io di
protoni, neutroni ed elettroni... cioè qualcosa molto vicino allo
zero assoluto, se non ancora di peggio.
Chiaro
è che non do la colpa ai collaboratori dell'agenzia InLiguria (quei
40 o su per giù), ma ritengo che la responsabilità sia di chi lì
ci comanda... infatti non
esistono cattivi collaboratori ma solo ed unicamente dei pessimi capi
(e con questo sono mille volte che lo scrivo o su per giù)...
E
il “capo” del marketing turistico della Liguria risponde al nome
di Carlo Fidanza.
Un
trombato politico di Fratelli d'Italia che nello specifico settore
mai ebbe il minimo pregresso, ma pare si interessasse più di
etichettatura di conigli, api e via dicendo (ved.
Qui).
Gira
voce che quella posizione gli sia stata “omaggiata” proprio per
intercessione della capa di quel partito, la Giorgia Meloni, ad
ennesima dimostrazione che alle belle parole, per quel tipo di gente,
non seguono mai i fatti.
Lo stesso assessore del turismo è naturalmente di Fratelli d'Italia, Gianni Berrino, e così pure i collaboratori inseriti in quel settore (ved. qui), ma anche qui, naturalmente, senza la minima conoscenza sia di turismo che di trasporti, che sono poi le deleghe di quell'assessorato... ettepareva andasse diversamente.
Risulta
inoltre che per quella posizione fu addirittura a loro prospettata la
possibilità di avere l'indiscusso migliore del mondo, Pere Duran,
per almeno qualche mesetto (ved. qui) e la cosa sarebbe equivalsa a come ricevere la manna dal cielo il poter lavorare ed imparare da lui... ma la risposta fu che ci
avrebbero pensato... chissà quanto poi ci pensarono non si sa, ma fu
così che ci misero Carlo Fidanza.
In
verità ne avevano anche un altro con un discreto pregresso... ma questa
è un'altra storia.
C'è
anche da dire che le varie associazioni del settore turismo ligure,
all'atto di quella nomina, ne furono felici e contente...
bisognerebbe però vedere se lo sono ancora.
Di
certo qui nel blog non si ebbe la stessa loro considerazione nelle
possibilità lavorative del Fidanza in quel settore, anzi, ma noi non
contiamo nulla e di conseguenza...
Ora
da tempo, Liguria Digitale, spende le palanche che dovrebbe spendere
l'agenzia del marketing (ved.
red carpet ed altre cosette che col digitale non c'azzeccano
proprio per niente), mentre adesso s'è presa anche il sito... che
con le panzane che ci scrivono accennate all'inizio del post, beh;
danno l'esatta dimensione dell'ambaradan che c'è da quelle parti.
Forse
che tutto ciò voglia dire che del Fidanza non si fidino granché (?)
ed è così che danno delle responsabilità, che invero toccherebbero
all'agenzia del marketing turistico, a Liguria Digitale?
Ma
come sono messi da quelle parti?
Boh!
…
e finirà che prima o poi
scriveranno che il pesto è originario di chissà quale altra regione
o addirittura un altro Paese... o che in Liguria ci si va unicamente per sciare.
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