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La di lei, si dice allarmata perché gli imprenditori del settore le hanno segnalato che “i loro venditori esteri sono preoccupati perché arrivano soltanto notizie di vergognosi attacchi a “qualche rilevante politico”.
Di conseguenza, per arginare il “maleintenzionatismo”, ha istituito (da mesi) una Task Force di cui, non solo non si conosco i componenti, ma neanche se hanno mai scritto, detto o fatto qualcosa.
Che quasi sembra “L'Armada Invencible ”; costruita, varata e “quasi” da sola affondata; poi ci ha pensato la flotta della Regina Elisabetta I a fare il resto.
La situazione si può, Lei pensa (come sopra), dice e sostiene per contenere e quindi anche “notevolmente” innalzare a migliori considerazioni da parte degli “stranieri”, elencando un’infinità di programmazioni "solo e quasi unicamente" a favore degli animali domestici.
Questa è bella, e il resto?
Infatti in 34anni di lavoro (turismo) in tutti i continenti del mondo, questa prerogativa per Lei così importante, MAI mi è stata richiesta.
Ma dove la parte del leone l’hanno fatta le solite cose, e di cui tutti al mondo, ripeto tutti, ne sono già a conoscenza.
Chi non conosce l’Italia?
Mentre della Michela Vittoria Brambilla, le conoscenze internazionali che hanno di Lei, sono “unicamente” da ravvisare nello “scosciamento durante i vari accavallamenti delle gambe” o nei pizzi (mutande comprese) messi in mostra in alcune trasmissioni televisive, nei capezzoli al vento o in quei video che la riprendevano, in tempi passati nelle discoteche statunitensi, in atteggiamenti diciamo poco “turisticamente produttivi”.
Adesso si ci è aggiunto anche il “suo” paragone tra le arene spagnole (mattatoi di tori) ed il Palio di Siena, una semplice competizione di cavalli, dove l'ippodromo è una piazza cittadina e dove i fantini non dispongono dell'estoque de descabellar; la micidiale piccola spada che ...
Poi seguiranno di certo delle smentite sul fatto che la di Lei è animalista, che non ha fatto nomi eccetera eccetera, scomettiamo?
Domando quindi ai lettori: sta in piedi una ministra così, e non vi sentite sfigati (di più si muore) che Lei ci rappresenti nel mondo e si occupi di un Ministero tra i più importanti del nostro Paese?
Per il resto, dopo aver costituito un mare di Commissioni di cui si sono perse le tracce, qualche incarico importante sospetto “rilasciato” a “quasi” parenti, tal Eros Maggioni compagno della stessa ministra; a figli di amici, tal La Russa; ad amici e vecchi collaboratori, tal Paolo Rubini nominato GM dell’Enit … e poi che altro?
Qui finisco, ho troppo senso di vomito.
Vuoi vedere che quasi quasi è Lei che danneggia il "made in Italy"?
Mi stavo giusto chiedendo come mai non avesse detto ancora nulla sui circhi... ;-)
RispondiEliminaSembra più una SCUSA a quello che aveva dichiarato in sala stampa l'altro giorno.
RispondiEliminaInfatti.
RispondiEliminaDal "come mai" di frap è facile evincerle più come SCUSE che altro.
Resta il fatto che alcune testate giornalistiche straniere hanno evidenziato questa cosetta che non dovrebbe produrre molti turisti.
Vabbè, è anche vero che se ne è parlato, ma non si può sempre dire di fare del marketing, facendone parlar male.
Ricordate quelle SCUSE dell'allora assessore al turismo delle Marche che sosteneva: IL MONDO NE STA' PARLANDO E COSI' HO RAGGIUNTO LO SCOPO.
;-)
Quello di Dustin Hoffman ?
RispondiEliminaB.C.
Quello che, tra l'altro, non ha spiegato MVB sarebbe il possibile criterio generale sulla base del quale si dovrebbe poi stabilire che il "bilancio" di una manifestazione è negativo.
RispondiEliminaCioè, cosa pensa, di poter monitorare e/o pesare il rapporto tra animali feriti/deceduti/maltrattati e le presenze turistiche collegate ad una manifestazione negli anni, ad esempio?
Ma che senso ha una cosa del genere?
Il maltrattamento c'è o non c'è: punto.
Nel caso del Palio di Siena, poi, sarebbe bastato anche solo aprire Wikipedia per leggere come dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli e quali provvedimenti siano già stati presi nel merito (vedi Polemiche e misure per la sicurezza equina).
Peraltro e sempre da Wikipedia:
I calcoli sulla percentuale di incidenti causati dal Palio variano a seconda di chi li effettua. I dati che fornisce la Lega Anti Vivisezione dicono che dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli, pari al 50% di incidenti mortali per edizione, considerando sia quelli feriti durante la gara e abbattuti successivamente lontano dalle telecamere, sia quelli morti durante gli interventi. Per contro, i calcoli eseguiti dai sostenitori del Palio danno una percentuale del 2,05% di incidenti mortali per corsa, in quanto, tra batterie di selezione, prove e palio, se ne svolgono non meno di una decina per edizione.
Un altro dato da considerare è che molte norme che regolano la salvaguardia degli animali sono state sviluppate ed attuate soltanto a partire dagli anni novanta: i dati, sia degli animalisti che dei sostenitori del palio, sottolineano come la casistica si sia drasticamente ridotta dopo questa data.
Leggendo le fonti si trovano pure alcuni dati di dettaglio.
E informarsi un po', anche solo superficialmente, prima di aprire la bocca, no eh?
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaE tre!
RispondiEliminaQuesta sera ho dovuto eliminare il terzo commento della storia del blog.
Vorrei ricordare a tutti quelli che ci leggono che non è concesso inserire commenti che possono ledere eccetera eccetera.
Credo inoltre che mettere un commento che abbia poca "vita" sul blog è completamente stupido.
Che senso ha?