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giovedì 11 dicembre 2014

Lettera a Gesù bambino perchè a Babbo Natale non ci credo più

Caro Gesù bambino, i miei colleghi scrivono tutti a Babbo Natale, ma io non mi fido di quello.
Tutti gli anni gli scrivevo e mai che … vabbeh, si vede che anche a lui del turismo non frega granché.

Quindi, caro Gesù bambino, quest'anno scrivo a te.
E non ti ho mai chiesto nulla, puoi pure controllare, pertanto vedi tu se sia il caso di farmi contento.

Ma come mai non hai inventato nessun nuovo animale ultimamente?
Mi spiego meglio.

A comandare il turismo in Italia sono sempre gli stessi, e gli stessi si circondano della stessa gente degli anni passati.
Scarabei stercorari sempre e solo intenti a far circolare le palline della loro stessa “cacca” da tutte le parti, ma che però non concimano mai niente.

Mosconi verdi, rossi e pure gialli, che invece su quelle “pizze” maleodoranti ci zampettano a tutto andare.
Per non parlare poi del bradipo che è lento pure quando fa la popò.

Caro Gesù bambino, ma perché hai inventato tantissimi animali che hanno a che fare con questa sostanza e che ne producono in gran quantità (poi che si facciano addirittura pagare per farla uscire … ma dai ... che cosa è?), mentre da un po' di tempo a questa parte di quegli altri animali che puliscono dove questi sporcano, non se ne vedono proprio più.
Non puoi inventarne qualcuno? … anche perché ...

… tu, caro Gesù bambino, sei sicuramente al corrente che nell'ultima edizione del “Country Brand Index 2014-15”, compilato in base ai giudizi di migliaia di opinion maker, siamo retrocessi al 18° posto, mentre nel 2005 il marchio Italia era primo assoluto.
Nel 2007 quinto.
Nel 2009 sesto.
Nel 2011 decimo e nel 2013 quindicesimo.
E la cosa la dice lunga sulla reputazione che noi abbiamo, eh!
Però restiamo primi per appeal.
Mentre non passa giorno che qualche logorroico professorone che fa le palline sopra descritte da far “girare” in ogni dove e che non sa o non ha altro dire, ecco che però lo ripete insistentemente che siamo i più desiderati del mondo.
E sul rapporto prezzi/qualità dove eravamo al 28º posto, in due anni e siamo precipitati al 57º.
Un incubo, un tracollo e “Nessun dorma”, titola il capitolo dedicato al nostro Paese.

E tu, caro bambin Gesù, sicuramente c'eri, circa due mesi fa, quando Matteo Renzi chiese ai ragazzi d’una startup palermitana: “Ce lo preparate voi un progetto gratuito sul turismo? Sarebbe una figata bestiale”.
A cui aggiungo (porca paletta) che quel programma per cambiare radicalmente il turismo esiste da tempo, ma che a quanto pare non frega a nessuno di quella gente … però gratuitamente se lo può scordare.
Secondo il premier, “ci manca una adeguata strategia e non sappiamo raccontare nel modo giusto il nostro prodotto. C’è bisogno di una grande campagna di comunicazione web, un’operazione di marketing in Rete per rilanciare il nostro turismo… “.
Sì, vabbeh!!

Le classifiche «Brand Index», infatti, dimostrano inequivocabilmente che possiamo pure “raccontare” l’Italia con le parole più immaginifiche possibili, ma ciò non scioglierebbe i nodi fondamentali. 
Che sono altri.

Quelle classifiche infatti dicono che il «marchio» Italia è già conosciutissimo e primissimo per ciò di cui andiamo fieri: i tesori artistici, monumentali, paesaggistici, il modo di vita degli italiani, enogastronomia, moda etc.
Ma, come spiega il dossier a noi dedicato, non possiamo più campare di rendita: tutte quelle cose non sono più sufficienti a farci preferire ad altre destinazioni, specie perché il nostro rapporto qualità-prezzo è precipitato. 
 
