giovedì 14 luglio 2016

Questione di marketing turistico, di fiato nell'aria o di chissà che ?

Ettepareva che Gianni Berrino non se ne uscisse con una delle sue.

Parlo del disastro ferroviario avvenuto in Puglia... (Berrino, ahinoi, oltre ad essere l'assessore del turismo lo è anche dei trasporti e del lavoro) e del fatto che si sia subito premunito di dichiarare (ved. qui) che le ferrovie liguri non sono certo come quelle pugliesi per sicurezza.


Ma cosa ne sa?
Le ha mai forse frequentate o s'è fidato del suo istinto?
O forse vuol fare del marketing turistico nonostante la morte di così tante persone?
Non lo sapremo mai con certezza, ma mai mi sarei sognato di fare una dichiarazione così, figurati poi in quella circostanza (dov'è il buon senso?)... infatti non pare che ce ne siano stati altri di assessori o similari ad emettere quel fiato per lo stesso argomento.


Davide Piancone, che quel tratto di ferrovia pugliese lo usa da sempre, scrive così: Uso la linea ferroviaria del nord barese, su cui si è verificato l'incidente, da circa dieci anni. In questo periodo sono arrivato in ritardo due volte. Se aggiungo gli anni di liceo, in cui ho viaggiato col servizio autobus della stessa azienda, i ritardi restano sempre soltanto due. Ho viaggiato su tanti treni italiani ed europei, provando il trasporto locale in Lombardia, in Veneto, ma anche in Belgio, Olanda e altri Paesi teoricamente invidiabili, quanto a sicurezza. Posso dire che quella del nord barese è forse la rete ferroviaria locale più efficiente che io abbia provato.
Personale molto professionale, pulizia massima, treni nuovi o nuovissimi, confortevoli, con aria condizionata sempre funzionante, predisposti anche per la mobilità sostenibile, e stazione radio gestita dalla stessa azienda. La stessa rete ferroviaria attualmente copre anche parte della periferia barese, come servizio metropolitano, e mette in collegamento con l’aeroporto”.


Stessa cosa non pare si possa dire della Liguria, anzi, le lamentele dei passeggeri sono frequenti e con argomenti ben più pesanti.
Basta ricordare poi quanto accaduto nel gennaio di due anni fa (2014) e vale a dire quando a causa della pioggia... l’Intercity 660 era appena partito dalla stazione in direzione Cervo quando, dopo 400 metri, il locomotore ha investito in pieno una frana che si era abbattuta sui binari solo pochi secondi prima del passaggio del mezzo.
Il locomotore e un vagone sono quindi usciti dai binari ma per fortuna ci fu un solo ferito, uno dei macchinisti. Pericolo scampato, quindi, per i 200 passeggeri, ma l’episodio avrebbe potuto assumere i contorni della strage: se la frana fosse accaduta solo pochi secondi dopo, durante il passaggio del treno, le conseguenze sarebbero state gravissime poiché in quel tratto c’è un unico binario e l’impatto con i massi avrebbe sicuramente spinto il treno nel dirupo sottostante.


Ma non mi pare che nemmeno in quell'occasione, dove per fortuna non ci fu nessun morto, venne in mente a qualche assessore di altre regioni di dichiarare che le loro tratte ferroviarie erano più sicure di quelle liguri.
Questione di stile?... ma vai a sapere!


Certo che in caso di molti morti se le poteva anche evitare certe dichiarazioni, eh!... anche perché pare sia evidente l'errore umano (e anche se non fosse cambierebbe ben poco in merito ad una dichiarazione così), e l'errore umano può capitare da tutte le parti.
O forse quel signore può affermare anche che qui in Liguria di errori umani non se ne fanno?


Beh, forse il solo motivo che lui l'hanno fatto assessore... mi sa che lo è!... imho!... e senza parlare di chi s'è portato dietro (tutti del suo partito Fratelli d'Italia) che nel turismo non è che la vanno per la maggiore se si considera che non hanno il minimo pregresso, neh!
Infatti... in cinque mesi sono riusciti ad incrementare gli arrivi, nonostante le varie vicissitudini terroristiche nel mondo che ne avrebbero permesso un bel segno più a due cifre, dello 0,21%, mentre da tutte le altre parti d'Italia vanno che è una bellezza.


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