giovedì 7 gennaio 2010

Abbandonati gli impianti delle Olimpiadi invernali di Torino 2006



Per uno “vecchio” di turismo è abbastanza facile fare il punto della situazione e passando di lì, a Pragelato, lo ski jumping di Torino 2006 che tutto il mondo ci invidia, vedo scritto su di un cartello affisso ad una grata metallica che transenna l'ingresso dei trampolini olimpici: "pericolo valanghe, vietato l'accesso".
E ogni cosa è abbandonata a se stessa
Conosco colleghi che per quaranta anni hanno steso ogni giorno la cosiddetta nota per spiegare cosa bisogna fare in questi casi, ed i risultati si sono sempre visti, all’estero però.
Qui in Italia invece ci sono quaranta anni buttati via nella medesima maniera, la solita storia, il consueto rimbalzo di responsabilità e nessuno ne capisce una benemerita mazza.
Poco conta che i risultati siano questi, loro, “i poveri cristi”, trovano sempre una scappatoia d’uscita; ci raccontano due “balle”, dicono che la colpa è di quello o quell’altro, e tira a campà.
Poi ci sono le associazioni, enti e chi più ne ha più ne metta, che anziché venire in aiuto, dicono da millenni sempre le stesse cose, e non cambia proprio un bel tubo.
Ma bando alle ciance e vediamo quanto è costato l’ambaradan riportando pari pari due righe dall’autorevole Polis-blog.
Il servizio di Alberto Custodero per Repubblica Tv mostra infatti impianti abbandonati, piste inutilizzate e strutture recintate.
Per non parlare dell’hotel da 120 posti letto inutilizzato da 4 anni, delle piste da bob e da fondo, declassate a circuiti turistici.
Pista da bob di Cesana: 61,4 milioni di euro.
Pista olimpica di sci di fondo: 20 milioni.
Pista del biathlon: 25 milioni.
Pista “Giovanni Agnelli” di Sestriere: 7 milioni solo per l’impianto di illuminazione.
Trampolini olimpici di Pragelato: 34,3 milioni.
Beh, che dire; meglio non dire.
Ma passano solo due/tre giorni ed in "salvataggio" ecco apparire
Torino e le sue montagne hanno vinto la sfida natalizia, diventando una delle mete preferite per le vacanze degli italiani.
È quanto emerge dai dati presentati da Turismo Torino, secondo i quali dal 27 dicembre al 3 gennaio gli alberghi del capoluogo piemontese hanno registrato un tasso di occupazione che ha raggiunto il 66%, il 5% in più dello scorso anno, con un picco del 70% di occupazione per la notte del 31 dicembre anche grazie all’offerta bla bla bla bla bla.
A parte che il “favoloso” picco del 70% in quella data, già di per se stesso è abbastanza “penoso”, per non usare termini forse più propri ma meno eleganti, ma addirittura elencare 6 giorni come esempio di budget che solitamente è annuale o almeno stagionale…vabbé.
E non mi si venga a dire che se non c’è domanda non c’è niente da fare, perché la domanda la si va a cercare.
Conclusione?




P.S.: Se nel qual caso fosse veramente ben gestito, quanto lavoro, indotto e benessere si potrebbe ricavare?
Naturalmente e purtroppo, si parla, in un’altra nazione.

11 commenti:

  1. @Luciano

    Ho fatto un revival di quello che succede nelle altre parti del mondo e non ci sono riscontri a quello che sta succedendo in Piemonte (Torino).
    Sono sempre più sconcertato e ricordo che me ne avevi già parlato tempo fa di questo disastro.
    Soluzioni?
    Io qualche idea l'avrei.

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  2. @Sergio
    Aspetto le tue idee.
    Soluzioni?
    Le stesse che ci siamo detti a suo tempo e che purtroppo per i motivi che ben sai non avranno mai produttività.
    Siamo alle solite, troppi capi, troppi interessi ma soprattutto non c'è nessuno che sa cavarsela.
    Ci vedi forse qualcuno che sappia farsi rispettare per quello che fa e non per quello che dice?
    ;-)

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  3. Il seguito turistico che poteva dare anni fa una olimpiade ora possiamo scordarcelo, infatti non capisco la grande rincorsa di Roma e Venezia per le prossime olimpiadi, ora con i media che ci sono le distanze si sono accorciate, l'interesse potra essere immediato poi dimenticato, lo stesso dicasi di Expo 2015, le fiere si fanno la guerra al ribasso, pensate che all'ultima fiera di Rimini del Turismo dimezzata, ad alcuni standisti è stato dato lo spazio gratis, è una battaglia tra poveri.
    Plinio

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  4. @Plinio
    Credo che tu sappia molto bene il grande interesse che alcuni "traggono" da queste cose.
    Le ultime notizie che ci arrivano da Milano ne confermano in parte queste supposizioni.
    Per il discorso di Torino è la stessa cosa; perchè decidere di fare una cosa fissa che sarebbe rimasta inoperosa per sempre piuttosto che una smontabile e magari risparmiare qualcosina.
    A quanto risulta credo che ci sia ancora abbastanza gente che debba ricevere dei soldi.
    Lo stesso motivo che il CONI con la federazione mondiale obblighi l'effettuazione in una sola città; beh, questa la dice già lunga.
    Perchè mom distribuire la ricchezza in più parti abbastanza vicine per ampliare e modernizzare impianti eccetera eccetera, e che poi una volta finite le medesime, potrebbero essere normalmente usate a livello cittadino e provinciale. Insomma "gatta ci cova".
    ;-)

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  5. In effetti è più logico dividerle in più zone limitrofe.
    Ma in questo caso chi dispone i concorsi, le gare, gli appalti...?

    B.C.

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  6. Toroc, ma sono sicuro che siate a conoscenza sia del Toroc che del nome del suo amministratore.
    un amico

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  7. @un amico
    Si,abbastanza.
    Comunque il fatto è che non è stato un flop perchè l'utile c'è stato e anche l'organizzazione fu molto valida.
    Non dimenticate che a marzo prossimo ci saranno i mondiali di pattinaggio.
    Qualcosa si muove ma quello che volevo dire col post è che ci si può programmare prima e non aspettare che qualche giornalista o Striscia la notizia o altri intervengano.
    Adesso sono 4 anni ma l'anno scorso erano 3, e anche questi sono troppi, e ccosì via dicendo.

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  8. Data
    29-31/01/2010
    Luogo
    Pista di bob, skeleton e slittino - Cesana Pariol
    E’ la pista del “cannibale” della slitta, l’azzurro Armin Zoeggeler. Sette coppe del mondo e quattro medaglie olimpiche, una bacheca decisamente invidiabile per il campionissimo che non nasconde un feeling speciale con la discesa di Cesana Pariol e che vuole conquistare l’ennesimo alloro. Appuntamento per tutti gli amanti di questa entusiasmante specialità sabato 30 e domenica 31 gennaio con la tappa di Coppa del Mondo.

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  9. Ah, Tutte le competizioni sono a ingresso gratuito.

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  10. Ma adesso che il Pres. Cota andra' a visitare questi impianti abbandonati che dira'? Eppure la Bresso ne aveva di progetti..................... :-)
    pero' qui' dicono che sia tutto a posto : http://www.regione.toscana.it/regione/opencms/RT/sito-RT/Contenuti/notiziari/fonti_esterne/ansa/notiziario/visualizza_asset.html?id=183488&pagename=503

    alura?

    saluti.

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