mercoledì 20 maggio 2009

Brambilla: Ghe pensi mi, raddoppierò il PIL turistico




37 commenti:

  1. Oddio... se consideriamo il crollo verticale della produzione industriale e che l'italiano medio non rinuncia alle vacanze nemmeno sotto tortura, ci sta anche che riescano davvero a raddoppiare l'incidenza percentuale del settore turismo sul PIL ( in fondo basta ridurlo in valore assoluto a un 6-700 miliardi di euro circa... :-D )

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  2. Come sempre preciso, sottile e puntuale.
    Ciao :-)

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  3. potrebbe succedere le richieste e prenotazioni sono superiori nel mio caso a quelle dell'anno scorso.
    Ho notato che vi sono molti dipendenti statali in più persone che andavano all'estero comunque una fetta di clientela ha rinunciato o decurta.
    Ciao Plinio

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  4. @Plinio
    ...Ho notato che vi sono molti dipendenti statali in più persone che andavano all'estero comunque una fetta di clientela ha rinunciato o decurta...

    Non capisco, puoi essere più chiaro?
    Ciao :-)

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  5. Precisamente le prenotazioni sono aumentate in persone che hanno un posto fisso e sicuro : statali militari insegnanti , molti andavano all'estero .Quindi ci troviamo con un nuovo tipo di clientela con reddito fisso superiore e molti operai cheerano il nostro bacino maggiore hanno rinunciato o accorciato le ferie.
    Questo ha dei lati positivi: fare conoscere la validità del nostro prodotto a nuovi clienti che però sicuramente avranno maggiori pretese .
    Plinio

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  6. Uno è quello della barzelletta, gli altri 149.999, anche se non si vedono, purtroppo ci sono.

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  7. Non voglio essere pessimista ma queste causali ricoprono le stesse delle nazioni che nel passato hanno avuto cali di presenze dovute a recenzioni o crisi.
    Tutti vanno a prenotare subito nella speranza di risparmiare qualche soldino con l'anticipo di riservazione; offerte e via dicendo.
    Alcune località turistiche mondiali sono già state esaurite da tempo e molti sono italiani.
    :-)

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  8. I dati in nostro possesso confermano questa teoria.

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  9. Rileggevo l'occasione francese riguardo all'iva dei ristoranti.
    Sapete che è proprio una grande idea ma quello che stupisce, per me che sono abituato ad aspettare anni per vedere qualche innovazione nel turismo cittadino, regionale e statale,è il modo come è stato deciso, intendo il tempo che è occorso per decidere ed agire.
    Hanno veramente un metro di valutazione invidiabile.
    Non che noi non siamo in grado ma forse chi decide in Francia, in quella posizione ci è arrivato per meriti e non politici.
    Cavolo, che rabbia!!!!

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  10. @Rembrandt

    La stessa che ho io quando vedo notizie del genere ma che non sono pertinenti al nostro governo.

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  11. @Sergio
    Quindi su che statistiche siamo?
    Grazie

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  12. @ Stella di Mare sin quando rimarremo una repubblica solamente parlamentae questi saranno i nostri tempi, i tempi non della politica ma dei politici, " ha da passà la legislatura" parafrasando " à nuttata ".
    Se Berlusconi propone un presidenzialismo tutti gli danno del dittatore,lui da imprenditore ha ben capito che in questo modo non si va da nessuna parte.
    Non è questione di titolo V qui è da ricambiare tutta la costituzione,
    intanto il tempo se ne va !
    Plinio

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  13. @Plinio
    O hai un telescopio mentale e riesci a leggermi a distanza nel pensiero o quello che hai detto è l'opinione dei ben pensanti.
    Bene 2 su 2 è il 100%

    ciao

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  14. @Stella - Plinio

    con me fanno 3 su 3 e sicuramente qui....... tutti su tutti..........che fa sempre il 100%.

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  15. In italia però ci sono più politici che elettori e quindi sarà impossibile toglierci dai piedi i politici.
    Ben venga chi vuole dare aziendalità allo stato, di qualsiasi corrente politica sia.
    Ma fate presto!
    Scusate ma devo andare a sostituire lo chef che è malato.
    A questa sera

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  16. Come al solito ho dimenticato un pezzo.
    4 su 4

    a dopo

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  17. Nicolò, il pianista21 maggio 2009 alle ore 14:59

    ET VOILA'
    NON CE RESTA CHE PREGA'

    Peggiorano anche ad aprile i dati dell'impresa alberghiera italiana. L'indice medio nazionale di occupazione camere si ferma al 65,2%, un calo di 4,8 punti rispetto al 2008. L'Italian Hotel Monitor (Ihm) del mese, elaborato da Trademark Italia con la collaborazione di 550 albergatori, conferma gli effetti della crisi.
    Continua la flessione della domanda in tutte le citta' d'affari: Milano (-9,9%), Torino, Como e Brescia perdono tra il 9 e il 13% di presenze. Situazione leggermente migliore nelle tre grandi citta' d'arte: -3-4% per Venezia e Firenze, -4,5% a Roma.

