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mercoledì 17 agosto 2011

Scusate, ma una (la Brambilla) che commercia animali morti e fa l'animalista, è ipocrita?

IPOCRISIA (WIKIPEDIA)
Il termine ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente.
Per ipocrita si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in una maniera contraddittoria ad essa o meglio una persona i cui atti non corrispondono ai proprio pensieri ("All'esterno mostravano una splendida figura, covando nel loro interno il loro cupo pensiero reale" - Inferno - Canto ventitreesimo).

IPOSCRITI (DANTE ALIGHIERI)
« Là giù trovammo una gente dipinta che giva intorno assai con lenti passi, piangendo e nel sembiante stanca e vinta. ».
I dannati sono dipinti cioè coperti da un'abbagliante doratura, e se ne vanno con passi lentissimi piangendo, con un fare di chi è vinto dalla stanchezza (endiadi).
Indossano delle ampie cappe da monaci, come hanno quelli di Cluny, che però all'interno sono foderate di pesantissimo piombo e sono così pesanti … i dannati, "intenti al tristo pianto" camminavano così lenti … il contrappasso di questi dannati (si scoprirà presto che sono gli ipocriti) consiste nell'analogia rispetto alla loro condotta in vita: all'esterno mostravano una splendida figura, covando nel loro interno il loro cupo pensiero reale.
In poche parole nella sesta bolgia dell'ottavo cerchio, secondo Dante, ci vanno a finire quelli che dicono una cosa ma ne fanno un’altra.

IPOCRITI (PER ME)
Ora non so il perché abbia cominciato così questo post o forse si, probabilmente tutto questo è dovuto al fatto che sto cercando di capire dove la Michela Brambilla andrà ad abitare nell’aldilà.
Supposizioni, per carità, ma se tanto mi da tanto, infatti …
Non ha mai nascosto il suo amore per gli animali, il ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla.
Non solo facendosi immortalare volentieri davanti a telecamere e fotografi in compagnia di cani e gatti che, insieme a capre, asini, e perfino tigri e piccioni, costituiscono tutti insieme una folta fauna, che scorrazza allegramente nel verde della splendida villa di famiglia, a Calolziocorte, Lecco.
Ma anche imbastendo, a più riprese, crociate animaliste, quasi fosse una moderna pulzella di Orleans, in “missione speciale per conto di Dio”, per dirla alla Blues Brothers (del resto, lei stessa, in un’intervista a Il Giornale rilasciata il 25 luglio del 2010, ha dichiarato: ”da bambina pensavo che il Signore mi avesse messo al mondo per salvare tutti gli animali della terra”).
Beh, basterebbe che si ritirasse dal fare il ministro del turismo, e il turismo, almeno quello, si salverebbe, c’aggiungo io.
E “Finalmente”, grideranno con soddisfazione, buona parte degli animalisti nostrani.
”Finalmente un Ministro che ha veramente a cuore la triste sorte di quelle povere bestiole maltrattate, sfruttate, e spesso e volentieri addirittura uccise, nella più totale indifferenza generale!”.
Peccato però che questo idilliaco affresco disneyano cozzi invece con la realtà. 

ANIMALI DI SERIE "A" E QUELLI DI SERIE "B"
Per la Brambilla, infatti, evidentemente esistono animali di seria A da coccolare, vezzeggiare, e dei quali prendersi cura, senza se e senza ma; e animali di serie B, meno privilegiati, e meno meritevoli delle nostre cure ed attenzioni.
Sì, perché dobbiamo sapere che la “Rossa di Arcore”, la pupilla di Berlusconi, ex modella per calze ed ex giornalista, ha iniziato la sua attività imprenditoriale a metà anni novanta, rilevando e gestendo insieme al padre, il negozio milanese “il salumaio di Montenapoleone”, la cui attività non è difficile immaginare quale fosse.
E dove non credo che si cucinassero solo delle patate o fagiolini bolliti.
Non solo.
Ma ha svolto tanto bene questo mestiere da prenderci presto gusto, e dar vita, poco dopo, a due società: il Gruppo Sal, e Sotra Coast International, specializzate nell’import-export di prodotti alimentari, tra i quali figurano anche quelli ittici: freschi, surgelati e congelati.
Un’importante attività, del suo recente passato, capace di garantire un giro di affari di svariati milioni di euro.
Lei comunque, non si scompone più di tanto.
Anzi, da buona vegetariana, ci tiene a precisare come non mangi i “suoi amici”.
Probabilmente è così.
Perché non dovremmo crederle. 