Quasi trenta punti persi rispetto all’ultimo rapporto biennale.
Venezia resta Venezia, Roma resta a Roma e Capri resta Capri, ma i turisti stranieri non sono baccalà: non tornano, se si sentono bidonati.
Peggio: scoraggiano gli amici e i parenti dal venire in un Paese stupendo ma che pretende di avere una sorta di diritto di imporre ai visitatori pedaggi ingiusti.
Tanto più se, intorno, troppe cose sono insoddisfacenti.

Caro Gesù bambino, qui, i raccoglitori di palline da far rotolare non fanno altro che cercare di aumentare i “mi piace”, i “tweet” e belinate varie. Scusa Gesù!
Il tracollo segnala un problema: chiunque sia a Palazzo Chigi e chi li circonda, beh; la nostra reput'azione è in mille pezzi.
Ma soprattutto s'ha da prendere atto che l’Italia non è impegnata, se non a chiacchiere, palline di sterco etc., in un progetto di rilancio vero.
Corposo.
Decisivo.
Capace di coinvolgere tutto il Paese... e non per gratificare solo i soliti noti con delle cose che manco ai cervelli dei palmipedi dovrebbero e potrebbero raccontare.
Eppure di palmipedi ce ne sono in gran quantità.

Sì, lo so che è un periodo di merda, ma se continui a brevettarne di questi qua, va a finire che nella popò ci affoghiamo del tutto.
E la cosa non è che sia così tanto bella, neh … mica siamo tutti degli scarabei stercorari a cui piace vivere nella cacca, come fanno quelli che ci si sguazzano …però loro ci guadagnano e chissà che non gli convenga che le cose vadano avanti così.

Di Gian Antonio Stella e il resto è di me.


domenica 22 dicembre 2013

Lettera a Babbo Natale per aiutare il turismo nazionale

Caro Babbo Natale, vorrei che tutti quelli che amministrano il turismo nazionale, regionale, provinciale, comunale, associazioni, enti, sindacati e chi più ne ha più ne metta e che di turismo non ne capiscono una mazza fionda ... sparissero di colpo e finissero tutti su un'isola sperduta dell'oceano.



... vabbeh, scherzavo, dai! ... neanche troppo però.








venerdì 26 aprile 2013

E già che ci siete perché non scrivete anche alla Befana, eh?


Voi avete per caso sentito, visto o letto qualche minimo, piccolo o solo che un pur mendace accenno all’eventuale futuro ministro, sottosegretario o quello che più gli aggraderà che dovrebbe occuparsi della Cultura e del Turismo?
Io no!

E mi riferisco al Governo che Enrico Letta si appresta a varare, ai giornalisti che eventualmente potrebbero porgergli la semplice domanda, a quelli che gli girano appresso per aver anche la più sfasciata delle poltrone ministeriali … senza portafoglio, senza gabinetto e manco pure la carta igienica (si fa per dire, neh).

Niente di niente!

Mentre nel web si sprecano le lettere aperte al suo indirizzo, che come al solito finiranno, appallottolate (sempre che qualcuno le stampi) nel cestino della rumenta a lui più vicina.
Altrimenti in quello del PC (il cestino s’intende), un click e morta la.

Eppure nell’ultima campagna elettorale si era finalmente sentito (dopo decadi di assenteismo generale) qualche accenno all’importanza di questo ministero, al Titolo V che alcuni vorrebbero cambiare, al fatto che l’Italia sia il Paese più bello del mondo e che il suo patrimonio artistico … insomma, quel bla bla bla (sai che palle!) che va bene solo per gli stolti che ancora ci credono e sperano in questa gente qua.

Ormai tutti sanno che solo con queste due cose (Cultura e Turismo) ci si può togliere dalla bratta, ma niente, non c’è nulla da fare.
E mentre in tutto il pianeta terra l’hanno capito, compresi quelli del terzo (mondo), qui ci si limita a inserire della gente che di questo non s’è mai interessata e a cui probabilmente non frega una benemerita mazza.
Una poltrona ministeriale fa sempre gola, e poi riempie in maniera esagerata il proprio CV.
Poi se i risultati fanno una pena che più schifosa non c’è, beh; il “chemmefrega” sembra che rimbombi (l’eco)  perennemente in quei corridoi la.

