sabato 17 maggio 2014

Ci vuole orecchio ... cara La Repubblica

In questi ultimi quindici giorni ho fatto parecchi giri per l'Europa toccando una decina di città (capitali e luoghi dediti principalmente al turismo).

Il perché va ricercato sul fatto che da un po di tempo avevo letto delle importanti innovazioni che mi sfagiolavano assai e che riguardavano il turismo in quelle località ... e come al solito volevo “picchiarci di naso” poiché degli scritti non è che mi fidi poi tanto, neh.

Ma non è che questo (il mio girovagare) possa importare a qualcuno ma la cosa che m'ha sorpreso fu che vidi (Londra e Parigi di certo) la pubblicità di “Made in Italy”.

Ora, non è ch'io sia molto dedito a salvaguardare l'Enit per via dei trascorsi ma quando ho letto 'sta cosa qua (leggere qui), beh; ci sono rimasto abbastanza male.
E sono più che d'accordo nel criticare o nel contestare chi bene non fa (loro in particolar modo … imho), ma solo quando c'è la verità ed esistono delle alternative migliori, a mo di suggerimento, alle loro scelte.
Questione di stile … credo.

Comunque sia, Repubblica scrive così: “Lo spot fantasma del turismo italiano un anno e mezzo per scattare 7 foto”.

Ma sarebbe stato sufficiente leggere il recente bilancio per capire che ...

... innanzi tutto va detto che il budget a disposizione dell'Enit non è di 20 milioni di euro, ma circa 18 e a questi ne andrebbero sommati una decina o poco meno; provenienti dai privati, dalle Regioni e da qualche “proposta” del ministero.

Le spese del personale sono circa 13 milioni e la differenza (che in verità sono 17 per quanto riguarda le spese vive) va ricercata negli affitti delle locazioni dislocate nel mondo.

... e di pubblicità in merito a quella "campagna" ... se l'ho vista io vuol dire che c'è. 

… no, non si scrivono dei “pezzi” così … giusto per la precisione, neh; anche perché così è come parlare di L'ha Sagne apporzione!


P. S.: Ritengo invece che (forse, neh) quegli spazi pubblicitari si potevano pagare meglio dato che non si sono affidati (credo, neh) ad agenzie specializzate (una per nazione), agendo invece direttamente.
Cosa che non farebbe nessuna impresa privata (almeno ben poche) perché un'agenzia media compra a dei prezzi notevolmente più bassi e il costo dell'agenzia, molto soventemente, se lo ripaga da sola con la quota di ricavi sugli sconti.

O forse no?






11 commenti:

  1. In effetti mi ero domandato perché sette foto e non otto...
    Possibile che l'ottava non fosse proprio "ritoccabile" con visi qualunque?
    Comunque tutto l'iter è stato oggettivamente lentissimo, ridicolo e anche privo di senso dal punto di vista gestionale.
    Il video delle piazze ha fatto, ad oggi, 20.265 visualizzazioni sul canale YT di italia.it e 5.198 su quello di CFI.

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  4. @Frap1964

    Non ho mai letto niente di più preciso.

    Mi inchino e mi chiedo il perchè non ci sia più gente come te!!!!!





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  5. Eppure Babbi aveva più volte annunciato questa campagna parlando di 5 milioni di euro.
    Controllando il bilancio 2013 di ENIT si nota che tra i residui passivi sono contabilizzati sul capitolo 105010 € 4.665.872,98 "che deriva per la parte relativa agli esercizi precedenti [] dagli impegni per la campagna pubblicitaria in Europa e Russia, che saranno oggetto di spesa durante l'esercizio 2014 vista la conclusione delle fasi amministrative e l'avvio operativo della stessa campagna promozionale";

    Il punto però è che buona parte dei residui attivi indicati devono essere ancora incassati dallo Stato, dalle Regioni, ecc. ecc. (circa il 58%)
    Questo almeno è quanto indicato sul bilancio.