LEI LI MANGIA (BRANZINI)?
Però chissà se “Da Marco”, il suo ristorante preferito in quel di Mentone (Francia), cittadina dove la signora passa le vacanze pur invogliando gli italiani a trascorrerle entro i confini, la ministra ordina un bel branzino al forno?
E magari fumandosi 5 o 6 sigarette nell’attesa che questo sia pronto.
Se poi, nel qual caso fosse veramente così, e se per qualcuno il branzino è un vegetale … problemi suoi.
Il problema casomai è che, seppur (forse) non mangiandoli, contribuisce ugualmente affinché siano altri ad apprezzarne le prelibate carni (anche se, ad onor del vero, da quelle aziende s'è tolt, dimettendosi).
Ma non si sa se le ha vendute.
Il che, in un’ottica puramente antropocentrica, non ha niente di sconvolgente; mentre, in una prospettiva animalista, della quale lei si fa paladina, qualche problemino, quantomeno di coerenza (o ipocrisia), lo dà.
Così, mentre con una mano la nostra Ministra “bacchetta” il Palio di Siena e i senesi, rei di divertirsi sadicamente maltrattando i cavalli, con l’altra incassa i profitti derivanti dal commercio di “cadaveri animali”; definizione errata, etimologicamente parlando, ma tanto cara al mondo vegano. Senza considerare poi, che questi animali, prima di poter essere gustati, devono anch’essi passare da una non invidiabile via crucis.
Chiunque si sia mai cimentato nella preparazione di piatti con astici e aragoste, tanto per fare un esempio, sa benissimo come questi crostacei, tra i più ricercati e prelibati, debbano essere bolliti (o surgelati) vivi, affinché le loro carni possano mantenersi tenere e fresche!
Difficile perciò comprendere i motivi di tanto astio che la Ministra continua ad esternare, a più riprese, nei confronti del Palio di Siena.
Difficile capire le ragioni che la spingono a combattere crociate come queste, che, oltretutto, niente hanno a che vedere con i compiti del suo Ministero.
Chissà, forse per lavare reconditi sensi di colpa.
Comunque sia, sarà anche per questo motivo che la Brambilla ha promosso, insieme ad Umberto Veronesi, “ La Coscienza degli Animali“, un progetto nato proprio per “dare voce a chi voce non ha”.
Come, per l’appunto, “i suoi” pesci e crostacei, notoriamente muti.
Animali, sì.
Ma di serie B.

Andrea Verdiani e qual cosina mia

mercoledì 10 agosto 2011

Perchè il Palio si corre a Siena e non a Calolziocorte?

Non lo so ma credo che il perché stia nel fatto che Siena e il suo Palio sono nati qualche millennio prima, mentre Calolziocorte nel 1927 o giù di lì.
Di Calolziocorte non me ne sono mai interessato, infatti fino a poco tempo fa non conoscevo né la Brambilla (e avrei voluto continuare, come molti e molti e molti altri italiani, a vivere in questa ignoranza), né quel ridente e bel paesino.
Però conosco bene Siena e anche il suo Palio, praticamente da quando sono nato, ma già c’era da qualche millennio, e pertanto non credo che per quest’ultima (Siena e i suoi palii) ci sia l'impellente bisogno del ministro per farsi pubblicità, poiché è alquanto illogico per la gente comune.
Credo che viceversa sia più razionale.

LA LOGICA
La logica ha una sola ed unica regola ben precisa che è appunto la logica.
Questa (wikipedia e non solo) è lo studio del ragionamento e dell'argomentazione e, in particolare, dei procedimenti inferenziali, rivolto a chiarire quali procedimenti di pensiero siano validi e quali non validi.
Quindi se 1 (ragionamento) + 1 (argomentazione) fa sempre 2, per la Brambilla probabilmente fa uno, e vale a dire; argomentazione senza il ragionamento.

