Finalmente ho capito (forse o almeno credo) il come certa gente sia andata a finire lì, lì dove la Brambilla l’ha “ME-RI-TO-CRA-TI-CA-MEN-TE” depositata.
Infatti oggi, attraverso le dichiarazioni cartacee della ministra scopro finalmente l’arcano dilemma che da tre anni (da quando lei è lì al turismo) non mi fa fare dei sogni felici, e vale a dire che: “… il militante che da tre anni mi va ai gazebo sotto il sole o a volantinare sotto la pioggia, va premiato ....”
Beh, qualcuno che se lo crede c’è di sicuro, ma basta leggere sul web l’opinione (alcune) di chi l’ha fatto a suo tempo per i Circoli della Libertà per sapere se è vero.
Ma di questo poco m’importa, anzi per niente, mentre a seguito di queste parole, quello che mi sovviene è che finalmente ho forse capito (ma non ci credo) come il Paolo Rubini sia diventato il GM dell’Enit.
Vuoi vedere che per tre anni il “buon” Paolo (vedi foto a lato ma senza quei documenti che solitamente occupano i piani delle scrivanie ... per lavoro) s’è sorbito i gazebo, il sole cocente e la pioggia a dirotto durante i volantinaggi per paesi e città?
Mah, io non ce lo vedo a fare ‘sta cosa, ma con “quella là” tutto può essere.
E poi penso anche a quegl’altri che sono stati “premiati” forse per la stessa cosa e mi chiedo: “Possibile che tutte quelle belle posizioni eccetera eccetera, naturalmente “meritocratiche”, derivino dalla consegna di due o più bei depliant, dal sole o dall’acqua del cielo e dall’aver scritto il nome e cognome di alcuni passanti?”
Nell’intervista della brava Paola Setti de Il Giornale seguono quindi queste “belle” parole della ministra, e che così ci dice: “Le parole chiave cui dovrà ispirarsi la nuova struttura del partito sono tre. Democrazia, merito (ari eccolo) e apertura all’esterno”.
Beh, se allora queste sono le NUOVE parole chiave, vorrei proprio sapere quali erano quelle vecchie … forse che siano state “favoritismi”, “clientelismi” o faccio come e tutto quello che mi pare?
E adesso si cambia?
Dulcis in fundo, nell’intervista c’è scritto (è lei che lo dice), che tutti devono partecipare alle scelte del partito e all’elezione dei dirigenti …
Ma per piacere!
Tu ce lo vedi quello dei gazebo che dice “No, non mi piace” a quello o a quell’altro per l’elezione di un dirigente … e che per di più sia anche ascoltato, mentre lei, dopo il diniego di colui (al gazebo), fa dietrofront e se ne sceglie un altro?
Di sicuro, nel mucchio, ci sarà pure qualcuno che se lo crede, ma questa è un’altra storia, però non è di quelle da raccontare ai propri nipotini anche se si tratta sempre di favola; si, una favola rara, ma è molto raro crederci.
Come non sarà da raccontare, se non per farci quattro risate, la “favola” sulle concessioni degli stabilimenti balneari.
Infatti la campagna elettorale è finita e il governo fa dietrofront, cosa di cui non avevo il minimo dubbio come scritto in tempi non sospetti.
Lo spot dei 90 anni era già stato oscurato da tempo, ma non resta nulla neppure dei 20 anni annunciati successivamente al no dell'Europa, e sono stati ritirati i primi tre commi dell' art. 3 del Decreto Sviluppo.
Vale a dire la normativa prevista nel provvedimento governativo relativa alle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari (diritto di superficie), mentre il rischio di cementificazione però resta.
Ma tempo al tempo, anche se si sa che ci sono o potrebbero esserci degli interessi che alla ministra degli albergatori, pardon del turismo… toh, proprio l’associazione del Bernabò Bocca e con cui tutti i mesi, lei dice, s’incontra.