    Prezzi ancora in discesa, con il ricavo medio per camera in flessione del 6,5%. Previsioni generali negative anche per giugno. Le aree business, fiere e congressi rallentano ancora. L'impatto e' meno grave per le strutture ricettive a tre stelle (la cui flessione media è di 2,7 punti di occupazione e -4% del movimento), che però hanno mediamente ridotto i prezzi del 4,6%. Gli alberghi a quattro stelle registrano una flessione del -6,9% delle presenze. Novità nella categoria a cinque stelle, dove la flessione delle presenze arriva al 10%, ma a fronte di un aumento dei prezzi del +6,8% rispetto ad un anno fa.

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  18. @Vinc

    Visto che non ti risponde Nicolò ti rispondo io.
    Sono su http://www.turismoefinanza.it/step.jsp?newsid=71825


    ciao

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  19. il tutto nonostante l'abbassamento dei prezzi, bene/bravi e complimenti.
    Aspettiamoci la commissione sulle statistiche perchè quando la Brambilla vede un problema che non le aggrada fa subito una commissione su quello.

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  20. @Francesco

    Ottima constatazione...una commissione per ogni problema che le si presenta.

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  21. Come dimostrazione alla forbice che si allarga sempre più c'è il dato che nei 5* la crisi si sente meno, anzi nulla.
    Scusate è un luogo comune va credo che abdasse detto.
    Ciao

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  22. Ho dato una scorsa a questa indagine di Unioncamere presentata a BIT 2009 e pubblicata sul sito ontit-tonti.
    Molti dati interessanti.
    Utile ad esenpio capire il ruolo di
    televisione, cinema e Internet nella scelta delle vacanze (anche in virtù della nascita del prossimo portale nazionale).
    Si tratta di indagine condotta su un campione di 33.000 persone.
    La tabella riepilogativa è a pag. 17.
    Si scopre che almeno il 40% decide su consiglio, racconti di amici, parenti e familiari. Un 30% si basa sulle esperienze personali e/o pregresse. Internet vale un 15-18% per gli italiani e un 25-32% per gli stranieri.
    Il consiglio di agenzie ed enti turistici pesa in modo ridicolo. Per non parlare di mostre, convegni e fiere. Idem cataloghi, depliant, giornali e simili.

    Conclusioni: anzitutto è decisamente opportuno trattare bene i propri clienti, che il passaparola alla fine pesa e pesa parecchio; in secondo luogo se vuoi farti promozione il web è probabilmente la strada maestra.
    Se poi metti insieme le due cose e costruisci un "portale" essenzialmente basato sulle esperienze di viaggio, piuttosto che fare la classica vetrina promozionale (a cui credono in pochi), probabilmente fai una cosa tutt'altro che stupida (da cui il successo di siti come tripadvisor, il giramondo e simili).

    Cose magari già abbastanza note, ma è confortante sapere che il mero "buon senso" ha poi un qualche riscontro anche nella realtà delle cose.

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  23. Rubo la frase a Stella di mare e ti chiedo se disponi di un telescopio che legge nella mente perchè questo è appunto il prossimo post.
    Dalla data dell'insediamento del nuovo governo abbiamo avuto un'infinità di possibili occasioni per far parlare turisticamente di noi in campo mondiale: nuovo governo, sottosegretario con delega al turismo, nuova classificazione alberghiera, nuovo portale, nuova enit, ministro del turismo e qualcosa sicuramente dimentico; ma le abbiamo ceffate tutte perchè nessuno ha parlato dell'innovazione turistica italiana.
    Giornalmente, per non dimenticare alcuni idiomi, leggo i giornali esteri che danno un buon risalto al turismo e mai, ripeto mai ho letto cose producenti al nostro indirizzo. Non abbiamo mai colpito il bersaglio.
    Quello che scrivi è sacrosanto ma non da adesso bensì da decenni.
    Lo stesso Plinio sostiene insistentemente questa valida teoria e l'esempio più pratico è che per nostra fortuna esitono albergatori con queste idee e che non aspettano la manna dal cielo, rinnovandosi a dispetto delle istituzioni, della politica e quindi della studida esagerata burocrazia.
    Vabbé sarò più preciso nel post.
    :-D

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  24. Però qui si parla di un campione 33.000 persone che vuol dire differente da quelli a cui siamo abituati e cioè 5/600 e qualche volta 1000.
    Personalmente concordo con unioncamere che credo dia sempre parametri giusti e sopratutto comprensibili.

