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martedì 26 luglio 2011

Le promesse della Brambilla (scritte qualche mese fa) ... e tira a campà

“Egregio signor ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla, benvenuta ancora una volta a Rimini, la città che dal 2008 ha assistito con crescente divertimento ai suoi scoppiettanti show pre-elettorali”.
Così cominciava la lettera aperta al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, scritta e inviata dal sindaco del centrosinistra a Rimini, il Pd Andrea Gnassi.
Ma quali sarebbero questi “scoppiettanti” show?

LE PROMESSE DELLA BRAMBILLA (1° BLITZ)  …
Gnassi ha una buona memoria: “Il primo, come si dice, non si scorda mai. ‘Porterò a Rimini il casinò’, solo che il casinò perse subito l’accento, travolgendo Lei di polemiche e fuoco amico. Poi un’altra capatina in città per annunciare con entusiasmo e enfasi (‘è una rivoluzione!’) tassi bancari agevolati per le strutture alberghiere in via di riqualificazione, il rilancio dell’Ente nazionale Turismo (Enit) e un enorme investimento sui buoni vacanza (incredibile ma vero … 1,6 miliardi per il progetto ‘Italia &Turismo’!)”.

… CHE INVERO
Per Gnassi, già consigliere regionale, assessore inventore della “NotteRosa” e segretario provinciale del Pd, è tutto da rifare: “Egregia ministra, purtroppo una mezza cilecca: i tassi bancari erano più alti di quelli che offrivano normalmente le banche riminesi; l’Enit sotto la gestione Brambilla spende più in stipendi dei dipendenti (24 milioni di euro), che in iniziative di promozione all’estero del Paese (20 milioni di euro); dei quattro soldi messi dal Governo per i Buoni Vacanza hanno usufruito nel 2010 7 mila italiani contro i 7 milioni di famiglie che hanno utilizzato tale opportunità in Francia”.

ALTRO BLITZ (IL SECONDO)
Passa qualche mese dal secondo blitz di Brambilla in riviera ormai un biennio fa e, dice Gnassi, “altro giro e altro regalo” all’ombra dell’Arco d’Augusto. “Promise ‘Guarderemo alla questione dell’Iva per le imprese turistiche’, sotto lo sguardo serio agli operatori riminesi perplessi. Quel provvedimento l’avete guardato… e basta visto che le nostre imprese continuano a pagare imposte sul valore aggiunto doppie di quella di Spagna e Francia, perdendo competitività (e clienti)”.

Lasciamo poi perdere, tira dritto come un treno il “golden boy” della politica riminese nella sua missiva, lo spot per il turismo italiano nel mondo: “Non c’è traccia di mare né di spiaggia nelle immagini e nelle parole dell’eccellente testimonial pubblicitario, il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi. A proposito, esportiamolo il format, sarebbe un successone. Si immagina Putin e Chavez con leggio aperto cinguettare ‘venite in Russia’ o ‘venite in Venezuela’. Attendiamo con ansia la seconda puntata dello spot, annunciata due mesi fa come ‘pronta a giorni’, in cui si intraveda una spiaggetta o una fettina di mare blu”.

E IL TERZO
L’ultima puntata è quella di ieri: “Egregio signor ministro, Lei torna a Rimini per il solito viaggetto e la solita rustida di pesce pre-elettorale. C’è da presentare il nuovo decreto sullo Sviluppo, ‘stralciato’ dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, proprio sulla parte della ‘rivoluzionaria’ questione delle concessioni balneari a 90 anni. La famosa bufala di maggio che tra breve avrà conseguenze pesantissime proprio sugli operatori. Nel decreto non c’è nulla. Un euro, un’idea, un’iniziativa, solo aria fritta. Del resto- conclude Gnassi- chi come Lei sa apprezzare il fritto… di pesce?”.

