Poche
ciance e vengo subito al fatto.
Il
1° giugno 2018 scorso hanno giurato i Ministri della molto probabile
XVIII Legislatura e, tra gli altri, Gian Marco Centinaio viene
nominato Ministro dell'Agricoltura... ad Alberto Bonisoli, qualche
minuto dopo, verrà dato quello del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo (MIBACT).
E
fin qua nulla di male o di chissà che.
Ma
ancor prima che il fatto avvenga, Alberto Crepaldi, un giornalista
del FQ, dell'Espresso, di Wired eccetera eccetera che da tempo segue
e scrive di turismo, ecco che al mattino delle stesso giorno rilancia in un suo articolo (ved.
qui) la possibilità che al Gian Marco Centinaio venga dato,
oltre all'Agricoltura, anche il turismo.
Qualche
piccola personale ricerca (ved. immagine sotto) e lo stesso
interessato, Centinaio, conferma totalmente la cosa (ved.
qui), e che nel prossimo Consiglio dei Ministri, lunedì 4 Giugno,
verrà ufficializzato l'incarico, eppure...
… eh
già, eppure gli stessi colleghi della Lega del Centinaio pare non
abbiano gradito proprio lo spostamento del turismo nella passata
Legislatura.
Infatti
dall'elenco nominale di chi votò nel 2013 (ved.
qui la seduta 38 del 21 Giugno) il passaggio del Ministero del
Turismo dalla Presidenza del Consiglio al Mibact (Presidente del
Consiglio Letta e Ministro Bray), non ne apparve nemmeno uno della
Lega.
Come
a dire che tutti votarono contro.
Anche
perché, e giustamente, quel Decreto avrebbe procurato un nulla di
fatto per almeno 6 mesi, cosa che nel Turismo non è che sia una cosa
così buona e saggia... e come purtroppo avvenne.
Quello
che poi accadde, a causa di quella sciagurata scelta (tra le infinite
lamentele degli operatori, delle associazioni etc. etc.), fu che
passarono ben 224 giorni (ved.
Qui) prima di poter trasferire dalla PdC ai
Beni Culturali le 33 persone (erano 34 ma una in quel periodo andò
in pensione), per i fondi etc. … insomma, per svolgere tutti i
passaggi della burocrazia
Quindi una marea di tempo perso nel nulla.
Quindi una marea di tempo perso nel nulla.
Tra
l'altro per trasferire la direzione Turismo al MIPAAF e farlo
diventare il MIPAAFT (Ministero delle politiche agricole, alimentari
e forestali e del turismo) serve un vero e proprio provvedimento di
legge che abolisca il precedente, e così pure svariati articoli
del decreto ArtBonus convertito da non moltissimo tempo in Legge.
Sì certo, si può fare per decreto... ma i tempi "burocratici" non cambiano granché (ved. qui).
Sì certo, si può fare per decreto... ma i tempi "burocratici" non cambiano granché (ved. qui).
E
poi, da programma, vorrebbero pure ripetere tutta la trafila una
seconda volta dopo aver costituito il ministero del turismo, previa
modifica della Costituzione?
Suvvia!
In
tale maniera i mesi persi sarebbero di conseguenza 12 se non
addirittura 18... in poche parole un anno (e mezzo in più) giusto
giusto che, a conti fatti, comporterebbe anche una inutile spesa
annua di 532.000 euro.
Nel
mentre le altre nazioni a noi concorrenti, turisticamente parlando,
volano.
E
sai le risate che si fanno?
C'è
anche da dire che non sono assolutamente contro a priori di chi si
prende o prenderà quel ministero... il tutto, imho, dipende sempre da chi si circondano.
E
l'esempio più pratico arriva da un certo Seiji
MAEHARA che
era il Ministro del turismo giapponese (e il turismo in Giappone
andava e sempre va a gonfie vele) ed era
anche il responsabile di altri dicasteri,
come quello delle Infrastrutture, quello della terra (land) che è il
corrispondente del nostro Ministro dell’Ambiente e quello dei
trasporti.
Nonché Ministro di Stato per Okinawa Territori del Nord e gli affari, e Disaster Management.
Come facesse questo signore a seguire tutto quel lavoro è molto semplice, circondarsi di validi collaboratori, ma soprattutto sotto l’aspetto meritocratico.
Nonché Ministro di Stato per Okinawa Territori del Nord e gli affari, e Disaster Management.
Come facesse questo signore a seguire tutto quel lavoro è molto semplice, circondarsi di validi collaboratori, ma soprattutto sotto l’aspetto meritocratico.