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  25. 5 su 5

    un portale che cerca di applicare le best practice ma che non riceve sostegno da nessuno (e costa MOLTO meno di italia.it) è www.wiaggi.itPlinio lo conosce.
    E' ancora in beta e sono tante le ingenuità ma la prossima versione credo che sarà proprio interessante.

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  26. @ Zaccheo ben ritrovato,in effetti si pensa che il portale sia la manna si pensa che con il portale Italia.? si riesca a trovare il bandolo della matassa, sarà vero il contrario maggiore confusione e favoritismi. Verranno aiutati quelli più vicini all'entourage.
    Pensate volevo entrare nel portale Visitemiliaromagna , mi è stato detto che da solo non potevo entrare, bene,dovevo far parte di una associazione o club di prodotto, bene, faccio parte di federalberghi ho contattato un paio di dirigenti, che mi avrebbero contattato da gennaio non si è fatto nulla.
    Non mi interessa il risultato che mi avrebbe dato, che sarebbe stato irrilevante, non mi va bene il principio.
    E' uno schifo, per quanto riguarda il discorso di come la gente sceglie una località o strutturai dati di Frap che avevamo già analizzato sul sito di Roberta Milano, sono verissimi da qui l'inutilità di andare per fiere. Si va alle fiere per fare bevute mangiate e se capita qualche extra.
    Sono contento che si prende come esempio per le statistiche Trademark, che è delle mie parti, se quello è il modo di fare statistiche, mi immagino come le facciano le altre società di rilevamento.
    Plinio

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  27. @Plinio
    Come sempre, ottimo.
    Le associazioni alberghiere se fossero valide non ci troveremo in questa condizione.
    Concordo sul fatto che le riunioni a porte aperte siano tempo perso perchè le decisioni importanti si prendono in pochi.
    Contribuiscono solo ad aumentare le presenze nel luogo dove si è scelto di programmarle.
    In merito alle statistiche ho già dato ma presto rotirnerò sull'argomento con nuove opportunità che mi sono state inviate dalla Francia.
    @Paolo Zaccheo
    Ben arrivato e mi fa molto piacere averti letto mentre alcune cose da te scritte sul tuo mi hanno aiutato in alcune considerazioni del passato.
    :-)

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  28. @Plinio
    Eppure un portale ben fatto, che metta al centro le esperienze di viaggio, si porta dietro anche un automatico meccanismo esplicito/implicito di misura della qualità dell'accoglienza.
    Fa emergere i migliori e scatena una sana concorrenza tra gli operatori.
    Se torniamo alle origini del progetto Italia.it, quando ad occuparsene originariamente in Sviluppo Italia Veneto fu chiamato un noto imprenditore del nordest, che oggi vive in un castello principesco, nei pressi di Treviso (rilevato dai salesiani e poi ristrutturato), le idee di fondo erano proprio queste.
    Poi naturalmente è finito tutto in vacca non appena sono arrivati Lucio Stanca, Sviluppo Italia e compagnia viaggiante (vedi anche articolo di M.Maugeri del 2004 nel post).
    Siccome in Italia i migliori vengono sempre premiati, oggi l'ex ad IBM Italia si occupa di Expo 2015 ai massimi livelli, a 450.000 euro l'anno di stipendio (ma ne voleva 750). Allegria. ;-)

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  29. @ Luciano e Stella di mare grazie per il benvenuto.

    @ Plinio. Sarei curioso di conoscere qualche numero su www.visitemiliaromagna.com. E' comunque bizzarro come nella nostra regione piena di proclami sul sociale e sulla solidarietà il pubblico si affidi ad enti privati per realizzare progetti del genere. Io le chiamo scatole cinesi.

    Stanamente comopaiono gli aeroporti di Ravenna e Reggio Emilia ma non quello di Parma.

    Il social network deve essere la versione elettronica del passa parola tradizionale. E' difficile pensare ad un social network brandizzato. E' difficile credere che un utente/turista si iscriva a tanti sn. Insomma si fa presto a dire portale...

