mercoledì 5 gennaio 2011

Sono i giovani, gli adulti, quelli della terza età o gli anziani ad andare nelle mete religiose ?

Personalmente, essendo un buon (credo) cristiano, ma non troppo cattolico per via di alcuni “preti e affini” che si vedono in giro e non proprio integerrimi, vorrei che le parole del presidente di Astoi (Associazione dei Tour Operator Italiani), Roberto Corbella, fossero veramente vere, e vale a dire che è in atto una riscoperta delle nuove generazioni per i fenomeni religiosi.
Ma chi gliel’ha detto, o come c’è arrivato a questa conclusione un po’ diciamo così?
Il dubbio nasce dalla sua : “Il Natale che da poco ci siamo messi alle spalle ha riservato una sorpresa a molti operatori del settore turistico: il forte gradimento delle mete religiose; su tutte Betlemme, visitata nel corso delle celebrazioni delle Natività da oltre 90.000 persone, stabilendo un vero e proprio primato rispetto al passato. E, seppure non allo stesso livello di Betlemme, come ricorda il presidente dell'Astoi Roberto Corbella, ha evidenziato un buon flusso di visitatori anche Gerusalemme, ma anche località italiane e più in generale europee. "In realtà - spiega Corbella - in questi casi parliamo di turismo religioso, ma è difficile dire quanti siano andati in visita come fedeli e chi invece perché amante delle città d'arte. In molti casi - osserva il numero uno di Astoi - ci troviamo di fronte a tipologie di turisti che uniscono le due peculiarità. L'exploit di Betlemme, dove a Natale si è registrato il 'tutto esaurito' come non accadeva da tempo, può significare anche un cambiamento di stile di vita, dovuto naturalmente in buona parte anche alla crisi economica che può aver avviato un abbinamento tra turismo religioso ed arte". In Italia, sottolinea Corbella, "un buon successo di visitatori lo ha fatto registrare anche Assisi; bene poi anche la Spagna, soprattutto Santiago de Compostela. Tutto ciò conferma - conclude - una riscoperta delle nuove generazioni per i fenomeni religiosi".

Ora va detto che è tutto l’anno (2010) che questo Paese (Israele) sta riportando dei dati interessantissimi sull’inbound turistico, e detto viene confermato dalle recenti stime (2 gennaio 2011) emesse dalle autorità del luogo preposte al caso.
Infatti l’incremento dei visitatori è stato calcolato in un buon + 14%, passando dai 3 milioni del precedente record del 2008 ai 3,45 attuali.
E’ quindi evidente che anche durante il Natale si siano verificate queste presenze; altro che, e quindi non è un caso dovuto essenzialmente al fatto che … ma per piacere!
Inoltre, chi di questo mestiere o lavoro ne macina un po’, sa o dovrebbe sapere che d’acchito, per conoscere approssimativamente l’età media dei passeggeri, o te ne stai tutto il giorno all'aeroporto a vedere chi arriva, o capisce che questa vada estrapolata attraverso il traffico (peso) dei bagagli, trattandosi di una meta che solitamente si raggiunge attraverso dei voli aerei.
E in due parole vi spiego il trucchetto o il perché.
Il giovane notoriamente viaggia con poco bagaglio al seguito, sia all’andata per via della praticità, sia al ritorno a causa del poco denaro di cui dispone per l’acquisto di souvenirs; due magliette, due braghe, due e più calzini, due e più slip, alcuni medicinali per l’uso e via cantando, e gli acquisti si limitano a ben poche cosette; mentre quello di media o di terza età parte quasi sempre in over e rientra anche peggio… vabbeh, avete capito.
I dati aeroportuali di Ben Gurion, in merito al traffico bagagli dell’aeroporto, parlano di ben 300.000 tonnellate di spedizione in più e quindi è inutile aggiungere altro.
Stesso discorso per gli aeroporti a Eilat e la vicina Ovda.
Sarebbe bene quindi ricordare al Corbella, che la causale da lui detta fa acqua da tutti i buchi a mo’ di colapasta, ma quello che resta nel fondo non è neanche buono da mangiare; forse se la bevono gli stolti.
Il forte gradimento delle mete religiose è principalmente dovuto al fatto che l’età media si sta allungando (forse non l’ha ancora capito?) e questi sono in grandissima crescita nel fatturato turistico.
Capisco che siano cose di poco conto, ma ne ho due bocce così di leggerne molte che non hanno ne capo ne coda da chi invece dovrebbe, per raggiunta carica operativa, darne una migliore visione generale e conoscitiva.
Suvvia un po’ di serietà, noi da “questi” dovremmo imparare, non insegnare.

7 commenti:

  1. Insegnare a te il turismo?

    Forse se ne passero o l'amassero come tu ne sai e lo ami.

    :-)

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  2. @Vinc

    Se non la finisci ti banno.
    Dai che scherzo...però tu finiscila un pò.

    Ciao

    :-)

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  3. Roberto Corbella è stato per molti anni il general manager del CTS-Centro Turistico Giovanile. Quindi la lingua batte dove il dente duole, ovvero la sua visuale (piuttosto distorta, condivido...) è tradizionalmente legata al suo passato, anche se ora trascorre la sua condizione di "pensionato" al vertice di Astoi. Meraviglia il fatto che analisi come quella fatta non siano, evidentemente, frutto di più ponderate valutazioni, considerato il ruolo che ricopre.
    Ma in questo è, purtroppo, in buona compagnia, visto il quasi quotidiano sproloquiare di eminenti personaggi che occupano i piani alti delle varie Organizzazioni che rappresentano (almeno sulla carta...) le Imprese del settore.
    Ma, come al solito, siamo in presenza di uno stile tipicamente italiano che vede prevalentemente assise sulle poltrone, più che i veri "addetti ai lavori", (in)competenti carrieristi della politica-fai-da-te, dove l'importante è apparire più che operare con cognizione di causa.
    Fateci caso spulciando i curricula di molti "titolati" e vedrete di tutto, anche persone che non non disdegnano un certo ritorno economico diretto (emolumenti, rimborsi, benefits) o, pateticamente, vorrebbero continuare a "contare qualcosa".
    Tanto per perpetrare l'immagine di un Paese governato, a tutti i livelli pubblici (ma anche privati) da un gerontocrazia mentale (più che anagrafica) abbarbicata ai seggioloni, magari un po' preoccupata dallo sgomitare dei "rottamatori" che ultimamente si agitano...

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  4. @Sabaudo

    Conosco molto poco del Corbella e quello che so proviene in gran parte da quello letto sul web.
    Ho però dei "sussulti" quando leggo che delle persone che ricoprono degli incarichi prestigiosi e anche validi (Astoi), rilasciano delle interviste così.
    Credo sia in grado di dare ben altre spiegazioni, più idonee e logiche, e la mia "critica" non toglie minimamente il rispetto nei suoi confronti.
    Non comprendo però il perchè ci si ostini a prendere per i "fondelli" eventuali ascoltatori o lettori alla moda del: "tanto gli altri non capiscono un ....." e quindi possano dire ciò che l'aggrada o che gli piace.
    Il Bocca, che a quanto mi risulta ci legge spesso e non so quanto volentieri, ha nell'ultimo anno limitato di molto le sue "imprecise" esternazioni.
    Sarà una combinazione?
    Mah?

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