giovedì 9 aprile 2009

Non è tutto oro ciò che riluce


Gentile Velardi,

le consegno un bel Tapiro d’oro perché...
...non molto tempo fa scrivevo sul suo blog di come, a mio parere, stiate perdendo tempo, soldi e esaurendo la pazienza degli operatori locali inseguendo un tipo di marketing che presumibilmente non darà i frutti da voi auspicati poiché non correlato dalle aspettative.
Molti anni di praticantato nel mondo del turismo internazionale mi permettono di sostenere che la regione da lei presieduta in questo settore è la più bella dell’intero globo e i pessimi dati delle presenze turistiche che state ricevendo creano del notevole sconcerto nei veri professionisti di questo meraviglioso settore.
A conferma di questo, anche se credo non ve ne fosse bisogno, ieri sera ho sentito parlare da Striscia la notizia del problema dei depuratori della costa campana che non funzionando stanno immancabilmente depauperando quel meraviglioso litorale agli occhi dei turisti e non solo.
Che dire; forse sarebbe stato meglio effettuare in primis il riordino dei medesimi come di altre cose assolutamente necessarie nella regione, riscontrabile in qualsiasi logica aziendale, prima di intraprendere campagne pubblicitarie che confermeranno ancor di più nell’opinione generale che presumibilmente non sappiamo fare turismo.
Mentre di quello che necessitiamo o immediatamente utile per il turismo non vi è ancora lettura o parola, forse probabilmente tra dieci o più anni; si sa qui come vanno le cose.
Qui di seguito le invio un mio post, scritto in occasione del tanto annunciato programma To Much More che evidenzia quello sopradetto.
Questi signori, Brambilla & Co., che attualmente stanno amministrando il settore turistico nazionale, hanno più volte affermato che nei decenni passati il compartimento ha riscontrato notevoli carenze gestionali, amministrative e progettuali; alle quali mi sono, ma non da solo, prontamente associato elencando il come questo importante distretto sia sempre più diventato il ricovero clientelare per politici trombati, raccomandati e nullafacenti che accumunavano le loro incompetenze nell’improduttività generale.
L’ennesimo cambiamento ed i ripetuti annunci dei governi che si sono succeduti nell’ultimo trentennio e più, hanno solamente contribuito alla mediocrità del nostro turismo, confermando i dilettantismi a danno degli operatori, dell’indotto e della nazione stessa; comportando al nostro indirizzo l’ilarità e lo stupore generale da parte dei veri professionisti del turismo internazionale.
Dopo le ultime elezioni dello scorso aprile 2008, l’interesse dimostrato attraverso variegati proclami da parte del nuovo direttivo aveva invero creato qualche speranza negli addetti ma i risultati dei dati pervenutici, le statistiche ed il modo, a mio parere infantile, di programmare il marketing internazionale, come la probabile inesperienza a rimediare ai problemi interni del passato, hanno mantenuto inalterata la certezza che stiamo continuando a martellarci i testicoli da soli cercando inutilmente di dimostrare al mondo che ci stiamo o ci siamo lavati e puliti ma dimenticando di cambiarci le mutande, come dal famoso detto dei nostri cari avi.
Risulta infatti evidente che la trasformazione positiva, come in qualsiasi altro settore aziendale, vada innanzi tutto avviata dal miglioramento del prodotto mentre solo a posteriori attraverso un piano di marketing mirato che diversifichi ed elenchi i risultati ottenuti.
Quello recentemente proposto risulta addirittura chiaramente copiato dagli stessi errori del passato (italia.it), ripagato e riproposto, come nel recente caso delle strategie dell’Enit con il tanto decantato “To much more” e così ben descritto da Francesco nel suo blog (http://millionportalbay.wordpress.com/2009/03/31/italiait-more-or-less/), risalta ancor più che la quasi totalità di questi inutili e dannosi personaggi, che sono stati incautamente demandati ed eletti ad inconcludenti discussioni sul turismo, darebbero maggiori soddisfazioni se rivolti probabilmente ad un altro lavoro; diciamo agricolo.
Il danno che ne deriverà sarà presumibilmente irreversibile ed ancora una volta i giornali esteri del settore con le maggiori associazioni mondiali ci descriveranno con la solita ironia mentre il Colosseo, che rappresenta l’immagine dell’Italia nel mondo, continuerà a chiudere le visite alle 16:00; esempio unico di turismo professionale … il loro.
La storia la sappiamo e le rane che si gonfiano per apparire più grandi per dimostrare la propria magnificenza dopo un po’ scoppiano, ma lasciano uno stagno pieno di brandelli e sporco, alla cui pulizia dovranno sopperire i prossimi e dopo questi altri ancora, peggiorandone di volta in volta la possibilità di una definitiva e chiara soluzione.
Patate, forse è meglio raccogliere patate ma senza alcuna offesa per gli utili raccoglitori dei buonissimi tuberi.
Luciano ArdoinoFonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