ANCORA UN PO’ E ARRIVERA’ DI CERTO IL QUARTO, E POI IL QUINTO E … TIRA A CAMPA'

giovedì 14 luglio 2011

Con Italia & Turismo non si dovrebbe giocare con le palle

Aridaje, in mancanza di idee migliori, la Michela Brambilla ari parte con il programma Italia & Turismo che altro non è che il mettere a disposizione del comparto (turismo) ingenti risorse finanziarie aggiuntive e a condizioni particolarmente vantaggiose, rispetto alla ordinaria attività creditizia, destinate alla riqualificazione ed allo sviluppo delle imprese turistico ricettive favorendo processi di aggregazione, di valorizzazione commerciale, agevolando il rinnovamento di macchinari ed impianti, il ricambio generazionale, dando un impulso al risparmio energetico e ad investimenti pubblicitari.
E fin qui tutto bene solo che … ma prima di continuare un po’ di storia.
Sopraggiù s’era intorno alla fine di maggio del 2009 e nasceva Italia & Turismo da un probabile copia/incolla dell’Ad Hoc Turismo ideato dalla Margherita Bozzano che era l’assessore al turismo ligure nella passata edizione regionale.
In poche parole alcune Banche dovevano dare delle palanche ai richiedenti del settore turismo a tassi agevolati, per dare loro la possibilità di eccetera eccetera.
Per non farla troppo lunga ecco di seguito la reazione che ebbero il Bernabò Bocca (pres. Federalberghi) e la Maria Concetta Patti (pres. di Federviaggio-Confturismo) quasi un anno dopo durante la Bit di Milano, nonché quella degli ospiti che vi furono presenti.

Alla seguente domanda del pubblico: “Che risultati si sono avuti con il progetto Italia & Turismo ?”, la Patti così rispondeva: “Le confermo che ad oggi non abbiamo grandi successi. Non è un’operazione di successo, perché, abbiamo anche fatto un’analisi, io penso che le banche non siano assolutamente disponibili in questo momento a percorrere la via della finanziabilità con un minimo rischio. Quindi anche se c’è la copertura del 50% delle garanzie, manca tutto il resto. E quindi avendo in questo momento una situazione abbastanza, come dire; dal punto di vista bancario abbastanza sotto controllo, per le banche, è difficile poter ricuperare anche quel 50% di garanzie che mancano e che servono. E credo sia questo il motivo per cui questo percorso non riesce ad andare avanti”.
Di rimando il Bernabò Bocca esordiva con: “Poi le imprese stanno affrettandosi in questi mesi ad andare dalla banche oggi con i bilanci dell’anno scorso. Perché se le imprese andranno con i bilanci del 2009, le banche manco li fanno entrare. Cioè quei parametri di Basilea 2 con i risultati di bilancio delle imprese turistiche e non solo turistiche, io mi chiedo; non esiste Cofidi, non esiste garanzia al 50%, non esiste nulla. Le banche oggi fanno operazioni che sono estremamente sicure ed estremamente redditizie. Quindi a fronte di garanzie e con tassi remunerativi per la banca stessa. Questo è un grosso, è un grosso problema”.
Peccato che poco prima la Patti dichiarava come ottimo l’inizio del neo nominato Ministro Brambilla, infatti il settore necessitava innanzitutto di una iniezione di fiducia rappresentata dall’interesse concreto del sistema del credito rivolto in prima istanza proprio all’elemento ricettivo.
Mentre addirittura il Bocca così esordiva all’annuncio della ministra: “Le imprese turistiche ringraziano il governo e le banche per la risposta rapida e concreta alla domanda di accesso al credito, considerandolo inoltre come un segnale concreto di attenzione.
La lista dei “felici e contenti” di allora, tramutati in “cornuti e mazziati” di adesso, si allunga per tutto il globo con dichiarazioni che vanno dal: “rappresenta un fatto concreto, su cui potranno fare affidamento i circa 3 milioni di addetti che al momento operano nel turismo nel nostro Paese” del Daniel John Winteler, Presidente Federturismo, a quelle della Renzi, Presidente nazionale Fiavet: “l'accesso al credito diventa un fattore strategico fondamentale per sostenere le molte “pmi” in difficoltà e per permettere, a chi ne possiede le capacità, di poter anticipare la ripresa".
Insomma il gran ghota nazionale del turismo al completo che non aveva semplicemente considerato che … vabbè, lasciamo perdere, ho già detto e anche già dato sulla fattibilità che avrebbe potuto avere quel progetto e che naturalmente non è stato smentito dai grandi professoroni del turismo nazionale, anche quando due anni fa scrissi: “Nisba, pur con l'appoggio della Cofidi”, e così fu.
Vabbè loro son loro e io non sono un … . e pertanto.
Mentre adesso dopo due anni riparte quello che prima non era partito (?) e di certo voi penserete quello che invero penso anch’io.
E le speranze?
Risposta: “Ma per piacere! In queste cose non si dovrebbe giocare con le palle, anche se non s’hanno delle altre idee”.
P.S.: Cosa dicono adesso di bello il Bernabò Bocca e la Patti?
Il Bocca è di nuovo presente (plaudente) alla riunione di Palazzo Chigi, e la Patti sarà anche lei "felice" visto che con la Brambilla or ora ci lavora (Promuovi Italia), quindi si sarà ricreduta di certo e non la sentiremo più dire che Italia & Turismo non è un'operazione di successo, anzi adesso ...

