sabato 1 gennaio 2011

Perché pago la tassa di soggiorno dé Roma anche se non ci vado ?

Eh si, oggi è il 1° gennaio 2011 e nasce la tassa di soggiorno a Roma, ma da “questa”, statene certi, la “stirpe” si allargherà ad altri lidi.
E lo sapevate che una parte di questa tassa la pagherà anche chi non andrà mai a dormire a Roma?
Ma questo ve lo spiego dopo.
Per ora si dice che il “lignaggio” si estenderà alle sole Firenze e Venezia, ma poi?
Lo stesso Presidente del Consiglio l’8 giungo 2010 intervenendo durante l'assemblea di Federalberghi, in merito all'applicazione della tassa di soggiorno ribadì … non dovrà essere "copiata" da nessun altro comune, perché Roma ha questo triste primato di spese.
Poi, solo qualche mese dopo, le cose cambiarono e il premier Silvio Berlusconi disse sì alla tassa di soggiorno  per altre due grandi città d'arte italiane.
Quindi come credere che in seguito non sopraggiungano, anche chessò (?); Napoli, Palermo, Bologna, Milano, Genova o vattelappesca?
Con la "tassa", il Campidoglio conta di incassare 82 milioni di euro. Risorse che saranno già formalmente quantificate e inserite nella manovra di Bilancio previsionale 2011, che sarà varata dalla giunta all'inizio del nuovo anno.
Il provvedimento, approvato al Campidoglio con 22 voti favorevoli su 31 presenti, recepisce il decreto legge 78/2010 e la delibera 6772010 con i quali, la scorsa primavera, è stata introdotta la possibilità per il Comune di Roma Capitale di utilizzare un contributo di soggiorno per mantenere in equilibrio il bilancio.
Il regolamento approvato prevede la tassa di pernottamento per tutti i turisti che arrivano nella capitale e che vedranno aggiungersi al loro conto 1 euro nel caso dei campeggi, 2 e 3 euro in base alle stelle nel caso si scegliessero alberghi e hotel.
Il provvedimento riguarda tutti i luoghi in cui si decide di pernottare ad esclusione degli ostelli.
E’ previsto anche un contributo di un euro per tutti coloro che sceglieranno gli stabilimenti di Ostia, i bus panoramici e i battelli lungo il Tevere.
Saranno esenti dal pagamento tutti i residenti che trascorreranno la notte negli hotel o simili, gli accompagnatori di gruppi che superano le 25 persone, i turisti malati e tutti coloro che li accompagnano e infine coloro  loro accompagnatori o coloro che sono a Roma per effettuare particolari terapie.
Ma veniamo al fatto che anche chi mi legge (che nel corso dell’anno non dormirà a Roma) pagherà la sua quota di “tassa”.
Infatti è sufficiente immaginare tutte quelle persone che lavorando nei vari Comuni, Provincie, Regioni, Enti governativi e quant’altro che, dislocati sul territorio nazionale, per più giorni si recano nella capitale per “lavoro” nei vari Ministeri, oppure nelle convention, meeting e derivati vari.
Aggiungiamoci poi i tecnici o i collaboratori governativi che per lo stesso motivo devono sostare nella Città Eterna e che, come quelli precedentemente descritti, presenteranno il tagliandino per il rimborso spese dove ci saranno inclusi quegli “eurini” della famosa tassa dé Roma.
E gli “invitati” istituzionali (non Gheddafi perchè dorme in tenda) dei Ministeri, Presidenza, Enti del governo o quelli per tutte le manifestazioni organizzate dal Comune di Roma che arrivano giornalmente dall’estero o dall’Italia, e che lì ci dormono per un po'?
In tutto qualche decina, centinaio oppure qualche migliaio al dì?
E avete capito su quale bilanci graveranno queste “tassine” moltiplicate per 365?
Naturalmente sulle nostre tasche anche se a Roma, per quest'anno, non abbiamo intenzione d'andarci e non c'andremo; beh, Buon Anno!
P.S.: Poi, quando toccherà a Firenze, Venezia eccetera eccetera, la tassa di soggiorno la pagheremo per tutte, anche se non ci soggiorneremo mai. 

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