Questo post è per far comprendere ancor più, nel qual
caso ce ne fosse ancora bisogno, l'andazzo della gran parte dei
nostri politicanti che sui “fessi” ci marciano a tutto andare (vedi
l'opinione di G. Prezzolini nei nostri confronti già nel 1919).
E lo scriverò senza girarci intorno (non con l'uso di articoli, Leggi,
Decreti/de-cretini e commi vari), che ai più fanno venire due bocce
grandi così, oltre a renderlo illeggibile ai non addetti ai lavori.
Lessi per la prima volta la Direttiva Bolkenstein (ved.
Qui), giorno più o giorno meno, non appena questa fu emanata nel
2006, anche perché già due anni prima fu presentata dall'allora
“commissario europeo” per il mercato interno presieduto da Prodi,
Fritz Bolkenstein... quindi me l'aspettavo.
In poche parole la Bolkenstein autorizzava le aste per gli
acquisti degli stabilimenti balneari che dovrebbero di logica andare
a favore dei grandi investitori internazionali... e qui pare che
caschi l'asino.
Non la lessero però in moltissimi che invero avrebbero dovuto
farlo, e mi riferisco alla stragrande maggioranza dei nostri deputati
europei, a quelli nazionali e pure i regionali (forse affaccendati in
altre cose?), nonché a molti degli stessi balneari a cui la
Direttiva era ed è rivolta... bontà loro!
La stessa cosa però non accadde per quei politici di altre
nazioni che subito intrapresero la possibilità per “scansarsela”,
e vale a dire la Spagna che ottenne la proroga di 75 anni in alcuni
casi e 45 in altri (mentre attualmente è di 30 anni), la Croazia (90
anni) ed infine il Portogallo, che già nel 2007 approvò un
decreto che contemplava il diritto del concessionario uscente a essere
preferito rispetto ad altri concorrenti per il rinnovo delle
concessioni esistenti fino a 75 anni.
E fu lo stesso Bolkestein, anni dopo, a dichiarare che la
Direttiva da lui redatta non riguardava
e non riguarda le autorizzazioni rilasciate a prestatori che
forniscono servizi sulle spiagge avvalendosi di infrastrutture
mobili, come bar e chioschi, ma riguarderebbe esclusivamente
concessioni accordate ai proprietari per l’uso di fabbricati di
loro proprietà costruiti in aree ritornate al demanio marittimo.
Ma
dal 2006, i nostri Governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e
Gentiloni, quindi sia il CSX che il CDX, non sono stati in grado di
presentare alcunché all'Europa per ovviare al 'problema' di quella
Direttiva.
L'hanno
però susseguentemente fatto alcune Regioni tra cui la Liguria (ved.
qui), Emilia Romagna, Veneto eccetera, che stanno approvando a tutto
spiano delle Leggi che non servono ad una mazza fionda con
l'approvazione del CDX e del CSX... M5S a parte che l'inghippo pare
averlo capito.
Ora
va detto che, e non ci vuole di certo una cartomante per capirlo, che
le Regioni non possono farci nulla poiché è chiaramente una facoltà
della nazione (è infatti una “faccenda” esclusivamente tra Stato ed Europa e di conseguenza... che cippa c'entrano le
Regioni?).
Ma
se poi l'avessero voluto o ancora volessero davvero farlo
(allungamento concessioni balneari), beh; come mai non l'hanno fatto
da capi del Governo (CDX e CSX), magari scopiazzando le Leggi di Spagna,
Croazia e Portogallo... e non permettere così quelle aste che
porterebbero i grandi investitori internazionali ad acquistare la
gran parte dei litorali italiani?
Mah,
vai a capire... oppure è così facile da comprendere?
Beh, mi sa che sia solo fumo negli occhi per i “fessi” (vedi sempre il termine
coniato da G. Prezzolini nei confronti del popolo italiano), forse nella
speranza che qualche bontempone, in previsione, li voti ?
Eccome
no, credeteci pure... che proprio in questo momento sta passando uno
stormo di asini che volano per emigrare in Paesi più caldi.
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