giovedì 4 marzo 2010

Italia & Turismo, l'ennesima "burla"


Il buon senso unito a quel po’ d’esperienza, suggeriva che non fosse possibile che il progetto “Italia & Turismo”, sulle sovvenzioni bancarie agevolate in appoggio al settore, avesse buon seguito, e infatti “noi” l’abbiamo usato.
E gli altri?
Beh, di seguito ci sono alcune risposte (prese, parola per parola, dal video sopra) dei “luminari” del turismo nostrano, mentre in fondo troverete quello che dichiaravano prima.
Il dibattito si svolge a Milano durante l’ultima Bit 2010 e quello che segue è la replica ad una semplice domanda del pubblico: “che risultati si sono avuti con il progetto Italia & Turismo ?”

Maria Concetta Patti, Presidente di Federviaggio-Confturismo:
Le confermo che ad oggi non abbiamo grandi successi. Non è un’operazione di successo, perché, abbiamo anche fatto un’analisi, io penso che le banche non siano assolutamente disponibili in questo momento a percorrere la via della finanziabilità con un minimo rischio. Quindi anche se c’è la copertura del 50% delle garanzie, manca tutto il resto. E quindi avendo in questo momento una situazione abbastanza, come dire; dal punto di vista bancario abbastanza sotto controllo, per le banche, è difficile poter ricuperare anche quel 50% di garanzie che mancano e che servono. E credo sia questo il motivo per cui questo percorso non riesce ad andare avanti.
Bernabò Bocca, Presidente Confturismo-Confcommercio e Federalberghi:
Poi le imprese stanno affrettandosi in questi mesi ad andare dalla banche oggi con i bilanci dell’anno scorso. Perché se le imprese andranno con i bilanci del 2009, le banche manco li fanno entrare. Cioè quei parametri di Basilea 2 con i risultati di bilancio delle imprese turistiche e non solo turistiche, io mi chiedo; non esiste Cofidi, non esiste garanzia al 50%, non esiste nulla. Le banche oggi fanno operazioni che sono estremamente sicure ed estremamente redditizie. Quindi a fronte di garanzie e con tassi remunerativi per la banca stessa. Questo è un grosso, è un grosso problema
Peccato che se ne sono accorti solo adesso perché prima la Patti dichiarava come ottimo l’inizio del neo nominato Ministro Brambilla, infatti il settore necessitava innanzitutto di una iniezione di fiducia rappresentata dall’interesse concreto del sistema del credito rivolto in prima istanza proprio all’elemento ricettivo.
Mentre addirittura il Bocca così esordiva all’annuncio della ministra: “Le imprese turistiche ringraziano il governo e le banche per la risposta rapida e concreta alla domanda di accesso al credito, considerandolo inoltre come un segnale concreto di attenzione.
La lista dei “felici e contenti” di allora, tramutati in “cornuti e mazziati” di adesso, si allunga per tutto il globo con dichiarazioni che vanno dal: “rappresenta un fatto concreto, su cui potranno fare affidamento i circa 3 milioni di addetti che al momento operano nel turismo nel nostro Paese” del Daniel John Winteler, Presidente Federturismo, a quelle della Renzi, Presidente nazionale Fiavet: “l'accesso al credito diventa un fattore strategico fondamentale per sostenere le molte “pmi” in difficoltà e per permettere, a chi ne possiede le capacità, di poter anticipare la ripresa".
Insomma il gran ghota nazionale del turismo al completo che non aveva semplicemente considerato che … vabbè, lasciamo perdere, abbiamo già detto e anche già dato.
Mentre la "scaltra" Brambilla, su questi, forse ci marcia o forse ci fà.
P.S.: Un particolare ringraziamento a Frap64 per "l'imbeccata".

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