Per non parlare dei sottoposti (al turismo), e vale a dire ai parenti, agli amici e agli amici degli amici di qui e di la, che vanno a finire per presiedere alcune di quelle stanze per grazia ricevuta o per diritto divino (pensano loro), e il risultato è quello che si vede.
E che poi danno lavoro (toh, ma guarda un po’) a quelli più furbi e ben se ne guardano di darlo a chi veramente potrebbe fare il bene di questo settore.

Parlo di quella gente con le “palle” ben impiantate e che mai si assoggetterebbero a gratificare qualcuno danneggiandone molti altri.
Gente che il settore lo conosce a menadito e che per queste cause (onestà, sicurezza e meritocrazia) ne sono allontanate immediatamente e ancor prima che possano farci un piccolissimo capolino.

Niente, manco un piccolo cenno al prossimo ministro o sottosegretario o vattelappesca del Turismo, e tutto questo mentre voi, voi cari amici del web e non solo, scrivete lettere aperte.
Ma per piacere, serve ben altro (con calma e tranquillità, ci mancherebbe anche d'altro) per mettere in testa a questa gente che così non può più andare avanti.
Serve quello che ho detto prima: uno con le “PALLE” e poi tutto il resto verrà di conseguenza.

Sapevatelo cari amici e sallo gran brava gente!







giovedì 20 dicembre 2012

Babbo Natale mi ha scritto una letterina e …


… e giuro che non c’avevo neanche mai pensato che potesse accadermi una cosa del genere.

Chissà, forse l’ha fatto per riportarsi in parità con le mie inviategli in tanti anni, e vale a dire da quand’ero bimbo con le richieste di giochi e giochini e poi dell’altre cosette di non grande conto col passare degli anni, e che lui m’ha sempre mantenuto (a parte quelle dell’anno scorso) con certosina scrupolosità.

Vabbeh, adesso mi tolgo ogni dubbio e apro la letterina ... 

Caro Luciano,
sono Babbo Natale e scusa se quest’anno ti scrivo io, ma lo faccio per prevenire la probabile tua che di certo stai già pensando, che forse hai già cominciato a buttare giù o che non sia addirittura in viaggio per raggiungermi presto.

Innanzi tutto lo faccio per chiederti scusa poiché non tutte le richieste dello scorso anno che mi hai inviato, hanno avuto un felice epilogo per te.
E manco per me.

Infatti è la prima volta, in più di mille e seicento anni, che mi capita di non portare a termine un solo desiderio altrui.
La mia non è una giustificazione, e ti prego di credermi, ma è che da qua, per le tue preghiere non ci si può fare niente, anche perché le cose di cui hai cercato la soluzione non sono nelle mie reali possibilità.

Considerato poi che sei un buon credente, per le richieste che non ho potuto esaudire ti consiglio di rivolgerti direttamente a qualche Santo del cielo che sono sicuramente quelli che le potranno soddisfare.
In verità, lo devi ammettere, l’anno passato mi hai chiesto veramente troppo, e ti aggiungo la tua lista, tanto per fartela ricordare.

M’hai supplicato di fare in modo che le associazioni alberghiere elencassero finalmente delle innovazioni e non le medesime cose che richiedono dal tempo degli Orazi e Curiazi, e che ormai dovrebbero sapere che in Italia non si possono attuare.
Poi in tempo di crisi … figurati un po’ se quelli al Governo lo possono capire.
Mentre se questi direttivi delle associazioni, sindacati e bla bla bla, non riescono a farsi ascoltare, forse è più giusto che li cambino, no?
Io c’ho provato in tutte le maniere, ma non c’è stato niente da fare.

Però in merito al tuo desiderio di cambiare il DG dell’Enit, beh; ce l’ho fatta!
Paolo Rubini infatti non c’è più e al suo posto t’ho mandato uno che il mestiere lo conosceva già.
Anzi ti prego (se puoi e se nel tempo lo meriterà davvero) trattalo bene, anche perché è un mio vicino parente: Andrea Babbi!

