martedì 7 aprile 2015

#Verybello verrà sottoposto ad indagine da parte di un comitato ad hoc... oppure ad hic?

E fu così che Verybello.it verrà presto sottoposto a indagine da parte di un Comitato ad hoc voluto dal ministero per verificarne la conformità ai requisiti richiesti e l’accessibilità ai disabili.
In prospettiva c’è addirittura lo spettro della chiusura.

Eh già, ma non era nemmeno poi così difficile, una volta visto, programmarne la futura chiusura.
In Italia s'usa sovente fare così.
Si fa e si disfa.

E pensare che l'anno scorso fu costituita un'altra commissione ad hoc, o forse è meglio definire ad hic, parlo del famosissimo TDLAB, composto dal meglio del meglio che l'Italia potesse offrire (dicono loro), ma che in verità, alcuni non sprovveduti che qualcuno definisce “gufi”, ne azzeccarono l'inutilità... e vale a dire come 'na mazza fionda!!
Nonché una colossale presa in giro per tutti coloro che ne fecero parte (compreso il sottoscritto nel e per il tentativo di far loro capire che la cosa, composta da quelle persone, non avrebbe avuto luogo a procedere in un Paese normale), ma tant'é, seppur provandoci fino all'ultimo secondo a fargli cambiare idea, non ci fu niente da fare.

Com'è anche vero che, sia Frap1964 che me medesimo (probabilmente gli unici che ne contestarono la composizione a più riprese), non siamo per nulla propensi alla critica ad oltranza per il solo gusto di farla e di rompere gli zebedei, ma sulle nostre pagine c'è stata, c'è e sempre ci sarà della costruttività con le dovute e particolareggiate descrizioni ai vari casi che trattiamo.
E sempre pronti a discuterne educatamente, senza che però nessuno si senta migliore dell'altro come invece pare che facciano gli esimi che però non hanno granché dimestichezza operativa. 

Ma quei “professoroni” (purtroppo) ritennero e ritengono di non darci mai adito col risultato che... beh; la cosa si sa.
Poi fu così che “lor signori professoroni” non furono nemmeno interpellati (e s'incazzarono pure, pare) per la programmazione di verybello e... ma torniamo a cose più serie.

Va detto che uno dei mercati migliori per l'Expo 2015 è senza dubbio quello cinese ma non è presente una versione in cinese nemmeno nel portale dell'Ente nazionale per la promozione turistica, Italia.it.

E su www.yidalinihao.com (Yidali Ni Hao significherebbe “Ciao Italia”), che è appunto la versione cinese, c'è scritto “in manutenzione”...
ossia, la versione cinese del portale italia.it, secondo Frap1964, è “un caso ancor più eclatante e vergognoso”.
Ecco cosa scrivevano sul ‘Corriere della Sera’ Stella e Rizzo: “per cominciare, le quattro grandi foto di copertina che riassumono l’Italia mostrano una Ferrari, una moto Ducati, un pezzo di parmigiano e un prosciutto di Parma. In mezzo: Bologna. Con tanto di freccette sulla mappa che ricordano la sua centralità rispetto a Roma, Milano, Venezia e Firenze. Oddio: hanno sbagliato capitale? No, come ha scoperto ‘il Fatto Quotidiano’, è solo un copia-incolla dal sito cinese della Regione Emilia-Romagna aimiliyaluomaniehuanyingni.com. Ma ancora più stupefacenti sono i video che illustrano le nostre venti regioni. Dove non solo non c’è un testo in cinese (forse costava troppo: i milioni di euro erano finiti …) ma ogni filmato è accompagnato da un sottofondo musicale. Clicchiamo il Veneto? Ecco il ponte di Rialto, le gondole, il Canal Grande, le maschere, i vetrai di Burano … E la musica? Sarà di Antonio Vivaldi o Baldassarre Galuppi, Tomaso Albinoni o Benedetto Marcello, Pier Francesco Cavalli o Giuseppe Tartini? Sono talmente tanti i grandi compositori veneziani del passato … Macché: la Carmen del francese Georges Bizet rivista dal russo Alfred Schnittke! La musica dell’Umbria? Del polacco Fryderyk Chopin. Quella della Campania? Del norvegese Edvard Grieg. Quella del Lazio? Dell’austriaco Wolfgang Amadeus Mozart. Quella dell’Abruzzo? Dell’inglese Edward Elgar. E via così: tutti ma proprio tutti i video che dovrebbero far conoscere l’Italia ai cinesi, fatta eccezione per quello della Basilicata dove la colonna sonora è del toscano Luigi Boccherini, sono accompagnati dalle note di musicisti stranieri. Amatissimi, ma stranieri. […] I presunti ‘interventi di manutenzione’ sul portalone cinese sembrano essere completati. L’unica differenza evidente, ad oggi, è la sostituzione in home-page della veduta aerea di Bologna con una veduta aerea notturna di Milano ed un’immagine di Campo dei Miracoli di Pisa. Tutto il resto è desolatamente identico a prima.”

Sul suo blog Frap1964 scrive: “il sito è costruito su una piattaforma di content management open source: Joomla 1.5. Non c’è una mappa del sito, ma basta navigarci per un po’ e ci si rende conto che, in totale, non si arriva ad una cinquantina di pagine web. Una pagina striminzita per ciascuna regione, una per ciascuna delle cinque maggiori città (qualcuna in più per Milano), otto per il turismo ‘secondo motivazione’, una di informazioni generali sui mezzi di trasporto. I video regionali arrivano direttamente dal portale italia.it. I testi, tradotti con Google Translate in Chrome, appaiono dichiaratamente enciclopedici; si tratta di sintesi e/o di rielaborazioni di quelli del portale italia.it.” Quanto può essere costato yidalinihao.com? Considerati i mandati di pagamento, la cifra si aggira sui 320.000,00 euro.

E i “professoroni” che cippa dicono?







7 commenti:

  1. Io per il comitato chiamerei qualcuno dei guru del TDLAB.
    Meglio di loro...
    Oh, a gratis s'intende (spese comprese), eh... ;-)

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  2. Ma allora perché lo mettevano e lo mettono anche a Curriculum?
    Vuoi vedere che con quella dicitura sul CV ci guadagnano?
    E ma allora non è a gratis?

    Bah!

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  3. Mettere sul CV l'info che si è fatta la figura del fesso/a non mi pare una grandissima idea. Però, forse, con le amministrazioni regionali funziona ugualmente... chissà... ;-)

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