    Ci sta quindi che non abbiano avuto effettivamente in cassa i soldi quando era necessario averli (a marzo 2014), col risultato che la campagna promozionale "made in Italy", in concreto, non l'hanno ancora fatta pur avendo "impegnato" formalmente i soldi.
    O l'han fatta per quel poco che son riusciti a racimolare effettivamente dalla cassa, cioè a pioggia un po' dovunque (e quindi inutilmente).

    Se si legge la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, allegata al bilancio 2013, si vede che effettivamente pure questo invita ENIT a cercare di spendere i soldi negli esercizi di competenza e non in quelli successivi.

    Certo che se il Ministero è il primo a ritardare l'effettiva messa a disposizione del denaro rispetto al momento dello stanziamento... c'è ben poco da fare, eh.
    Prima di tutto penso che in ENIT si preoccupino di pagare gli stipendi a fine mese e anche di avere i soldi effettivamente in cassa per poterlo fare. Anche se, ovviamente, i capitoli di spesa sono separati, dal punto di vista economico-gestionale.

    La relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, oltre a richiamare al rispetto dei tempi previsti per l'approvazione del bilancio (30 aprile di ogni anno) conclude scrivendo che:

    "anche nell'anno 2013 l'Agenzia ha conseguito una perdita economica rilevante di circa 4 milioni di euro (Euro 3,956,394,13) che incide sul patrimonio netto che passa da Euro 14.647.867,17 del 2012 ad Euro 10.691.473,04 del 2013 (nell'anno 2012 la perdita di esercizio era di euro 2.403.077,67)".

    Ciò nonostante l'avanzo di amministrazione 2013 di € 2.205.092,68 che è stato pubblicamente vantato.

    Questo "piccolo particolare" l'amico @BabboBabbi mi pare l'avesse dimenticato nelle sue slides passate ai giornali. ;-)

    In dettaglio, testualmente:

    Alla redazione del Conto Economico si è pervenuti apponendo alle risultanze del Conto di Bilancio, parte corrente, redatto secondo i criteri della competenza finanziaria, le rettifiche ed integrazioni necessarie per tenere conto del principio della competenza economica.
    La differenza tra il totale delle entrate accertate ed il totale delle spese impegnate, nella loro parte corrente, genera un risultato positivo di competenza di € 2.205.092,68.
    A tale importo sono state apportate le integrazioni e/o rettifiche necessarie: eliminazione residui ante 2013, rettifiche per costi e ricavi di competenza di esercizi futuri, iscrizione di maggiori costi e di maggiori ricavi anche provenienti da esercizi precedenti, rilevazione di sopravvenienze attive, il tutto come riportato nella Nota Integrativa.
    Tenendo conto delle rettifiche sopra esposte, il Conto Economico presenta un disavanzo economico pari a € 3.956.394,13.
    La perdita dell'esercizio trova corrispondenza nello Stato Patrimoniale che mostra come la consistenza del patrimonio netto ad inizio 2013 pari a € 14.647.867,17 sia diminuita ad € 10.691.473,04 al 31 dicembre 2013.


    Se il giornalista di Repubblica si fosse "sprecato" a leggere il bilancio, oltre a sentire le "voci interne"...

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  6. @Frap

    Mamma mia che fantastico piacere che è leggerti.

    E se penso alla razzate che leggo a differenza nel web, mi verrebbe voglia di piangere dalla pochezza a cui assisto.

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  7. Il conto economico ufficiale di ENIT è a pag. 217 del bilancio 2013.

    Il margine operativo, cioè la differenza tra

    * valore della produzione: € 25.926.428,07

    e

    * totale costi: € 31.711.318,94

    è risultato pari a:

    * margine operativo: - € 5.784.890,87

    ovvero un netto peggioramento del 110% rispetto al risultato del 2012 (- € 2.753.478,04).

    Solo il totale dei proventi ed oneri finanziari
    ( + € 345.380,76 )
    e la gestione dei residui attivi e passivi
    ( + € 1.483.116,99)
    hanno consentito di limitare le perdite e pervenire ad un disavanzo di gestione finale comunque disastroso di - € 3.956.394,13 (- € 2.403.077,67 nel 2012, cioè + 65% di perdite), praticamente pari al 27% dell'originario patrimonio di ENIT di € 14.647.867,17.