22 commenti:

  1. Ho provato alcune volte a scrivere un commento sul blog di Velardi ma non risponde mai.
    Non che me ne freghi poi molto ma...come si dice?

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  2. C'è da dire che è molto impegnato e non credo abbia tanto tempo per dedicarsi alle risposte sul blog.
    Però i collaboratori...

    Marina

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  3. Ciao Luciano,
    come mai contro velardi?
    Spesso ti ho sentito affermare l'incontrario nei suoi confronti ed immaginavo che lo stimassi.
    Stai cercando di aiutarlo o sbaglio?
    Con stima
    Sergio

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  4. Stavo commentando per Marina quando mi è apparso il tuo sul blog.
    Non sbagli affatto caro Sergio!
    Non ho ancora capito il perchè ma mi è simpatico.
    Non confondiamo però, preferisco la Bellucci e credo che con due o tre consigli ben azzeccati possa fare un gran bel lavoro per la Campania.
    Scusami l'arroganza ma sono inguaribile su questo fronte.
    E grazie per la stima.
    Affettuosamente
    luciano

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  5. E il commento per me ?

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  6. @Marina

    Cara amica è lo stesso che ho postato per Sergio!
    Ciao

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  7. Nicolò, il pianista9 aprile 2009 alle ore 14:23

    Ho letto che Velardi sarà solo di passaggio.
    Probabilmente ha già un lavoro con la MVB per il futuro.

    Nicolò

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  8. @Nicolò
    Oppure che farà una lista a parte.

    Informati caro mio

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  9. Cosa ne pensate?

    Roma, 7 apr - ''In questo momento di lutto e di dolore per l'intero Paese, che ha visto l'Italia unita nei soccorsi, coglie l'obbligo di ringraziare sentitamente gli albergatori del territorio abruzzese che, manifestando grande spirito di solidarieta', hanno deciso di mettere le loro strutture ricettive a disposizione di tutte quelle famiglie che, colpite dal terremoto, non hanno per ora la possibilita' di trovare un domicilio alternativo''. E' quanto affermano in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e l'assessore alla regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio.

    ''Va inoltre precisato - aggiunge la nota - che al di fuori delle zone piu' direttamente interessate dal sisma, l'attivita' turistica continuera' la sua normale attivita' garantendo il massimo livello di ospitalita' e di servizi. E il fatto che molti turisti continuino a scegliere, gia' in occasione delle ormai imminenti vacanze pasquali, proprio le piu' suggestive localita' dell'Abruzzo come meta delle proprie vacanze rappresenta - conclude la nota - un altro ed ancora piu' importante e significativo gesto di solidarieta' nei confronti di questa regione oggi impegnata, con tutti i suoi mezzi, alla ricostruzione''

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  10. Nicolò, il violinista9 aprile 2009 alle ore 20:52

    Ma se hanno dichiarato che oltre 10.000 persone sono andate negli alberghi del litorale adriatico abruzzese, dove li mettono?

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  11. Non credo neanche che i turisti possano prenotare in un posto che è sotto i fenomeni sismici.

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  12. Nicolò, il pianista10 aprile 2009 alle ore 11:43

    La disponibilità degli alberghi abruzzesi è di oltre 45.000 posti letto-

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  13. Stanno aumentando le richieste da parte dei terremotati per andare negli alberghi.

