Quando c'è di mezzo la Michela Brambilla, mi è impossibile non scrivere, non dire o non pensare male.
Però la maggior parte delle cose che vorrei dire, per volere o per fortuna, le tengo per me.
Sia ben chiaro, la mia non è assolutamente una questione politica né tanto meno è quella personale, ma quando si parla di turismo e leggo, vedo o sento qualcosa che non và; beh, allora mi ci tuffo.
Testate?
Finora m’è andata abbastanza benino; acqua alta, attento agli scogli, e speriamo continui.
Perchè la penso cosi?
Nel corso della vita ho avuto l’opportunità di lavorare e di conoscere nazioni e Paesi retti sia da regimi, sia da sistemi democratici, liberali e meritocratici.
Quindi la scelta è venuta da sé.
Credo infatti nelle capacità dell’individuo e nella liceità delle sue speranze di crescita materiale e spirituale; credo nella libertà, ma credo anche che una libera diffusione della ricchezza possa garantire anche il miglioramento e il progresso; credo nel merito e per questo mi batto.
Che cosa mi irrita?
Mi irritano i “comandanti” inefficienti, sciuponi, confusionari, e mi disturbano, di conseguenza, i “soldatini” locali che, nelle loro specificità, li scimmiottano; odio i ruffiani.
Detesto i fannulloni, coloro i quali fanno della furbizia spicciola un mestiere disonesto e vivono di conoscenze altolocate, ed ho ribrezzo dei potenti che di questi “cialtroni” si circondano per essere sempre osannati, innalzati e per sentirsi importanti.
Ho avversione per i violenti che distruggono o s’impossessano illegalmente dei beni della comunità e dei singoli.
Nutro disprezzo, e timore, nei confronti di chi sparge odio sociale per confondere le menti di giovani in difficoltà, ma anche di quelle più semplici e vecchie.
Provo dispregio per chi fa di tutto per impedire a chi ha voglia, forza, coraggio e onestà per costruirsi un futuro al quale deve però rinunciare a causa d’ingiusti balzelli, di leggi fumose e di regolamenti astrusi, ma soprattutto ho veramente schifo, disgusto, ma non pena o pietà, per chi usa il clientelismo o altro di enormemente deprecabile a danno del merito.
Tutto questo forse non c’entra, ma la vicenda di Paolo Rubini nominato Direttore Generale con la causale della Michela di essere in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali in relazione ai compiti istituzionali dell’Enit (Ente Nazionale del Turismo), mi puzza di grande e maleodorantre bruciato.
E se poi penso al probabile prezzo (190.000 annui "elargiti" al predecessore Magnani) o a chi quel posto al mio similare, che nella vita se l’è guadagnato sul campo e che sicuramente avrebbe prodotto un lavoro migliore; scusate ma "serenamente", mi c’incazzo.
Infatti da essere proprietario della StemWay Biotech, specializzata nel congelamento di cordoni ombelicali (cellule staminali), ad occupare una poltrona importante sul turismo, non penso ci sia molta equità.
O forse l'ha aiutato il fatto che era o ancora è, il responsabile della “banca dati” dei Circoli della libertà, chissà?
E qualcuno eviti scioccamente di dire che non è necessaria questa conoscenza per un GM; non contiamoci balle, io lo sono e credo con merito, mentre queste cose ben le conosco.
In nessuna “seria” azienda privata al mondo sia la proprietà che la presidenza e addirittura la direzione generale, non hanno importanti precedenti nozioni del settore che trattano, ed è appunto dalla prima dichiarazione del Rubini che si evince il perché.
Ma questo ve lo racconto, se posso, domani.
Colpito!!!
RispondiEliminaPerò sono sicuro che non affonderà, pazienza ma non ci arrendiamo, vero?
Sei un grande Luciano.
Non riesco a capire come possano sempre fare queste cose che hanno veramente sentore di "bruciato".
RispondiEliminaMi spiace che l'opposizione non intervenga o pubblicizzi queste, ma reputo sia un male comune.
Come si dice: se Sparta piange Atene non ride.
E noi continuiamo ad incazzarci per niente.
A quando la dichiarazione del Rubini?
Ma gia' il fatto che congeli embrioni e' inquietante! A che servono persone del genere?
RispondiEliminaChe scopi si prefiggono?
Far campare questi mostri che abbiamo 200 anni?
Comunque se Sparta piange e Atene non ride significa che la Magna Grecia e' alla fine!
@Sergio
RispondiEliminaEh, si!