Quindi non è il nome ma il come si inizia che non va bene per nulla.
Ma non bastano gli esempi del passato?
Ma non bastano gli esempi del passato?
Il nuovo che avanza commettendo gli stessi errori del passato.
RispondiEliminaOlè!!!!!!
:-(((
Tutto molto triste
Triste davvero
RispondiEliminaCentinaio è di Pavia vero?
RispondiEliminaLa mia idea è che il suo bacino elettorale a Pavia sia più interessato alle politiche agricole, e che avendo lavorato in Club Med?????!!!!!?????
;-)))
Ho pensato la medesima tua cosa.
RispondiElimina... con le derivazioni del caso.
RispondiElimina;)
Proprio un bel inizio, non c'è che dire.
RispondiEliminaForse il peggiore che potevano realizzare se così sarà.
Spero sia una boutade del Centinaio
RispondiEliminaLa cosa più furba, imho, sarebbe lasciare la direzione generale del turismo dove sta e conferire la delega ad un sottosegretario con un minimo di competenza nel settore.
RispondiEliminaQuindi occuparsi del vero problema, ovvero ENIT.
Cambiando CdA, Direzione esecutiva e rifinanziandolo adeguatamente
Nel frattempo, se proprio vogliono creare un ministero autonomo, modificare l'art. 117 della Costituzione. Fra una storia e l'altra andrebbero via non meno di 18 mesi.
Immagino che in quel periodo di tempo, essendo soppresse in questo caso le politiche del turismo al Mibac(t), il personale rimarrà fisicamente dove si trova senza far nulla.
RispondiEliminaChe dire?
Complimentoni
:-(((((
Agli inizi di luglio scadono le nomine dei consiglieri del CdA di Enit, ed il 24 quella del presidente CdA. Comincino ad approntare i decreti di nomina per la sostituzione.
RispondiEliminaDiversamente, visto che ad agosto tutto il baraccone si ferma, è assai probabile che se ne riparli a settembre.
Poi a novembre scade pure il mandato del direttore (F.Palumbo) alla direzione generale turismo del MiBACT, mentre a metà giugno quella del dirigente del Servzio II (F.Tapinassi).
Non è il momento per bloccare tutto sino a fine anno, imho.
Si andassero a rileggere il decreto di trasferimento del 2013, tanto per capire i tempi burocratici reali italiani.
RispondiElimina@Frap1964
RispondiEliminaRivedendo il tuo link sul Decreto di trasferimento noto che il personale, in totale, fu di 53 unità. (vedi tabella 3 a pag. 13 su 17)
Non capisco, poiché poco prima (vedi pag. 11) il contingente del personale viene elencato in 33+1 prs.
Com'è sta faccenda?
53 era il numero teorico previsto in pianta organica. 33 (34) quello reale ed effettivo.
RispondiElimina... pertanto quelli che per vari motivi non accettarono lo spostamento dalla PdC al Mibact... deduco.
RispondiEliminaPensa che pure dal MiBACT ti danno ragione... :-)
RispondiElimina“La delega all'agricoltura è nata da un ragionamento mio e di Salvini su come abbinare il turismo per valorizzarlo. L'agricoltura ci è sembrata la scelta giusta”...
RispondiEliminaRagionamento, nel caso specifico, mi pare una parola parecchio azzardata, imho. :-)
"Al primo consiglio dei ministri arriva l'ufficialità del turismo" (cit.)
RispondiEliminaOggi si è tenuto il consiglio dei ministri<>, dalle 19.16 alle 20.00 e "l'ufficialità" non c'è.
Cominciamo bene! :-)
C.V.D.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPer fortuna certi dubbinon sono solo nostri... :-)
RispondiEliminaBeh, che dire?
RispondiEliminaSe così dev'essere che così sia.
Oltretutto pare che ne facciano una questione di presunta lesa maestà se così non dovesse avvenire.
Sono andato a vedere quanti post si sono scritti su di questo blog in merito alle "nostre" previsioni sul turismo e sulla cultura, e sono 2.534.
Mentre nella stra grande maggioranza dei quali abbiamo espresso, non solo la critica costruttiva, ma soprattutto il come sarebbero andate le cose.
Ebbene, su di questi 2.534 non esiste un solo post dove "fortunatamente" non ci s'abbia azzeccato al 100% nell'emettere le nostre previsioni.