Si vabbè, è anche vero che ha esordito con innovazione, innovazione, innovazione, dopodiché la campagna ha il medesimo claim di quella del buon (ma non ben coadiuvato) Matteo Marzotto di 3 anni fa  e sul portale pensa di riciclare i contenuti dei portali regionali.
Lo so, alla faccia dell'innovazione, ma sono solo i primi giorni e forse col tempo …

E infine mi hai scongiurato di poter vedere il curriculum di tutti 'sti esperti 2.0 del turismo, giusto per verificare cosa caspita davvero conoscono del turismo nazionale ed internazionale, delle sue dinamiche e soprattutto del mestiere sul campo.
Ma credo che per questo ti debba rivolgere al Nostro Signore poiché neanche i Santi ci possono far niente, soprattutto per dar loro quell’esperienza che ti farebbe piacere avessero.
Ora ti lascio perché stanno suonando alla porta e vado ad aprire; forse sarà il postino …



… oh perbacco che combinazione, m’ha consegnato la tua letterina che ho aperto in un battibaleno e sopra c’è scritto che quest'anno vuoi solo un paio di scarpe con la suola e la punta di legno.

Che cosa ne vuoi fare?
Vabbè, lo saprai tu … amichevolmente, Babbo Natale.

P.S.: Per quanto riguarda TripAdvisor e le OLTA ti ricordo che devi pensarci tu!




martedì 6 dicembre 2011

Per "quelli che ... " aspettano che Piero Gnudi (ministro del turismo) dica qualcosa ... o faccia ...


Quelli che cantano dentro nei dischi perche' ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d'equipe convinti d'essere stati assunti da un'altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perche' hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini e' dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesu' Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l'amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l'amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra e' rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono "la mia serva", oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra... per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo e' una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e' tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l'ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell'ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no...
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l'alba che e' gia' passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c'erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li'...
 
Di Enzo Jannacci
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Quelli che aspettano che Piero Gnudi si faccia vivo, oh yes!
Di me

sabato 28 agosto 2010

Il turismo e i rospi da ingoiare ...



… ma assolutamente da non baciare perchè si corre il rischio che torni come prima.

Certo che di rospi, da quando la Brambilla l’hanno messa al turismo, ne abbiamo ingoiati un bel po’.
E l’elenco dei suoi tentativi per ripristinare il settore ma che invece sono rimasti a veleggiare nell’aria alla maniera di inutile fiato e come eccessivo spreco d’ossigeno, hanno arrecato forse più danno del disboscamento dell’Amazzonia.
Che se veramente esistesse una giustizia terrena; ebbene, dovrebbe essere subito tramutata in un flaccido rospo; altro che farceli trangugiare a noi.
E magari mantenendo la rossa capigliatura per permetterci di distinguerla nello stagno dagli altri “colleghi”, conservando anche i suoi ammenicoli vari, tipo calze autoreggenti in bella vista, tacchi da 12, pizzi inguinali o capezzoli al vento.
Tutte cose che in verità non s’addicono ad un ministro della Repubblica ma a tutt’altre persone.
Ma questo purtroppo non è, e tra pochi giorni rincomincerà di nuovo la “sua personale” sfilza di dati e presenze turistiche che probabilmente non trovano invero un possibile riscontro di verità.
Le solite fantasticherie sul da farsi o le usuali nomine “meritocratiche”, gli impegni del ministero del turismo che ministero non è, il portale sempre in dirittura d’arrivo, ma che ha ancora tante curve da fare, eccetera eccetera.
E la storia continua.
Mentre forse non resta che affidarci alla giustizia divina e provare a scrivere una lettera; ma a quale indirizzo?
A Babbo Natale, alla Befana, Halloween (no, lì ci scrivono solo gli americani); ma allora dove?
Al suo Capo, che si dice, sia il vice di Dio?
Vabbè, bando agli scherzi, però non sarebbe male vederla tramutata in un molliccio anfibio gracchiante (vedi foto), che oltretutto è anche un’animale utile e simpatico, che quasi quasi nel cambio, "turisticamente" ci guadagniamo.
E se dovesse succedere per chissà quale sortilegio, che a qualcuno non venga in mente di baciarla per riportarla allo stato “normale”, ci vuole stomaco per baciare un rospo schifoso.
Ma qualche scemo c’è sempre.

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