Però devo dirti che non è poi tanto l'incazzamento, anche perchè sono cose scontate e di cui immaginavamo già le eventuali azioni della Brambilla.
Infatti stà demandando a tanti le sue disconoscenze.
Il fatto è che le fornisce a chi non ne sa niente ed il risultato sarà quel che ben sappiamo.
;-)
@palingenius
RispondiEliminaNo, speriamo di no.
Se la Magna Grecia finisce di cosa scriviamo?
Scherzi a parte, io continuo a crederci, sarà masochismo, sarà quel che vuoi ma dimostra di aver molta voglia di fare.
Il problema più grande è che non ne azzecca una neanche a pagarla, Casinò e quadrupedi a parte.
Almeno... questa è la mia opinione.
La voglia di fare senza la preparazione necessaria in un ambito complesso come il turismo equivale a 0. Per me e' stata messa apposta... non credo siano sue iniziative mettere un congelatore di embrioni a manager dell'Enit... c'e' qualcosa di losco sotto.
RispondiEliminaLa sig.ra Brambilla a livello politico e amministrativo non ha alcuna preparazione e se e' li' puo' essere sicuro merito dei circoli pseudo-esoterici e contro-iniziatici in cui e' invischiata. Quindi il turismo e' l'ultima cosa che hanno in mente.
No, non credo sia così, caro palingenius.
RispondiEliminaChi non sbaglia!
Come dice Luciano, non è un suo compito avere delle certe esperienze nell'ambito ma queste dovrebbero essere demandate ai collaboratori più stretti.
Ecco il problema è lì.
:-)
Lei ha una posizione che equivale alla proprietà e pertanto è unicamente decisionale.
RispondiEliminaSono coloro che propongono che dovrebbero darsi una mossa, ma nello stesso stempo è stata lei a metterli lì.
Diciamo un cane che si morde la coda da solo.
Comunque non cancellerei le cose che dice palingenius.
Ma siccome un Ministero non e' un'azienda privata non ha solo responsabilita' decisionale ma anche di amministratore pubblico.
RispondiEliminaNon e' possibile gestire il Turismo in questa maniera che poi e' la solita maniera. Tanti proclami, interviste, giornali ma di utile e concreto e nulla.
A cosa servono i prestiti "agevolati" se poi le imprese non hanno le risorse per restituirli? A che scopo investire nel Turismo? Per riciclare il denaro dello scudo fiscale?
O le grandi riforme della PA di cui tanto si vantano valgono solo per i pesci piccoli che vanno a bere 10 min il caffe?
@palingenius
RispondiEliminaottimo e abbondante, almeno per me.
- MVB, ministro del turismo (vendeva pesce surgelato e cibo per animali)
RispondiElimina- C.Cittadino, capodipartimento DSCT (vari e diversi incarichi di "direzione" qui e là nella PdC, ultimi due anni al CNIPA)
- M.Marzotto, presidente ENIT (ha sempre lavorato nel tessile con l'azienda di famiglia)
- P. Rubini, direttore generale ENIT (docente di economia aziendale, responsabile della “banca dati” dei Circoli della libertà, ex responsabile dell’audit interno dell'Isvap, vicepresidente e proprietario della StemWay Biotech)
Praticamente è la fiera del dilettantismo e dell'incompetenza su tutti i fronti.
Sarebbe anche ora che le associazioni di categoria lo dicessero forte, chiaro e senza alcuna ambiguità di sorta.
Poi quando leggo queste cose, mi domando semplicemente perché l'ENIT non lo chiudano definitivamente e stop.
Ma c'è qualcosa di concreto che faranno internamente 'sto stuolo di presidenti, direttori, dirigenti ed impiegati vari, tutto il giorno?
P.S. Ho scoperto tra l'altro, di recente, che la PdC avrebbe qualcosa come quasi 400 dico 400 diversi dirigenti, tra I e II fascia.
Tra questi anche il brambillesco G. Medail, che si accontenterebbe però di poco più di 29.000 euro lordi l'anno, a quanto pare (29.116,65).
@frap64
RispondiEliminaCome al solito precisissimo.
Fatti un giretto su http://www.travelquotidiano.com/
e leggeti la prima intervista del Rubini.
Vai sulla colonna sinistra e sfolgiati il giornale in fullscreen in 1a e 2a pagina e....buon divertimento.
Leggi che cosa ha proposto e naturalmente le causali.
Buona lettura e mettiti a fianco dei fazzoletti, perchè se non piangi, almeno li usi per asciugarti le lacrime dal ridere.
