Il
Decreto Turismo tornerà all'esame del Consiglio dei ministri questo
giovedì 22 maggio 2014.
Ad annunciarlo è stata il sottosegretario ai Beni Culturali e al
Turismo, Francesca Barracciu, intervenendo alla Conferenza Italiana
del Turismo.
Il problema è che
neanche questa volta il DL è presente nel CDM (il 17° per la
precisione).
Ormai sono più di
trenta giorni che la cosa va avanti così (ved. qui per conoscerne tutta la storia).
Ogni settimana
dicono che sarà esaminato nel prossimo Consiglio dei Ministri e
quando vai a vedere sul sito del Governo, ecco che t'accorgi che
questo non c'è.
Per ora (oggi) l'hanno spostato dal mattino al pomeriggio per impegni istituzionali del Premier e vedremo poi se apparirà d'incanto.
Anche se dall'ordine del giorno che per ora appare ... Leggi regionali oltre a varie ed eventuali ... ma di turismo, nisba!
Rientrerà nelle eventuali?
Anche se dall'ordine del giorno che per ora appare ... Leggi regionali oltre a varie ed eventuali ... ma di turismo, nisba!
Rientrerà nelle eventuali?
Ma cerchiamo di
capire.
Il DL per il
turismo
conteneva
fino dal primo momento il credito d'imposta di 3.500 euro a posto
letto (non oltre i 200.000 euro per tre anni) e comunque fino a
esaurimento dell'importo messo a disposizione dal decreto.
Quante
siano poi queste palanche non ci è mai stato concesso di sapere.
Quindi
palanche per la digitalizzazione nonché un bonus per
l'efficientamento energetico da estendere, oltre che alle unità
abitative, appunto anche all'alberghiero sulla base di un 65%.
A conti presto
fatti, e giusto per soddisfare la richiesta e per rimettere in moto
il settore, si dovrebbe trattare di qualche miliardo di euro …
booooom … e dove picchio li trovano?
Infatti a tergo del
documento, appare il bella vista la dicitura: “Il
Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare,
con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio“.
Che
sia quindi una forma di campagna politica in vista delle prossime
elezioni europee?
Beh,
sarà o non sarà, ma il tutto dà da (umpa) pensare proprio a questa
eventualità alla moda delle famose ballerine del secolo scorso.
Dulcis
in fundo, è di ieri la notizia, il DL conterrà anche la tutela
delle strutture ricettive dalle OLTA's che guadagnano sul nostro
territorio e pagano le tasse in altri Paesi.
Ma
è nostra opinione, non so gli altri, che la norma serva
semplicemente all'Autorità garante per poter stabilire con certezza
assoluta che la parity rate sul suolo italiano non può essere
imposta e che è meccanismo limitante la concorrenza.
Dopodiché le OLTA's s'inventeranno qualcosa per aggirare il divieto (tipo... max discostamento percentuale dal prezzo che ti dico io).
Nessuno può imporre alle OLTA di far comparire sui loro siti strutture che non si adeguino alle loro condizioni commerciali.
Dopodiché le OLTA's s'inventeranno qualcosa per aggirare il divieto (tipo... max discostamento percentuale dal prezzo che ti dico io).
Nessuno può imporre alle OLTA di far comparire sui loro siti strutture che non si adeguino alle loro condizioni commerciali.
Quindi...
…
e
domenica si va a votare (toh, che strano, neh!)
P.
S.: Poi cambio dell'Enit in Agit, commissario, ristrutturazione e …
maremma maiala … la chiusura definitiva delle sedi all'estero.
Ma
si può?
Noooooooooo di nuovo?
RispondiEliminaAllora è chiaro che la colpa sia delle elezioni e che vogliano far credere di mettere quei soldi per poi non fare più niente non appena queste sono finite.
:-(((((((
@Luciano
RispondiEliminaVia libera del Consiglio dei ministri al Dl cultura che contiene misure anche a favore del turismo. Lo ha annunciato in conferenza stampa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
Sta uscendo tutto con il contagocce
RispondiEliminamaremma
:(
Roma, 22 maggio 2014 - “Il progetto Pompei ha anni di ritardi anche nella progettazione. Nel decreto sono previste misure che senza toccare i controlli di trasparenza e legalita’ acceleri la progettazione anche con l’assunzione di 20 progettisti”. Così il ministro Dario Franceschini illustrando il dl Cultura approvato in Consiglio dei ministri. “Oggi abbiamo varato un decreto legge cultura che cambia e rivoluziona in alcuni settori il rapporto tra i privati e i Beni culturali, in un percorso di consultazione con le associazioni e il mondo della cultura. Il settore della cultura e del turismo è una straordinaria potenzialità per l’Italia per uscire dalla crisi e rilanciare lo sviluppo - ha detto Franceschini - il paese investe in questo modo sulla propria bellezza e la sua storia per attrarre turisti e investimenti in particolare dai paesi emergenti, dove continua a rimanere in cima alla lista dei posti dove i nuovi flussi turistici vorrebbero andare”.
RispondiEliminaLE MISURE - I privati che faranno una donazione per il restauro di un bene culturale otterranno un credito di imposta del 65% detraibile in tre anni. “E’ la prima norma che rivoluziona il settore del rapporto pubblico-privato”, ha aggiunto. Il credito imposta 30% per la digitalizzazione delle imprese ricettive e per il restauro degli alberghi fino a tre stelle. Il dl Cultura prevede una misura fiscale per “attrarre le produzioni cinematografiche” e innalza da 5 a 10 milioni di euro il tax credit cinema. Il governo ha inoltre deciso la liquidazione di Promuovi Italia e la riorganizzazione dell’Enit attraverso un commissariamento, “per creare uno strumento di promozione turistica adeguato ed efficiente”.
Sulla Reggia di Caserta: "E' per il 20 per cento museo e per l’80 occupato da altre istituzioni. Noi prevediamo la nomina di un commissario per affrontare questa situazione”.