blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
sabato 7 novembre 2009
Le mongolfiere della Brambilla
Piano piano ci arriveranno tutti, anche gli intelligentoni, i professoroni, quelli che camminando lasciano cadere a terra qualche preziosa parola in modo che i comuni mortali ne siano folgorati. Però così ben attenti a non contraddire il politico di turno, neanche di fronte all’evidenza delle “sciocchezze” sentite o lette; si sa mai che possano rimuoverti da un “careghino” dei cento che hai o non farti entrare in qualche commissione; si, naturalmente quelle “a gratis”.
Sissignori.
I grandi Guru del turismo nostrano, per ora, tacciono, i turistologi spariscono, mentre il più dei giornalisti probabilmente sono affezionati all'idioma dell'infanzia: ci penserà la mamma o papà.
Infatti anche ieri ed incontrollata, la Brambilla sul giornale di “casa”, ha fatto nuovamente sfoggio delle sue edotte caratteristiche elencando un considerevole quantitativo di “mongolfiere” (palle più grandi), che forse se lette dalla stampa interessata (tedesca e francese), produrrebbero un gran bel danno d’immagine, e non solo.
E pensare che lei, di questo, incolpa anche gli altri.
Comunque, oltre al solito bla bla bla, e come sono brava brava brava, la responsabile del dicastero in questione, rilascia questa dichiarazione: “In un momento così difficile sarebbe stato impossibile chiudere con il segno positivo, ma in Italia la stagione è terminata con un meno 4% contro i risultati ben peggiori di altri Paesi, Germania meno 22%, Francia meno 14%".
Buuummm!
Innanzi tutto è bene ricordare che altre nazioni europee hanno chiuso con quello “per lei impossibile” segno più, Olanda, Austria e Montenegro, per ora, a cui si aggiungono quelle a due cifre (oltre il 10%) della Turchia e del Marocco; questo per rimanere in ambito quasi locale.
Ma c’è dell’altro.
Il nostro -4%, purtroppo non corrisponde a verità poichè l’income monetario oltrepassa ampliamente le due cifre con il segno meno, ma c’è d’aspettare i dati della Banca d’Italia e quelli dell’Istat.
Vedremo ma già immaginiamo.
E dulcis in fundo, l’autenticità della promulgazione “Brambillesca”, infatti le presenze turistiche in Germania si sono attualmente attestate sul – 0,4% per parola del loro responsabile governativo e dei sindacati preposti (Hinsken e Hedorfer); e stessa identica cosa per quanto riguarda la Francia che elenca un – 1% (Novelli e Synocrat).
Beh, il turismo della Brambilla ha parecchi problemi, uno dei più gravi, anzi il peggiore, è proprio se stessa, che si ostina a proseguire in un'avventura per lei disperata che meritava di essere interrotta la primavera scorsa, dopo i primi risultati fallimentari.
Che però nessuno, noi a parte, si prenda la briga di andare a controllare quello che dice… sarà colpa dell’elio o è una storia italiana?
P.S.: I recenti dati dell’Ocse in merito all’Italia ed ai generali segnali di ripresa economica, li avevamo già predetti in queste pagine ben oltre un anno fa; quindi non ci si venga a dire che spariamo nel mucchio; si, quello del pessimismo.
Perché non è vero, noi veramente teniamo a cuore l'Italia.
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Fatto. Ma nulla garantisce la home. A meno di cordate speciali.
RispondiEliminaE non è il mio caso.
Buon week end.
Sono abbastanza convinto che presto arriveranno notizie da questi due Paesi.
RispondiEliminaVedremo cosa risponderà la signora o forse incaricherà la taskforce giornalistica?