    In pratica nel solo 2013 @BabboBabbi è riuscito a far fuori oltre un quarto del patrimonio originario di ENIT.

    Niente male come gestione, vero ? ;-)

    Speriamo in un commissario che sappia fare il suo lavoro, o di questo passo, nel giro di un triennio, ENIT è inevitabilmente destinata al fallimento economico-finanziario.

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  8. Il bilancio 2013 di Promuovitalia (in liquidazione), invece, ancora non c'è.
    Nel frattempo...

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  9. E poi è anche molto divertente leggere QUI:

    L’avanzo di gestione presente nel bilancio 2013, derivante da queste economie gestionali, consentirà all’Agenzia di destinare gran parte dei circa 2,6 milioni di euro (+ 140,95% rispetto all'avanzo dell'esercizio precedente) alle strategie promozionali per l’anno in corso.

    "Ciò conferma la virtuosa gestione dell’Agenzia - aggiunge il Direttore Generale Andrea Babbi - che ha saputo realizzare un’efficace azione di razionalizzazione delle spese congiuntamente ad attività di sviluppo, come la Campagna "Made in Italy" in corso di svolgimento in 8 mercati europei. Nel 2013 e nel primo trimestre dell'anno in corso è stato registrato un aumento significativo delle presenze delle Regioni italiane alle fiere, manifestazioni e alle azioni promozionali all'estero dell'ENIT, sempre svolte congiuntamente ad Expo."

    :-D

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  10. Ma la cosa davvero interessante è che, già in sede di previsione del bilancio 2014, testualmente:

    il disavanzo da preventivo economico ammonta a euro 1.289.623,33.

    Cioè già prevedono di chiudere in rosso il conto economico.

    Avevano previsto di chiudere il conto economico 2013 in attivo per € 114.148,34 e si è visto come è andata.

    Il Collegio dei Revisori dei Conti approva, ma scrive che:
    "sarà necessario reperire ulteriori risorse, così da poter salvaguardare il ruolo dell'Agenzia e di poterle permettere di competere con le omologhe istituzioni dei Paesi esteri a forte vocazione turistica come l'Italia".

    Il piano esecutivo annuale già adottato dal CdA nel luglio 2010 e mai esplicitamente approvato dall'autorità vigilante (prima la Presidenza del Consiglio, poi il MIBACT), ma per il quale vale, secondo legge, il silenzio assenso, prevede una previsione di entrate pari ad € 21.500.000 di cui € 1.500.000 da destinare alla promozione.
    Però siccome alla data di presentazione del bilancio prevedono di avere (forse) delle risorse aggiuntive, il piano delle spese di promozione è formulato per un totale di € 5.239.551,67.

    C'è pure il dettaglio per centro di costo:
    di quei 5 milioni e passa, € 3.855.994,59 se ne vanno per la partecipazione a fiere, mostre, esposizioni, convegni, anche nel settore congressuale.

    Il resto se ne vanno in vari e diversi rivoletti: soldi per una qualche seria campagna promozionale non ce ne sono proprio.

    Speriamo facciano in fretta a commissariare "il baraccone", perché così è perfettamente inutile.

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  11. Hanno smentito tutto (o quasi...).
    Dove starà la verità?
    Ma non erano 8 paesi diversi?
    Hanno impegnato il 65% delle risorse su tre soli?
    A proposito, oltre all'ideazione, se ne sono andati altri 140mila euro in stampe di opuscoli e volantini vari (gara sul sito). Questa volta han capito che era meglio la procedura negoziata e non quella aperta.
    Il 21/12/2012 è iniziata la procedura.
    Il 30/12/2013 hanno aggiudicato la gara.
    Notare che in mezzo c'erano pure le vacanze natalizie.
    cfr. con la gara di ideazione della campagna, peraltro aggiudicata per 2/3 della cifra sopra: no comment!

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