Caro Gesù bambino, i miei colleghi
scrivono tutti a Babbo Natale, ma io non mi fido di quello.
Tutti gli anni gli scrivevo e mai che …
vabbeh, si vede che anche a lui del turismo non frega granché.
Quindi, caro Gesù bambino, quest'anno
scrivo a te.
E non ti ho mai chiesto nulla, puoi
pure controllare, pertanto vedi tu se sia il caso di farmi contento.
Ma come mai non hai inventato nessun
nuovo animale ultimamente?
Mi spiego meglio.
A comandare il turismo in Italia sono
sempre gli stessi, e gli stessi si circondano della stessa gente
degli anni passati.
Scarabei stercorari sempre e solo
intenti a far circolare le palline della loro stessa “cacca” da
tutte le parti, ma che però non concimano mai niente.
Mosconi verdi, rossi e pure gialli, che
invece su quelle “pizze” maleodoranti ci zampettano a tutto
andare.
Per non parlare poi del bradipo che è
lento pure quando fa la popò.
Caro Gesù bambino, ma perché hai
inventato tantissimi animali che hanno a che fare con questa sostanza
e che ne producono in gran quantità (poi che si facciano addirittura
pagare per farla uscire … ma dai ... che cosa è?), mentre da un po' di
tempo a questa parte di quegli altri animali che puliscono dove
questi sporcano, non se ne vedono proprio più.
Non puoi inventarne qualcuno? … anche
perché ...
… tu, caro Gesù bambino, sei
sicuramente al corrente che nell'ultima
edizione del “Country Brand Index 2014-15”, compilato in base ai
giudizi di migliaia di opinion maker, siamo retrocessi al 18° posto,
mentre nel 2005 il marchio Italia era primo assoluto.
Nel 2007 quinto.
Nel 2009 sesto.
Nel 2011 decimo e
nel 2013 quindicesimo.
E la cosa la dice
lunga sulla reputazione che noi abbiamo, eh!
Però restiamo
primi per appeal.
Mentre non passa
giorno che qualche logorroico professorone che fa le palline sopra
descritte da far “girare” in ogni dove e che non sa o non ha altro
dire, ecco che però lo ripete insistentemente che siamo i più desiderati del mondo.
E sul rapporto
prezzi/qualità dove eravamo al 28º posto, in due anni e siamo
precipitati al 57º.
Un incubo, un
tracollo e “Nessun dorma”, titola il capitolo dedicato al nostro
Paese.
E tu, caro bambin
Gesù, sicuramente c'eri, circa due mesi fa, quando Matteo Renzi
chiese ai ragazzi d’una startup palermitana: “Ce lo preparate voi
un progetto gratuito sul turismo? Sarebbe una figata bestiale”.
A cui aggiungo
(porca paletta) che quel programma per cambiare radicalmente il turismo esiste da tempo, ma che a quanto pare non frega a nessuno di
quella gente … però gratuitamente se lo può scordare.
Secondo il
premier, “ci manca una adeguata strategia e non sappiamo raccontare
nel modo giusto il nostro prodotto. C’è bisogno di una grande
campagna di comunicazione web, un’operazione di marketing in Rete
per rilanciare il nostro turismo… “.
Sì, vabbeh!!
Le classifiche
«Brand Index», infatti, dimostrano inequivocabilmente che possiamo
pure “raccontare” l’Italia con le parole più immaginifiche
possibili, ma ciò non scioglierebbe i nodi fondamentali.
Che sono
altri.
Quelle
classifiche infatti dicono che il «marchio» Italia è già conosciutissimo
e primissimo per ciò di cui andiamo fieri: i tesori artistici,
monumentali, paesaggistici, il modo di vita degli italiani, enogastronomia, moda etc.
Ma, come spiega il dossier a noi
dedicato, non possiamo più campare di rendita: tutte quelle cose non sono più sufficienti a farci preferire ad altre destinazioni,
specie perché il nostro rapporto qualità-prezzo è precipitato.
Quasi trenta
punti persi rispetto all’ultimo rapporto biennale.
Venezia resta
Venezia, Roma resta a Roma e Capri resta Capri, ma i turisti
stranieri non sono baccalà: non tornano, se si sentono bidonati.
Peggio:
scoraggiano gli amici e i parenti dal venire in un Paese stupendo ma
che pretende di avere una sorta di diritto di imporre ai visitatori
pedaggi ingiusti.
Tanto più se,
intorno, troppe cose sono insoddisfacenti.
Caro Gesù
bambino, qui, i raccoglitori di palline da far rotolare non fanno altro
che cercare di aumentare i “mi piace”, i “tweet” e belinate
varie. Scusa Gesù!
Il tracollo
segnala un problema: chiunque sia a Palazzo Chigi e chi li circonda,
beh; la nostra reput'azione è in mille pezzi.
Ma soprattutto
s'ha da prendere atto che l’Italia non è impegnata, se non a
chiacchiere, palline di sterco etc., in un progetto di rilancio vero.
Corposo.
Decisivo.
Capace di
coinvolgere tutto il Paese... e non per gratificare solo i soliti
noti con delle cose che manco ai cervelli dei palmipedi dovrebbero e
potrebbero raccontare.
Eppure di
palmipedi ce ne sono in gran quantità.
Sì, lo so che è un periodo di
merda, ma se continui a brevettarne di questi qua, va a finire che
nella popò ci affoghiamo del tutto.
E la cosa non è che sia così tanto
bella, neh … mica siamo tutti degli scarabei stercorari a cui piace
vivere nella cacca, come fanno quelli che ci si sguazzano …però loro ci guadagnano e chissà che non gli convenga che le cose vadano avanti così.
Di Gian Antonio Stella e il resto è di me.
@Luciano
RispondiEliminagrande
:-DDDD
@Luciano
RispondiEliminaFammi sapere se ti risponde che c'ho pur'io qualche centinaio di migliaia di letterine da inviare a Gesù, visto che quando parlo a San Gennaro, quello da un po' che non si muove più. Secondo me è andato in catalessia (non so dove si trova ma dev'essere un posto molto lontano...)
^_^
Vacanze o sciopero!!
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