blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
venerdì 17 settembre 2010
Michela Vittoria Brambilla, sarà il prossimo Presidente del Consiglio ?
Per piacere, non scherziamo su queste cose perchè è già difficile “vederla” come Ministro del turismo, diciamo un po’ come un’infermiera che non parla la lingua dei suoi malati; che assistenza potrà mai dare?
Infatti quella del turismo non è sicuramente negli idiomi conosciuti dalla “Sciura”, e i risultati dell’assistenza fornita ai “degenti” del turismo si è vista, si vede e se ci rimane ancora in quel dicastero, ahimè, si vedrà ancora per un bel po’.
E sarà ancora più dura recuperare sui competitors, che con validi, seri e veramente disinteressati professionisti ci distaccano anche quando loro sono fermi agli stop oppure nei parcheggi.
Comunque amen, lì c’è e ce la dobbiamo sorbire, sperando che faccia il meno danno possibile.
Ma il “vederla” futuro Presidente del Consiglio come da alcune parti si vocifera, beh, che dire; ma siamo matti?
Alcuni dicono che si può sempre imparare ma se calcoliamo quello che la ministra ha addotrinato in due e passa anni sul turismo ... nulla, niente, nisba; anzi, peggio.
Ve lo immaginate accogliere nel Paese, che so, Barack Obama, la Merkel o Wen Jiabao e pensare che lei possa discutere di Financial Stability Review, Globalization o Board, Global Warming o la fame nel mondo, con loro?
Mah?
Al massimo la vedo circondata degli amati quadrupedi, cani, gatti, conigli o bipedi come le galline, senza dimenticare però gli asini.
Un momento e per carità, mi riferisco agli “asini” animali e non certo agli umanoidi di cui si è circondata, anche se di questi in giro … vabbè, lasciamo perdere.
Ognuno si circonda di quello che può e di quello che merita, quindi preferisco ed è meglio non offendere nessuno; soprattutto o eventualmente gli animali.
Tanto meno, vedo questi statisti discutere con la “Rossa” di quello che a lei riesce meglio; vale a dire di fantomatiche balle sulle statistiche del turismo; Circoli della Libertà di cui non si conosce ancora adesso l’ubicazione e del dove fossero; improponibili piani di marketing per risollevare le sorti nazionali, numeri dettati un tanto al chilo, eccetera eccetera.
Una montagna di str … anezze che di certo non sarebbero ben accolte da coloro che decidono le sorti dell'intero pianeta.
A quel punto, se fosse possibile scegliere, preferirei fosse eletto il mio amico Lino Pittaluga.; si quello che gioca con me alla domenica nella bocciofila di Sturla a Genova.
Anche lui di Governare e turismo non ne capisce una benemerita mazza, ma almeno è simpatico a tutti, e nel confronto tra i due ci si guadagnerebbe di certo.
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