BRAMBILLA SUL PALIO DI SIENA
Mi riferisco al Palio di Siena e all’ultima uscita in cui c’ha messo becco (avvenisse la sua di uscita da quel dicastero e dalla politica in generale) dove attraverso una lettera denuncia che: “La strumentale ossessione con la quale certi amministratori ed esponenti politici locali - si legge nella missiva - riempiono le pagine della stampa toscana, cercando di inscenare una inesistente polemica con il ministro del Turismo, denota una disperata ricerca di visibilità per se stessi e per i propri palii, oltre che una povertà di argomentazioni". Un incipit che non lascia presagire nulla di buono. E infatti: "Il mondo non ruota intorno a Siena …
E neanche intorno a “lei” (il minuscolo in questo caso è d’obbligo) povera illusa (ovviamente per illusione parlando) o chi eventualmente si crede d’essere.
Ben dovrebbe sapere che chi troppo in alto sale (senza apparenti meriti) … quando cade, si fa più male degli altri che soggiornano ad altezza umana e consona.
Comunque a parte il fatto che per farsi pubblicità o essere famoso (ricerca di visibilità) il Palio di Siena non ha certo bisogno di parlare di “essa”, anzi, perché a quanto risulta le Contrade senesi che l’attuano, hanno qualche centinaio d’anni di più.
E nel mondo (non solo in Toscana) la manifestazione è molto ma molto ma molto più conosciuta di chillallà.
E meno male.
Infatti, e per nostra fortuna, l’avvenimento (Palio) è produttivo sotto tutti gli aspetti (business, immagine Italia all’estero, eccetera, e questo nonostante le “panzane” di danno immagine che ci racconta la signora e pochi altri, e tira a campà), mentre il rendimento della “lei, essa, chillallà,” ben lo notiamo nei suoi dati o statistiche, e dove la presenza del segno più (+) che l’è d’obbligo sulle presenze turistiche nel nostro Paese dire, ma che non viene però mai rispecchiato dai fatti i quali dicono che il turismo va sempre peggio.
Poche balle, i dati, quelli veri, parlano mentre “lei” straparla.
Per non proferire di quello che disse a Ballarò, e cioè che la prima della Scala era stata trasmessa in 250 Paesi in tutto il mondo.
Peccato che gli stati del mondo sono solo 201, di cui 194 generalmente riconosciuti sovrani a livello internazionale.
Via, diciamo che le piace alquanto esagerare; tanto per far vedere che l’è brava, che qualcosa fa e probabilmente per stare sempre a cavalcare l’onda … sul mare piatto.

I ... BOH o BHO?
Come esagerano quelli che sostengono che il palio di Siena sia da paragonare alle corride.
Ma dico, siamo matti, ci sono o ci fanno (?), e neanche vale la spesa perdere del tempo a farli ragionare.
Chi dice ‘ste str … anezze non merita la minima risposta.
E come mai ‘ste signore/i non hanno lo stesso ribrezzo quando hanno davanti una bella bistecca fumante, chessò, di vitello o maiale; un petto di tacchino o di pollo; due fette di prosciutto o un bel branzino al sale?
Forse che per quelli si può mentre per gli altri invece no?
Ma per piacere!
E che dire delle scarpe di camoscio, di pelle di qui o di la; di cinture o borsette e chi più ne ha più ne mette?
Ma per ri piacere!

DATI E STATISTICHE PALIO DI SIENA
I calcoli sulla percentuale di incidenti causati dal Palio variano a seconda di chi li effettua.
I dati che fornisce la Lega Anti Vivisezione dicono che dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli, pari al 50% di incidenti mortali per edizione, considerando sia quelli feriti durante la gara e abbattuti successivamente lontano dalle telecamere, sia quelli morti durante gli interventi.
Per contro, i calcoli eseguiti dai sostenitori del Palio danno una percentuale del 2,05% di incidenti mortali per corsa, in quanto, tra batterie di selezione, prove e palio, se ne svolgono non meno di una decina per edizione; si rileva, tra gli errori contenuti nel dossier della LAV, l'inclusione di soggetti mai esistiti o che non hanno mai preso parte ad alcuna corsa a Siena.
E quest’ultima frase m’è caro ripeterla … ; “… si rileva, tra gli errori contenuti nel dossier della LAV, l'inclusione di soggetti mai esistiti o che non hanno mai preso parte ad alcuna corsa a Siena”.

