sabato 28 novembre 2009

La mano del turismo e della produttività un pò mona


Forse è meglio affidarci agli oroscopi che a questa massa di “inutili profeti” istituzionali.
Quelli che pur essendo profumatamente pagati e riveriti, continuano a non capirne un granché.
Ma non perdiamo altro tempo e veniamo subito ai fatti.
Claudio Scajola 24 novembre 2009 (
tre giorni prima del crack) dichiara: "Dubai ha superato la crisi, crescerà del 5 per cento nel 2010 e ora guarda con simpatia all'Italia e con ammirazione ai nostri prodotti".
Il che detto tre soli giorni prima del crack di Dubai, e dal ministro delle attività produttive, non fa di certo un bell’effetto sulle proprie competenze in materia, ma soprattutto il cosa produce la sua conoscenza sulla redditività.
Michela Brambilla 2 febbraio 2009
La ministra, auspicando un grandioso successo, si presenta a Dubai accompagnata da uno stuolo di assessori, imprenditori e quanto di meglio dell’azienda italiana e, a parte un vago protocollo d'intesa, dall'avventura non è arrivato un centesimo; anzi ci impegneremo a Dubai per la costruzione di un centro che pubblicizzi il prodotto italiano.
Bene, anzi male, ma chi gliela detto e come si fa a non mettere in riga neanche la più elementare delle logiche commerciali (?); ci fosse uno che l’azzecca.
E vi spiego il perché.
Del presunto e possibile crack di
Dubai avevamo già scritto in tempi non sospetti; il dopo è sempre troppo facile, e l’avevamo paragonato al classico castello di sabbia dove non avremmo impegnato neanche un soldino.
Infatti, anche per uno non addentro al commercio, i primi segnali arrivano già dal 2008, e vale a dire da quando si raccontava di Mercedes e Bmw abbandonate all'aeroporto da bancarottieri in fuga dall'Emirato.
Dubai è una monarchia medievale, 87 chilometri quadrati con popolazione inferiore a quella di Roma, che in un raptus prolungato da manie di grandezza ha speso decine di miliardi per costruire inutili isole finte a forma di palma, campi da sci con neve fasulla in una bolla di vetro nel deserto (dove gli sceicchi sciano in tunica), alberghi di stralusso a 7 stelle, metropolitane senza passeggeri, eccetera eccetera, e forse un po’ troppo.
Un bel patatrack da 80 miliardi di dollari, mentre il valore di quegli stessi immobili che prima tutti volevano comprare, ha preso a scendere a capofitto, facendo segnare, nei primi 11 mesi di quest’anno, un secco -47%.
Sono comunque bruscolini se si pensa che sul valutario, si scambiano ogni giorno 4 trilioni di dollari alla velocità di un bip, e non credo si possano avere ripercussioni finanziarie a livello mondiale a lungo termine, ne tantomeno di rialzo prezzo petrolio.
Dai primi NO, e perdita in borsa, seguiranno i SI per la legge del rialzo; mentre i "ricchi", anche questa volta, ci guadagneranno con l'altalenarsi dei sopraddetti.
Comunque, una storia annunciata per tutti, ma non per i nostri due edotti ministri; la solita storia italiana.

8 commenti:

  1. Questo fa capire quanto sono ignoranti ed incompetenti. E anche correre dietro ai cinesi servira' a ben poco anzi sara' totalmente controproducente

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  2. Sembriamo dei mendicanti pur avendo in alcuni settori il massimo della qualità mondiale nella lavorazione del prodotto.
    B.C.

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  3. Logico che mendichiamo quando uno e' un inetto cosa altro puo' fare? Almeno andassero dove c'e' veramente qualcosa da avere in cambio! Sono dei veri e propri dilettanti senza un briciolo di inventiva ed esperienza. Meglio che se stiano a casa che quando vanno in giro solo ci e si sputtanano... ed alla fine i mona siamo noi...

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  4. Infatti.
    Noi siamo i mona, e loro sono quelli che i mona hanno eletto; quindi i capi mona.
    Credo che facciano questi grossi errori perchè hanno da occuparsi di altro..."altro" che è meglio non dire per non incappare in qualche denuncia ma che è facile immaginare a seguito delle considerazioni che le altre nazioni hanno dei nostri politici e pure di noi.

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  5. I capi mona tirano le file ma mandano le monighele che sono piu' mona di loro in giro a farci sputtanare per bene. Questi che si occupino d'altro o del lavoro il risultato e' comunque lo stesso.

    Per me se stanno a casa riducono i danni.

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  6. Francamente tutte queste critiche nei confronti della madrina dello stracchino di Gorgonzola mi paiono un filino eccessive.
    Ma sulla via dell' art (enogastonomica) de.co vedrei decisamente appropriato un suo intervento sulla salama da sugo di Ferrara.

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  7. E' incredibile cosa riesca a concepire la ministra per darci l'allegria.
    Quando ti ho letto credevo fosse un gioco di parole, ma aprendo il link che mi hai inviato, davanti ad alcuni miei amici che mi sono venuti a trovare, ci siamo messi a ridere a crepapelle.
    Ognuno ha dato altre soluzioni in merito a sagre conosciute, ma la tua mi sembra la più azzeccata.
    ;-)

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  8. Al momento direi che di sugo se ne è visto ben poco. Invece di...
    vabbé dai, ci siamo capiti. ;-)

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