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  14. @ vinc. Ho detto molte volte che non sono in condizione di rispondere sempre personalmente ai commenti. Non ne ho materialmente il tempo. Ma leggo, rifletto sulle cose che mi si dicono, agisco di conseguenza, a volte correggo o cambio strategia, sempre con grandissima attenzione a quello che sul blog matura.
    Detto questo, a proposito del post, la mia idea generale è la seguente, ed è piuttosto nota. Bisognerebbe rifare tutto da capo: infrastrutture, depuratori, etc... bisognerebbe cambiare la testa della gente, e prima di tutto bisognerebbe avvicendare l'attuale classe dirigente che ha fatto il suo tempo... ma io non posso aspettare che tutto ciò avvenga (se mai avverrà) e poi agire. Così - nelle more - cerco di fare delle cose, che risultano anche utili. Perché i dati del turismo campano non sono quelli sommariamente descritti nel post, perché in un anno abbiamo profondamente riorganizzato l'uso delle risorse, non agendo più per via clientelare ma per grandi progetti, perché stiamo facendo la nuova legge regionale sul turismo, abbiamo fatto con il governo un fondamentale accordo sulla valorizzazione dei beni culturali regionali, e così via. Chiunque potrà sempre dire che il traffico fa schifo, l'accoglienza alla stazione è pessima, la sicurezza è permanentemente a rischio, etc... Insomma, mentre si chiacchiera della rivoluzione che dovrebbe avvenire e che non arriva, io opero...
    Con simpatia

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  15. @Vincenzo,

    caro amico ho notato che il buon Velardi ti ha risposto e questo mi conferma la stima per questa persona. Mettersi in gioco non è semplice per un politico.
    Complimenti a te e di conseguenza anche a lui.

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  16. Finalmente qualcuno mi degna!
    Anche se devo dire che ho inserito il tuo post nel suo per risaltare le mie doti oratorie e conoscitive del turismo.
    Per quanto riguarda i dati mi auguro che anche il Velardi non segua il solco della Bozzano che sostiene sempre "tutto va bene" mentre per far arrivare i turisti in liguria siamo obbligati ad abbassare i prezzi del 10 o 15%. I meriti poi sono i suoi.

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  17. @Vincenzo

    Heilà caro vecchio amico, nel senso di vecchio, hai toccato eh?
    Vado a leggermi il tuo commento sul blog di Velardi.
    Ciao

    Marina

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  18. Caro Maestro,
    4 ministeri, 5 regioni, provincie e comuni a iosa con ben 3 assessori regionali, provinciali e comunali, comunità europea, università varie, eccetera.
    Stiamo diventando famosi o forse sarà perchè non diciamo sciocchezze?
    No, credo che vengano sul blog per vedere quanto siamo stupidi (maestro a parte) naturalmente.

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  19. @Marina
    Ciao Marina, mi fai una ricerca, delle tue, sulle presenze campane?
    Vincenzo sicuramente mi darà quelle della Lituania e non vorrei confondere fischi per...
    Grazie, a presto

    luciano

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  20. @Maestro

    Et voilà:

