venerdì 20 maggio 2016

Il Piano strategico del Turismo è costato "solo" 1,5 milioni di euro...

Francesco Palumbo,direttore generale Turismo del Mibact, dichiara che il Piano strategico del Turismo sarà approvato in Consiglio dei Ministri il prossimo 27 luglio (ved. qui) e che non è un problema di soldi... bontà sua!

E a parte l'utilità che è ancora tutta da dimostrare ma sulla quale nutriamo moltissimi dubbi a causa dello svolgimento eccetera eccetera (ved. qui) ... ma se anche fosse, vorrei capire come si giustificano 1.5 milioni di euro (ved. qui) in 7 mesi di lavoro per stendere un documento che già esisteva e che era costato 35mila euro, cioè 40 volte meno (ved. qui).

SCAN-DA-LO-SO !!!

E nel web il silenzio assoluto, neh!

3 commenti:

  1. La cosa che più infastidisce, oltre al denaro inutilmente gettato nel cesso per l'inutile comparsata di Renzi & Franceschi-ello (acronimo di Franceschini+#verybello), è la finta discussione dal basso del documento.

    Settimanalmente mi arrivano i desolanti aggiornamenti dal sito di "discussione".
    Che tristezza...

    Voglio proprio vedere se

    a) prima di essere approvato il documento verrà pubblicato e messo in discussione "dal basso";
    b) se sarà strutturato come quello di BCG (Boston Consulting Group) e Gnudi, cioè per sintetici punti chiave e priorità, o se invece sarà un'indistinto mare di chiacchiere e di buoni propositi sui massimi sistemi e su tutti i sotto-settori del turismo italiano (ma con sicura e certa predilezione per quello "sostenibile", il nuovo mantra).

    Visto che la data di approvazione del documento è già stata fissata e stabilita, credo di conoscere l'ovvia risposta al punto a).
    Mentre per il punto b) propendo attualmente e pessimisticamente per la seconda ipotesi.

    E' la terza presa in giro colossale di Franceschini dopo TDLAB e #verybello, ma questa volta 40 volte più costosa. Con condimento di TO.MA.TO.

    Un plauso ad A.Crepaldi del Fatto Quotidiano per aver reso pubblico, a suo tempo, questo vergognoso spreco di denaro pubblico a giustificazione, in realtà, del pagamento di stipendi di ex dipendenti Promuovitalia finiti a Invitalia; sono in attesa di vedere cosa si inventeranno per il 2017.
    Ma nutro la speranza che ad ottobre, con un bel NO, tutta l'armata brancaleone renziana se ne vada a casa per sempre: che di danni ne ha fatti ormai a sufficienza e non solo al turismo.

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