venerdì 22 novembre 2013

Promo-commercializzazione: lacci e lacciuoli, mari e ...

L’altro ieri, 20 novembre 2013 – ore 15, all’ordine del giorno della X Commissione della Camera dei Deputati  erano previste interrogazioni a risposta immediata su questioni riguardanti il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Interrogazioni da depositare entro le ore 14 di martedì 19 novembre.
Oggi è stato reso disponibile il resoconto della seduta.
Tra le interrogazioni è interessante notare quella del deputato Ignazio Abrignani (PDL- vicepresidente della X Commissione) che ha chiesto lumi sull’evoluzione prossima del portale italia.it; lo aveva già fatto (pag. 41) anche nel corso dell’audizione del ministro Bray del 16 ottobre scorso … il dettaglio della riunione qui con squisite considerazioni annesse.
… mentre per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha risposto per iscritto il sottosegretario con delega al turismo Simonetta Giordani rivelando così alcune anticipazioni sul più volte annunciato Decreto Valore Turismo, tra cui:
La nuova ENIT Spa sarà così in grado di configurarsi come una direzione marketing e promo-commercializzazione del sistema Paese, allargando la sua mission e ponendosi in linea con gli standard dei competitor europei.”
Pertanto, per mia completa soddisfazione e finalmente, il portalone farà la promo-commercializzazione.
E questo nonostante le dichiarazioni di presunte Leggi di cui non si trova alcuna traccia (almeno io non le ho trovate e che a suo tempo riportai qui ) … di Andrea Babbi (26 agosto2013)
“ … E aggiunge: "La legge è chiara: il pubblico non deve vendere camere o congressi. Un conto è la promozione, altro la commercializzazione".
Mentre qualche mese prima la sua opinione era diametralmente opposta (ved. qui).
Bontà sua e di quelle Leggi … a “piacere”.


Ora tutti sanno, almeno quelli che di turismo ci vivono, che il portale italia.it nacque a suo tempo per fare proprio ‘sta cosa  della promo-commercializzazione (tutta la storia è qui) e l’averlo ostacolato con tutti i mezzi non ha fatto altro che “premiare” le OTA o OLTA, le quali sul territorio italiano, e non solo, la vanno alla grande con dei programmi davvero ben fatti e apparentemente incontrastabili.
Ripeto apparentemente.
C’è poi da dire che sulle loro intereadiazioni non ci pagano le tasse; euri che a detta di molti dovrebbero raggiungere la ragguardevole cifra di circa 2,5 miliardi di euro.
Mentre l’unica cosa, naturalmente se ben fatta e non come solitamente procede l’andazzo da quelle parti di italia.it, che potrebbe ostacolare gli intermediatori (OTA o OLTA) sarebbe appunto il portalone poiché “viaggia” su tutto il territorio nazionale.
Molte Regioni c’hanno provato con dei risultati “penosi” e così pure a livello di valli se non addirittura di Comuni.
Quindi “palanche” spese a gogò … le OTA o OLTA che se la ridono a più non posso ... e vuoi vedere che c’è proprio il loro “zampino” affinchè le cose possano continuare così?
Supposizioni, per carità, e niente di più, ma a volte …
Poi tirando le dovute somme, oltre alle OTA o OLTA, chi cià (c’ha) guadagnato sono “quelli” che si sono fatti (giustamente) pagare la programmazione del sito con l’eventuale promo-commercializzazione che al massimo useranno quattro gatti e sette galline.
Ma chi vuoi mai che vada a prenotare l’albergo su un portale che nessuno conosce quando in un battibaleno ... ?
Quindi cari amici italiani, mi pare che ci stano prendendo letteralmente per i fondelli e che sia la volta buona?
Infine vorrei riportare queste parole che oltretutto mi sono piaciute un sacco, e vale a dire …
XVII Legislatura – 15 marzo 2013 - Atto Senato  n. 190 - On. Manuela Granaiola (PD)
Onorevoli Senatori. – Secondo l’Osservatorio nazionale del turismo, tra gennaio e ottobre 2012 gli arrivi degli italiani sono calati del 10,4 per cento rispetto al 2011, mentre le presenze dell’11,7 per cento. Anche gli arrivi degli stranieri calano dell’1,4 per cento, mentre le presenze del 1,7 per cento. Complessivamente l’Italia ha perso nei primi dieci mesi del 2012 il 6,2 per cento di arrivi e il 7,1 per cento di presenze. Mentre il pesante calo del mercato interno è giustificato dalla gravissima crisi occupazionale ed economica che attraversa il nostro Paese, quello del mercato estero, in un contesto nel quale il turismo nel mondo cresce nel 2012 del 3,8 per cento, si giustifica soltanto con la più assoluta inaffidabilità delle istituzioni nazionali preposte all’incremento dei flussi turistici.  … ecc. ecc.


… e “questi” che parlano, parlano, parlano, oltretutto si dicono anche bravi …. ma bravi decché?







6 commenti:

  1. Ma poi questa legge c'è o non c'è?

    ;-)

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  2. E’ polemica tra Graziano Delrio, ministro per gli Affari Regionali, e le Regioni a seguito della sua dichiarazione a ‘Radio Anch’Io’. ”Dobbiamo riformare il titolo V della Costituzione che ha dato molte competenze alle Regioni e a volte ha creato problemi. In particolare, la gestione del turismo deve tornare al centro”. Pronta la risposta di Angelo Berlangieri, assessore al Turismo della Regione Liguria: ”Le Regioni italiane concordano nello stringere un rapporto di collaborazione e cooperazione per le scelte politiche e strategiche e promozionali molto stretto con il governo e anche su una regia unica per i mercati turistici internazionali di lungo raggio, ma lasciamo loro le competenze esclusive sul turismo”. Per l’assessore ligure, far diventare il turismo una materia di legislazione ‘concorrente’ “rischia di creare confusione in un comparto che invece oggi ha bisogno di sinergie, di coordinamento, lavoro comune con le Regioni e la buona volontà delle persone sul territorio che lavorano. Diversamente, rivedere tutto l’assetto legislativo e normativo delle Regioni italiane – ha concluso – significherebbe rimandare la riorganizzazione del turismo di molti decenni”.

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  3. E come al solito le Adv e i TO ci si metteranno di mezzo.

    Io continuo a non crederci

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  4. @BC
    Fa ridere i polli la posizione: lasciateci la competenza esclusiva, ma coordiniamoci con una regia nazionale, perché serve.
    Se serve la regia nazionale (e questo è pacifico) è del tutto ragionevole che la competenza sul turismo sia concorrente.
    In attesa della riforma ci si coordina e si lavora senza tante storie.
    Perché l'interesse comune è che il turismo porti ricchezza al Paese e non che la competenza sia di questo o di quello.
    Sarebbe ora di finirla con queste str.....e (...anezz.).

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