Ora può anche essere che prima o poi ci si debba sbagliare, per carità, ma l'idea che ci siamo fatti in merito all'eventuale spostamento del ministero del turismo all'agricoltura, è solo e chiaramente una gran perdita di tempo.
Da 6 a 8 mesi.
Poi se lor signori sono dei geni nel riuscire a farlo progredire al pari delle altre nazioni a noi concorrenti in fatto di turismo nonostante il Titolo V nazionale, beh; ben vengano... ma questa non è di certo una bella partenza.
Sostenere che agricoltura e turismo vadano di pari passo per i motivi che ho letto sul fatto che l'enogastronomia ben s'abbina eccetera eccetera, è completamente fuori logica.
Ma ce lo vedi il cinese che decide di venire in Italia per mangiare le trofie col pesto o chessò il baccalà alla vicentina?
Suvvia.
A me pare che sia più un presa di posizione al pari del renziano: il pallone è mio e ci gioco solo io.
E se tanto mi da tanto questo non sarà di certo il primo post di cui ne sbaglieremo le previsioni... forse il prossimo.
Mah, vai a sapere.
Ci deve essere qualche problema di matematica o di dea Kalì.
RispondiEliminaHo letto il link dell'ultimo commento di frap1964
http://www.artribune.com/turismo/2018/06/il-ministero-del-turismo-esce-dai-beni-culturali-e-va-allagricoltura-scelta-sensata/
dove Centinaio parla di 126 mani che avrebbero realizzato i 12 punti del programma del turismo della Lega, e a casa mia 126 mani sono 63 persone.
Però nel video dell'intervista rilasciata poco prima delle elezioni a Crepaldi
https://www.facebook.com/AlCrepaldi/posts/10156143802222856
Centinaio dice che sono stati 61 (11:30) gli autori di quel programma, e sempre a casa mia, 61 persone hanno 122 mani e non 126.
A meno che non sia stata presente tra i [commensali] la dea Kalì.
:-DDDDDDDDD
@Vinc
RispondiEliminaCome sei pignolo
:-DD
@Luciano
RispondiEliminaÈ esattamente come dici tu.
Il "presunto esperto" Centinaio voleva un ministero con portafoglio.
Quando è stato evidente che per il turismo non sarebbe stato possibile prima di almeno 2 anni e una riforma costituzionale, si è inventato questa bella accoppiata ad hoc.
Che poi, storicamente, nel 1993 con due separati referendum promossi dai radicali furono aboliti proprio insieme:
- il ministero dell'agricoltura e delle foreste
- il ministero del turismo e dello spettacolo.
Non si è mai davvero capito come sia stato tecnicamente possibile far rinascere praticamente subito il primo, sotto la nuova denominazione di ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF),ma probabilmente era necessario per potersi difendere in UE, mentre di un ministero delle politiche turistiche, dell'ospitalità e dello spettacolo (MITOS) non sia mai fregato niente a nessuno.
Questo si spiega sicuramente con la storica sottovalutazione dell'impatto economico potenziale di un intero settore, con il "mito", appunto, che "tanto i turisti arrivano ugualmente" e che lo spettacolo, alla fin fine, non sia certo cultura, ma tutto sommato "attività frivola", degna di scarsa considerazione, piuttosto che vero e proprio attrattore turistico.
Come lo sport, la cui competenza è ormai in carico nemmeno ad un dipartimento, ma ad un semplice Ufficio della Presidenza del Consiglio (sic!).
Negli ultimi 25 anni siamo stati governati da poveri miopi idioti e si vede: questa è purtroppo la pura, semplice, nuda e cruda verità.
E hai ragioni da vendere anche tu caro Frap... però non sono loro gli idioti, e nemmeno lo sono quelli che fanno a gara per permettere o concedere che questo avvenga.
RispondiEliminaForse per guadagnarci su qualcosina?
Che poi Centinaio, chiaramente, ambisse a quello dell'agricoltura, beh; è anche abbastanza evidente, come sostiene Sergio, per via del bacino elettorale delle sue parti (Pavia).
Ciò che mi sfugge (forse) è che quelli che durante il passaggio dalla PdC al Mibac si dichiararono stupiti di tutta quella perdita di tempo elargendo a destra e a manca nei social le loro opinioni completamente discordanti, mentre adesso, leggo, sono felici e pure contenti.
Chissà perché, neh!
L'assurdo è accontentare pochi a danno di tanti che mi manda in bestia.
Oltretutto se davvero facessero un buon lavoro ne guadagnerebbero di conseguenza in mille e più maniere... ma valli capire.