E “lei” dice che a Siena ne parlano perché cercano la visibilità per se stessi e per i propri palii … e cosa voleva (?), forse che se ne stessero zitti mentre “lei” si fa la pubblicità a parlare di loro?
Una cosa m’è “quasi” certa; se “lei” dice che l’è bianco, vuol dire che l’è nero … e viceversa.
Pertanto in molti si spera che quest’ultimi poco meno di due anni passino in fretta; e poi chi s’è visto s’è visto.
Amen, per la pace e la gioia di quasi tutti ... anche di quel pinguino che non capisce la Brambilla (vedi foto).

domenica 3 luglio 2011

Chiudetevi la bocca, non il Palio di Siena



Nel giorno in cui i paladini della “coscienza degli animali” celebrano il loro rito propiziatorio, tentano di riscrivere la Genesi, e ci fanno sapere che “tutti siamo uguali davanti alla vita”, che “mucca, maiale, coniglio, devono avere le stesse tutele del cane o del gatto” (di cosa si nutrirà la specie umana non vegetariana, cioè il 99 per cento della popolazione?)
Da una parte ci sono coloro che si autodefiniscono i garanti della coscienza degli animali, ma lo fanno in contrapposizione alla specie umana, in una sorta di conventio ad excludendum che raduna alcuni di quelli contano (politici, scrittori, scienziati…) ma lascia fuori gli altri (“solo” quelli del 99% della popolazione): chissà se per costoro anche i circensi e gli allevatori, ad esempio, hanno una coscienza e sono uguali davanti alla vita, oppure se sono un po’ meno uguali e dunque meriterebbero di finire in mezzo alla strada o puniti in qualche modo.
Un cavallo perde la vita durante le prove del Palio di Siena ed il Ministro del Turismo Michela Brambilla minaccia di eliminare l’evento da ogni calendario presente e futuro; e giù a dare delle mazzate alle martoriate casse del turismo nazionale.
Ma non è forse lei (ahinoi) il ministro del turismo o di che diavolo stiamo parlando?
La gara non è intoccabile, queste le sue parole apparentemente pronta a porre fine alla storia del Palio di Siena aggiungendo quanto segue: “Credo che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il Palio di Siena e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell’uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile.”
Ma che stà a dì ‘sta qua, o forse non è a conoscenza che in vent’anni di Palio ne sono morti (cavalli) quanti negli ippodromi in una sola stagione?
Infatti nel mondo accadono le medesime cose, e non succede fors’anche in molti di quegli sport dove gli umani perdono la vita?
Perché lì, la “signora”, non interviene mai per dire che così non si fa?
E dove sta scritto che un cane, un gatto, un vattelappesca bipede o quadrupede che sia (e pure quelli che stanno in piedi su di una zampa sola, se esistono), conti più d’un essere umano?
E poi quell’elencare a dismisura e fuori luogo le sottoscrizioni al portale “Lacoscienzadeglianimali.it” che la ministra dice siano arrivati alla bella cifra di 128.000.
Ma 128.000 decchè, se gli iscritti corrispondono a nomi tipo “mano destra”, “mano sinistra” e magari Pluto, Minnie e la famiglia di Paperopoli al gran completo come dimostrato nel video all’inizio del post.
Senza vergogna altro che aver la coscienza.
E’ morto un cavallo e leggi che alcuni si stracciano le vesti dal gran dolore.
E chissenefrega?
Anche perchè ci sarebbe da pensare veramente al turismo, ma forse è anche meglio che se ne occupi il meno possibile, così fa meno danno.
Se poi pensiamo a quante famiglie ne traggono il necessario sostentamento col Palio di Siena, per poter andare avanti … compreso l’indotto ...
Certo che bisognerebbe darci ‘na regolata e cercare di mantenere delle regole ferree anche per gli amici animali, ma da qui a mettere sul lastrico della gente per un cavallo che se ne va …
Ipocriti da quattro soldi!!!