:-)
@frap
RispondiEliminaNoooo è già cambiato.
Allora devi andare sotto nell'archivio giornale sfogliabile.
;-D
@frap
RispondiEliminaquello del 11/11/2009
@frap1964
RispondiEliminaEcco chi sono i veri fannulloni nella Pubblica Amministrazione. Quante risorse vengono sprecate in questo modo in tutti i settori della PA? Anche loro dovrebbero essere licenziabili in tronco in caso di manifesta incapacita' e dovrebbero i primi su cui dare il buon esempio agli altri.
E intanto il debito pubblico va verso il 120% del PIL...
Non ci posso credere: 2 Enit?
RispondiEliminaCosì da un carrozzone faranno un treno merci.
Che abbiano bisogno di più posti per metterci qualcuno?
I N A U D I T O
RispondiEliminaMa il fatto strano è che sostiene ci siano delle differenze tra l'internazionale ed il nazionale e quindi sono da dividere.
RispondiEliminaDue cose simili bisogna quindi separarle.
Mentre lui che proviene da un settore completamente estraneo è idoneo.
Qualcosa non quadra o non cerchia....
Ah beh... proposte davvero illuminanti da Rubini; invero la supercazzola prematurata di U. Tognazzi in 'Amici miei' mi era sembrata decisamente più credibile.
RispondiEliminaOra però MVB e Marzotto dovrebbero spiegare, ad es., il senso di editare due diverse riviste (quella di ENIT viaggerà sui 140.000 euro annui solo per traduzione, composizione e stampa).
La traduzione in inglese la fanno fare fuori; però Rubini vuole fare dell'Agenzia un centro di servizi per l'internazionalizzazione delle regioni e delle imprese: ah, ah, ah... è semplicemente RI-DI-CO-LO!.
A proposito, su cosa è incentrato il numero di ottobre 2009 del trimestrale di ENIT? Sull'Abruzzo: pari pari come il "Magic Italy" brambillesco - Summer Edition.
4500 copie ogni tre mesi di ENIT Italia, io vorrei tanto sapere a chi cavolo le spediscono.
Ma soprattutto CHI è che poi legge 'sta roba qui.
E se volete farvi qualche bella risata, consiglio la lettura del 2008 Annual Corporate Report ENIT sul sito, in particolare la parte che riguarda l'informatizzazione (ultimissime pagine).
RispondiEliminaMa la più bella di tutte, secondo me, si scopre leggendo le "condizioni d'uso" del meraviglioso portale, nella sezione Links:
E' fatto divieto di operare collegamenti stabili a questo sito (cioè effettuare un link) senza previa, formale autorizzazione dell'ENIT.L'ENIT si riserva di perseguire ogni abuso al riguardo.
Luciano, mi raccomando, ora ricordati di chiedergli formale autorizzazione... :-D
@frap
RispondiEliminaDal '69 a tutt'oggi di, credo rispettabile lavoro nel ramo del turismo, non ho mai visto una rivista dell'Enit.
Non posso neanche pensare che questo mestiere io l'abbia fatto con svogliatezza in considerazione di quanto mi aggrada.
Pertanto sono tenuto a pensare che queste riviste non abbiano mai raggiunto lo scopo di informare o realizzare il preposto piano di marketing.
Probabilmente diranno che erano altri tempi e la responsabilità non cade su di loro; giusto.
Ma cosa diranno quelli che verranno tra vent'anni di questi?
Forse la stessa cosa?
@tutti
RispondiEliminahttp://press.enit.it/italiano/rassegnastampa/rassegnastampa_enit_2009-11-16.pdf
interessante!!!
@tutti
RispondiEliminase non fosse che le pagine sono caricate all'incontrario.
Vabbè, un altro esempio della loro professionalità.
;-)
http://www.michelavittoriabrambilla.it/images/stories/rassegna/1511IlGiornale.jpg
RispondiElimina@anonimo
RispondiEliminabeh, che dire; innanzi tutto grazie dell'informazione, secondariamente nel leggere ho trovato molto imbarazzo nell'elenco delle "bugie" lette e nell'arroganza della descrizione.
Chissà, forse è colpa del giornalista che non ha saputo tradurre.
:-)
Tre server per il portale dei cani?
RispondiEliminaMa dove le tira fuori?
Ho qualche dubbio sull'autenticità della cosa e ho richiesto l'aiuto di frap per sapere se corrisponde al vero.
RispondiEliminaSono in attesa
La proiezione su Alexa dimostra palesemente che son delle gran balle (vedi mio commento di là).
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