    Il balletto delle cifre sul turismo si arricchisce di un nuovo spartito: per via della crisi, Napoli è diventata la città d’Italia dove gli alberghi costano meno. Il bollettino mensile sugli alberghi d’Europa (Thpi, realizzato da trivago.it) segnala che in città il valore medio di un camera doppia è scivolato a novanta euro. Ma nonostante il prezzo competitivo, le strutture arrancano. Al grido di dolore della crisi, giunto con l’allarme agli albergatori nei giorni di Natale, era stata messa la sordina dai dati dell’assessorato regionale al turismo. La struttura retta da Claudio Velardi ha comunicato con entusiasmo, all’inizio del 2009, che a Napoli le presenze turistiche nei giorni di Capodanno sono cresciute del 14% rispetto all’anno scorso e l’occupazione degli hotel cittadini è aumentata del 5%. Il dato era stato giudicato dall’assessore «più che soddisfacente. Si rafforza, così il trend in risalita, dopo un anno di grande difficoltà per il settore». Gli albergatori non hanno condiviso l’entusiasmo. Proprio da Napoli, il patron dell’hotel Ramada, Mario Grilli, ha spiegato con lucidità che «per mantenere le stesse presenze degli anni scorsi, gli hotel hanno offerto prezzi stracciati. Così non si va avanti, ma si torna indietro. Ormai sono due anni che prendiamo schiaffi». E la lucida disamina è stata confermata, proprio ieri, dal nuovo rilevamento statistico che segnala Napoli al vertice delle città italiane «low cost» sul fronte degli alberghi. Il rapporto di Trivago, un portale turistico che mensilmente dirama il bollettino dei prezzi medi negli alberghi d’Europa, segnala una drastica diminuzione delle richieste degli albergatori in tutto il continente. Naturalmente il motivo è attribuito alla crisi economica che frena i viaggi di piacere, e impone contromisure a chi offre ospitalità. In Italia perfino Venezia, simbolo dell’accoglienza turistica, è stata costretta a rivedere (in basso, naturalmente), i prezzi delle stanze d’albergo. A ottobre per un soggiorno nella città lagunare, secondo i dati di Trivago, occorrevano mediamente 204 euro al giorno. Oggi il valore si è quasi dimezzato con 119 euro. Roma è scivolata dai 176 euro di ottobre agli attuali 107. Torino è scesa a 103 euro, Bologna a 102. La città italiana che offre i prezzi più bassi, secondo il rapporto internazionale, è Napoli con i suoi novanta euro di media. Però, in percentuale, la città è quella che offre lo spostamento più basso: a Napoli a maggio una doppia veniva offerta a 104 euro, ad agosto il prezzo era di cento euro, sicché i novanta di oggi sembrano quasi «normali». Decisamente peggiore la situazione del turismo britannico che ha pagato duramente la crisi economica. A Londra il prezzo medio è di 127 euro, a fronte dei 164 del 2008. Crisi nera a Manchester e a Birmingham che offrono prezzi più bassi di Napoli, rispettivamente 87 e 78 euro.

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  21. CASTELLAMMARE DI STABIA – Castellammare di Stabia tra le maglie nere del turismo della provincia di Napoli. E’ quanto emerge dal bollettino dell’Ente Provinciale del Turismo, con riferimento ai primi dieci mesi del 2008 comparati con quelli dello stesso periodo del 2007. Ebbene, esclusa Procida, che non fa testo in quanto i dati riguardano sia il periodo invernale che estivo, peggio di Castellammare (che colleziona un calo del 15% delle presenze e dell’8% delle visite) fanno solo Pompei (con un meno 17,34 % di presenze e meno 15,67% di arrivi) e Pozzuoli (che si attesta intorno ad un percentuale del 22,99 in meno di presenze e 16,30 di arrivi). Drammatico il calo anche per Sorrento, dove si registra un meno 16,91 %, anche se a consolare gli abitanti della penisola ci sta comunque il numero a sette cifre raccolto sul totale delle presenze: ben 1.793.018 presenze, Castellammare ne ha accumulate solo 239.715. Unico dato positivo è quello di Vico Equense: più 2,40 di presenze e più 4,31 di arrivi. «Finalmente – spiega il professore Michele Naclerio, past president dell’Associazione Direttori Albergo della Campania - l’Ente Provinciale del Turismo ha fatto conoscere i dati provvisori in loro possesso. Le cifre sono eloquenti: una flessione delle presenze dell’11,12% per l’intera provincia di Napoli, quasi uguale a quella di Napoli città. A Castellammare di Stabia – continua - è tra i peggiori. I continui fatti criminosi, il periodo dell’emergenza dei rifiuti e una cronica mancanza di una politica turistica a difesa di luoghi stupendi hanno portato questi pessimi risultati. E, per il momento, non si vede alcun passo deciso per un cambiamento di questo trend negativo». Preoccupato dai dati anche Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania. «A Castellammare – spiega Sicignano – abbiamo alcuni degli alberghi più belli della regione. Ed è solo grazie a tali albergatori, che fanno tanti sacrifici, se almeno si riesce a salvare il salvabile. Purtroppo sul versante amministrativo si assiste ad una inerzia preoccupante e dannosa» Comunicato

    Marina

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  22. @Tutti

    Gentilmente Francesco Lubrano Lavadera (sindaco) di Procida invia:

    Carissimo Luciano ti do il link del Ente Provinciale di Napoli per il
    Turismo così valuti cosa ti può essere più
    utile.http://www.eptnapoli.info/bollettino.asp
    Fammi sapere. Ciao Francesco

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