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domenica 22 agosto 2010

Il turismo, un film dell'orrore senza lieto fine





Si, sembra ieri ma sono passati 30anni da quando l’industria “frufru” del turismo nazionale ha cominciato il suo lento declino.
Troppo intelligenti gli altri Paesi o troppo “citrulli” noi?
Qualche sparuta ripresina, un po’ qui e un po’ là e per brevi periodi, permettono ai “citrulli” di raccontarcela ancora per un po’, di dirci che loro sono bravi e che probabilmente tutto va bene.
In verità alcune Regioni mantengono meglio, ma altre decadono sempre di più.
E per industria turistica intendo tutto "l’ambaradan" che intorno ad essa coinvolge le istituzioni, università, sindacati, enti, associazioni di varia specie e chi più ne ha più ne metta.
Un casino completo di nullità e tante, solo tante parole.
Anche quest’anno si parte in tromba, squilli e rintocchi di campane; dati e statistiche futuriste che sembrano prese più dall’estrazioni del Lotto o dalle previsioni del tempo, che per merito di logiche disamine, e dove invece alla fine il battaglio suona sempre a "morte" per noi; i "trombati".
Altro che trombe e campane!
Numeri messi lì un tanto al caso, un due per tre.
Poi, come sempre, arriva la verità, sempre che la Brambilla non ci metta del suo per “camuffare” anche queste con l’apporto “involontariamente compiacente” di qualche importante “esaminatore” dei dati turistici.
Signori, sveglia, basta con questi pseudo conoscitori della materia turismo, dobbiamo darci da fare, una mano sul cuore e l’altra sulla testa.
Basta con gli ingranaggi da “oliare” ben bene, con i favoritismi partitocratici, con l’inserimento nelle stanze dei bottoni di nulla facenti e nulla sapienti, basta basta basta.
Comunque basta o non basta (più facile quest'ultima ipotesi), ecco che arrivano i primi dati da parte del sindacato italiano balneari (SIB) che così dice: “I dati, parlano di un calo a due cifre nella settimana di ferragosto, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per alcune delle principali località di mare. La contrazione era gia' stata pesante a giugno, con punte del 20-30% in alcune località, mentre il mese successivo aveva dato segnati di timida ripresa. Versilia, Liguria, Veneto, e Friuli hanno fatto registrare un calo fino al 10% nella settimana di ferragosto che tradizionalmente segna il clou dell'estate.
E Marche!
Si, quella Regione che "maldestramente" aveva impegnato circa due milioni di euro per farsi pubblicizzare nientemeno che da Dustin Hoffman in uno spot che ancora grida vendetta.
Il fautore, a suo tempo di questa denuncia, l’amico e regista Andrea Lodovichetti, m’informa che lì, la settimana di ferragosto, si è avuto un calo del ben 15%.
Che dire; abbiamo già tanto detto e scritto sulle responsabilità dell’allora assessore al turismo della Regione Marche Vittoriano Solazzi e del Direttore Artistico dello Stabile delle Marche, Gianpiero Solari, che avevano programmato questa bella trovata; quindi aggiungere altro è solo una gran perdita di tempo.
Prima si migliora il prodotto, poi…, e chissà se dopo questo eclatante escamotage non vengano anche promossi.
Come “quelli” che della cosa ne parlarono anche a favore.
Ma per piacere, forse è tempo che torniate a scuola, ma non in quelle italiane preposte al turismo.
E così nella Sicilia dell’assessore al turismo Nino Strano che fino a ieri pronunciava parole di “benessere” a lode dei suoi meriti a tutto spiano; chissà se ancora lo fa o lo farà?
E via col Lazio del giovin (71 anni) Francesco Zappalà che vuole istituire l’elite delle scuole alberghiere, la quasi “centesima” in quella Regione, ma per il resto …, boh, si vedrà.
Niente, proprio un bel niente d’innovazione … sempre gli stessi a dettare le regole, mentre quelli nuovi sono lì, per non si capisce quali meriti o “premio”, o forse si capisce benissimo.
E il tutto sembra un film dell’orrore che ci costa molto più di un biglietto del cinema, dove i predestinati a subire le angherie degli “zombi” siamo noi, e porca miseria, non s’intravvede minimamente un lieto fine a questo schifo di pellicola.

lunedì 5 luglio 2010

Un urlo: "Cialtroni"

Per il Ministro Giulio Tremonti sono dei cialtroni, per me è meglio non dirlo.
Ma vediamo il cos’è.
Secondo il rapporto del Ministero dell'Economia emerge un totale di contributi erogati e spendibili di Fondi UE, pari a 43,5 miliardi di euro.
Di questi, regioni come la Calabria, la Sicilia, la Basilicata e la Campania, ne avrebbero utilizzati solamente 2,8.
Mentre non più di un mese fa:
Adesso è ufficiale, l’Ue ha deciso di togliere alla Sicilia 54 milioni e 968 mila euro: sono i primi soldi in assoluto persi dai fondi della cosiddetta Agenda 2007-2013.
Cinquantacinque milioni di euro che sono qualcosa come circa centodiecimiliardi di vecchie lirette che in particolare, rientravano nelle assegnazioni del Fondo sociale europeo (Fse).
Bruxelles ha certificato che queste somme, pur programmate, non sono state spese nè, ovviamente, rendicontate «al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di iscrizione in bilancio».
Cavolo che bravi.
Se poi calcoliamo che alcuni dati riportano che nell’anno passato si sono persi in Sicilia 27.000 posti lavorativi nell’edilizia; beh, che dire … sarebbe meglio non dire.
Sarebbe meglio, ma non per l’assessore al turismo siciliano, tal Nino Strano, di cui è opportuno ricordare le “gentili” gesta all’atto della caduta del precedente Governo, e che ci hanno magnificato nel mondo intero per via di una “mangiatina” di mortadella effettuata, non al bar o al ristorante, ma nell’aula del Senato.
E con chiara preterintenzionalità, visto che il prodotto suino non è di certo nelle spettanze dell’esimia struttura; come a dire che in tutto quel tempo occorso, dal pensiero all’atto compiuto, non ha minimamente pensato che la “cosa” non sarebbe stata di certo un successo, se non nei bars, a mo di goliardia.
Verrebbe da dire … ma lo tengono ancora lì nella politica?
Eh si, lì c’era e lì ci resta, perché qua funziona così; più fai str…anezze e più eccetera eccetera.
Comunque, il tal Strano, alle accuse del Tremonti e alle menzioni al riguardo dei giornali, sembra si sia scocciato, perché così dichiara: “Si scrive che si rischiano di perdere fondi comunitari che andranno spesi entro il 2013, ma non che lo scorso 30 giugno abbiamo messo a bando risorse per oltre 200 milioni di euro del Fesr 2007-2013 solo nel settore del turismo eccetera eccetera…. ma poi conclude -“anche se con un paio d’anni di ritardo rispetto alla scadenza prevista, le somme sono state tutte utilizzate.”-
Scuoto la testa per rifiutare quello che ho appena letto, e allora rileggo … “anche se con un paio d’anni di ritardo rispetto …”
Cialtroni?
No, meglio non dirlo.

P.S.: I progetti dell’imprenditoria vanno richiesti prima se non si vuole perdere del tempo, sennò bisogna aspettare altri due anni … sempre che bastino.

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