    @frap1964 la mia idea su italia.it è sempre stata molto semplice. dovrebbe essere un database e basta. ma veramente efficace, accessibile, condivisibile, 2.0. Un modello che potrebbe essere esportato perché non esiste nulla del genere nel mondo. Lo sapete che non esiste un identificativo univoco per le strutture ricettive nel mondo?

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  30. @Paolo Zaccheo
    "Lo sapete che non esiste un identificativo univoco per le strutture ricettive nel mondo?"

    Scusa ma cosa vuol dire?

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  31. @zaccheo è così danno in appalto ad amici degli amici e chi rendono più visibili? gli amici! Forse saprai che alla fine dello scorso mese o ai primi di questo, non ricordo bene, sono venuti dallagermania parecchi giornalisti turistici e TO tedeschi la regioe e gli enti vari li hanno portati dove più gli pareva comodo, non per niente l'assessore al turismo Pasi è di Ravenna o quelle parti, hanno fatto visitare tutta la zona di Cesenatico Cervia qualche città Bolognaed altre qualcosina di Rimini ma noi che siamo al confine con le Marche e abbiamo il territorio più bello di tutta laRiviera non si è visto nessuno.
    Voglio dire vanno dove hanno più interessi il Pasi viene votato a Ravenna porta li i TO.
    @ Frap il passaparola è fondamentale, attenzione a quello telematico, se un cliente si trova bene va a casa tranquillo e non scrive niente, su 100 1 rimane scontento e scrivepeste e corna, trip advisor è un'arma a doppio taglio, molti scrivono recensioni sui propri Hotel parlandone bene per coprire eventuali critiche.
    Plinio

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  32. @ Stella di mare - che per identificare un hotel in un database ti devi affidare al nome, alle coordinate geografiche e a volte come discriminante al numero di telefono. Gli hotel cambiano nome, indirizzo, telefono sulle stesse cordinate magari approssimative ce ne possono essere più di uno. Sul nostro sistema a volte ci troviamo con più offerte per lo stesso hotel che vengono da wholesalers differenti e che sembrano più hotels difefrenti. Un numero identificativo univoco è il primo passo per organizazre l'offerta!

    @ Plinio - guarda caso Cattolica e Misano non sono presenti su PER... se cerchi un hotel. Da denuncia!!!!

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  33. @Plinio

    "il passaparola è fondamentale, attenzione a quello telematico, se un cliente si trova bene va a casa tranquillo e non scrive niente, su 100 1 rimane scontento e scrivepeste e corna, trip advisor è un'arma a doppio taglio, molti scrivono recensioni sui propri Hotel parlandone bene per coprire eventuali critiche."
    Questa è la base, non solo italiana, ma intenazionale.
    Recenti, ma non troppo, statistiche americane (quelle serie) hanno evidenziato che le scelte dei clienti si orientano al 51%, quindi la maggioranza, sul viaggio e sull'accoglienza; come a dire che il rimanente è minoritario.
    Devo confermare questi dati poiché rispecchiano la realtà.
    Le grandi compagnie di navigazione le stanno adottando da diversi anni.
    Buon viaggio di approccio e grandissima accoglienza.
    :-)

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  34. @ Zaccheo quello che hai notato tu me l'ha fatto notare un collega ho chiamato VisitER, mi hanno detto che loro non c'entrano perchè il portale è gestito :Chi siamo
    Visitemiliaromagna.com è il portale internet della società Prenota Emilia Romagna s.r.l. costituita da Confcommercio Emilia Romagna e Confesercenti Emilia Romagna e promossa da APT Servizi s.r.l., struttura di servizio della Regione Emilia-Romagna.

    Le finalità
    La società è stata fondata nel dicembre 2007 per favorire la vendita on line dei prodotti turistici delle imprese dell'Emilia Romagna coerentemente con la politica turistica della Regione Emilia-Romagna. Possono essere ospitati all'interno del portale i Club di Prodotto, le agenzie di viaggio e le imprese ricettive, che hanno la sede principale e il proprio centro decisionale nel territorio regionale e aderiscono a una delle quattro Unioni di Prodotto definite dalla normativa regionale (Costa, Appennino, Terme e Città d’Arte).

    Ecco le scatole devi appartenere a..... devi avere..
    Essendo la sede in provincia di Ravenna o Forlì è chiaro che chi è vicino è avvantaggiato.
    Plinio

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