lunedì 9 agosto 2010

L'Invincibile Armata della Brambilla

La Brambilla pensa (… è già di per se stessa una parola grossa) che il Made in Italy venga rovinato da fattori che non sto qui a dire (non m’interessa), ma che hanno a che fare con la politica di tutti i giorni contro questo o quell’altro nel nostro natio Paese.
La di lei, si dice allarmata perché gli imprenditori del settore le hanno segnalato che “i loro venditori esteri sono preoccupati perché arrivano soltanto notizie di vergognosi attacchi a “qualche rilevante politico”.
Di conseguenza, per arginare il “maleintenzionatismo”, ha istituito (da mesi) una Task Force di cui, non solo non si conosco i componenti, ma neanche se hanno mai scritto, detto o fatto qualcosa.
Che quasi sembra “L'Armada Invencible ”; costruita, varata e “quasi” da sola affondata; poi ci ha pensato la flotta della Regina Elisabetta I a fare il resto.
La situazione si può, Lei pensa (come sopra), dice e sostiene per contenere e quindi anche “notevolmente” innalzare a migliori considerazioni da parte degli “stranieri”, elencando un’infinità di programmazioni "solo e quasi unicamente" a favore degli animali domestici.
Questa è bella, e il resto?
Infatti in 34anni di lavoro (turismo) in tutti i continenti del mondo, questa prerogativa per Lei così importante, MAI mi è stata richiesta.
Ma dove la parte del leone l’hanno fatta le solite cose, e di cui tutti al mondo, ripeto tutti, ne sono già a conoscenza.
Chi non conosce l’Italia?
Mentre della Michela Vittoria Brambilla, le conoscenze internazionali che hanno di Lei, sono “unicamente” da ravvisare nello “scosciamento durante i vari accavallamenti delle gambe” o nei pizzi (mutande comprese) messi in mostra in alcune trasmissioni televisive, nei capezzoli al vento o in quei video che la riprendevano, in tempi passati nelle discoteche statunitensi, in atteggiamenti diciamo poco “turisticamente produttivi”.
Adesso si ci è aggiunto anche il “suo” paragone tra le arene spagnole (mattatoi di tori) ed il Palio di Siena, una semplice competizione di cavalli, dove l'ippodromo è una piazza cittadina e dove i fantini non dispongono dell'estoque de descabellar; la micidiale piccola spada che ...
Poi seguiranno di certo delle smentite sul fatto che la di Lei è animalista, che non ha fatto nomi eccetera eccetera, scomettiamo?
Domando quindi ai lettori: sta in piedi una ministra così, e non vi sentite sfigati (di più si muore) che Lei ci rappresenti nel mondo e si occupi di un Ministero tra i più importanti del nostro Paese?
Per il resto, dopo aver costituito un mare di Commissioni di cui si sono perse le tracce, qualche incarico importante sospetto “rilasciato” a “quasi” parenti, tal Eros Maggioni compagno della stessa ministra; a figli di amici, tal La Russa; ad amici e vecchi collaboratori, tal Paolo Rubini nominato GM dell’Enit … e poi che altro?
Qui finisco, ho troppo senso di vomito.
Vuoi vedere che quasi quasi è Lei che danneggia il "made in Italy"?

sabato 7 agosto 2010

Help !






This is just the latest "nonsense" in an infinite series which come from this lady ....

.... italians up in arms after minister mounts attack on Palio horse race
Italy's glamorous tourism minister scored a spectacular own-goal by suggesting the banning of Siena's "Palio" horse race, one of the country's most famous traditions which dates back centuries.
The Palio di Siena is held in July and August every year. Jockeys wearing the colours of the city's wards race around Piazza del Campo. The race's origins are in medieval times, but the first modern Palio was held in 1656 Photo: EPA
Michela Brambilla, 42, a former Miss Italy finalist known for her high heels and short skirts, said that deaths and injuries to horses that take place in the traditional pageant harm the nation's image abroad.
The flame-haired minister, nicknamed "La Rossa", said that in the wake of a decision last month by the parliament of Catalonia to ban bull fighting – the first region of mainland Spain to do so – Italy should consider curtailing similar dangerous events.
However, the suggestion infuriated the inhabitants of Siena, with the city's mayor insisting that every effort was made to avoid injury to the horses.
He pointed out that the event, which featured in a spectacular rooftop chase in the James Bond movie Quantum of Solace starring Daniel Craig as 007, attracted tens of thousands of tourists to the Tuscan city every summer and brought in much needed revenue.
Since 1970 around 50 horses have died after falling, colliding or being trampled in the breakneck race, which normally lasts less than two minutes.
However, Miss Brambilla said: "Italy should promote abroad the image of being an animal friendly country. If Catalonia can ban an ancient tradition such as bullfighting, I believe it is the time for us to review festivals and events where animals are mistreated. Violence against animals damages Italy's image."
Her appointment as a minister by Silvio Berlusconi, 73, raised eyebrows in Italy, with critics saying she had scant political experience and that the choice had more to do with her youth and good looks.
She joined a bevy of other attractive women on the government benches, including former men's magazine model Mara Carfagna, who holds the equal opportunities portfolio.
Hours later Miss Brambilla issued a statement insisting that she had not specifically demanded that the Palio be banned.
Even so, her remarks were welcomed by animal rights campaigners but roundly condemned by the mayor of Siena, Maurizio Cenni, who called them "shameful".
"This is an act of sabotage. She has accused us of a crime – the mistreatment of animals – without knowing anything about the Palio or Siena.
"It is shameful that a minister expresses herself in this way and attacks an entire city. The money (that Siena earns from the Palio) pays for social services that her government has cut."
Gianvittore Vaccari, an MP from the Northern League, a key ally in Silvio Berlusconi's embattled conservative coalition, said: "I'm surprised and perplexed. We will never accept that centuries-old cultural traditions can be scrubbed from the annals of our country."
The president of a Siena hoteliers' association, Marco Bianciardi, said: "The Palio bears no resemblance to bullfighting, its purpose is not to do harm to animals." The Siena Palio, the most famous of several historic horse races held in Italy, takes place twice a year – on July 2 and Aug 16. Its earliest known antecedents are medieval, but the race first took place in its current form in 1656.
Tens of thousands of spectators watch bareback jockeys hurtle three times around Siena's dirt-covered, cobblestone Piazza del Campo, wearing the colours of the Tuscan city's fiercely competitive 'contrade' or districts.
They trace their origins back to the 12th century and are represented by animals and symbols, including a she-wolf, a panther, an eagle, a tower and a shell.

From: Telegraph.co.uk

venerdì 6 agosto 2010

Corrida, mattanza o Palio di Siena ?

Non c’è niente da fare, la Brambilla parla ed è subito polemica.
Beh, conclusione logica per chi ne “spara” in grande quantità, anche perché prima o poi qualche castroneria la dice.
Solo che nel caso della “Sciura” è più facile il prima che il poi.
Infatti, è polemica per le parole del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che, in conferenza stampa a Palazzo Chigi aveva dichiarato: "Ci sono troppe manifestazioni che comportano lo sfruttamento degli animali.
Se la Catalogna rinuncia alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche palio che danneggia l'immagine dell'Italia e del made in Italy.
Occorre valutare tutti i Palii anche quello di Siena " ha aggiunto il ministro … che poi, dopo chissà e perché, ha precisato:

"Non ho proposto oggi l'abolizione di alcuna manifestazione, né tantomeno del Palio di Siena, tradizione molto celebrata e sulla quale non ho espresso alcun giudizio".
E' Michela Vittoria Brambilla a precisare in una nota di aver "invece annunciato un'analisi approfondita del panorama delle feste popolari che hanno luogo nel nostro Paese e che coinvolgono gli animali per valutare se esse siano tutte portatrici di positivi benefici della nostra immagine all'estero o se per alcune di esse prevalgano gli effetti negativi legati allo sfruttamento degli animali".
Beh, la disamina è semplice semplice.
S’è accorta d’aver detto una str….anezza o l’hanno avvisata, e subito dopo corre ai ripari.
E a noi resta la consolazione che nel bailamme di queste dichiarazioni da persone che ricoprono una certa “carica” istituzionale e da cui ti aspetti almeno un po’ di:
Intelligenza (?),
Saperci fare,(?)
Ponderazione (?),
O che cosa?
E invece, no, tanto una più o una meno, che vuoi che sia.
Beh, un corno, che vuoi che sia!
Perché chi ricopre una posizione sociale notevole, dovrebbe disporre di notevoli, almeno normali o sufficienti analisi.
Niente, nulla da fare.
Quindi sarà “promossa” una nuova Commissione che valuti se c’è differenza o sinergia tra le corride spagnole ed il Palio di Siena.
Eh?
P.S.: E poi verrà di sicuro qualche smentita, scomettiamo?

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