sabato 23 maggio 2009

Senza parole

E’ solo un post promemoria per quei “personaggi” che instancabilmente continuano a propinarci la loro discutibile professionalità per risolvere l’attuale fase di declino turistico; una sinergia tra ciò che questo settore ha risolto in merito alla passate ristrettezze economiche di altre nazioni con quella della povertà di intenti, ideali e pseudo obiettivi che sempre più si evidenziano nello stivale.
Il World Tourism Organization è sempre stata un po’ la mia ‘Bibbia’ del turismo e vale a dire il metro di valutazione per conoscere tutte le situazioni intraprese a livello mondiale, turisticamente parlando, per risolvere dei problemi anche ma soprattutto di livello sociale.
Queste conoscenze fanno poi automaticamente scattare delle comparazioni con le proprie idee e spesso ti si accende la lampadina della genialità, della risoluzione personale e quasi sempre le azioni intraprese c'azzeccano.
Dal ’95 al ’98 il numero degli arrivi turistici internazionali è più che raddoppiato e l’esempio intrapreso dall’Onu nel monitorare i 4 paesi (Capo Verde, Maldive, Samoa e Vanuatu) hanno ancor più evidenziato il turismo come un settore che, come gli altri, richiede alcune condizioni di base per svilupparsi con successo, in primis la stabilità politico-economica all’interno della destinazione che consenta i necessari investimenti di capitale locale e straniero.
Infatti la Dichiarazione delle Isole Canarie sul Turismo (2001) ha messo in evidenza l’attenzione dei rappresentanti governativi dei PMA verso il fenomeno del turismo, visto come “un mezzo per accrescere la partecipazione nell’economia globale, alleviare la povertà, raggiungere il progresso socio-economico” e come uno dei settori essenziali su cui puntare per lo sviluppo.
Ora calcolando che l'Italia pur avendo questa stabilità politica (?), gli investitori esteri ben si guardano dall’avvicinarsi; forse non li vogliamo per limitare il fenomeno del 'leakages', ossia dal fatto che solo una bassa percentuale del reddito generato dal turismo rimane nella destinazione, ma questo non è vero perchè qui non si perderebbe la quota significante per l’importazione di prodotti ad uso turistico e per il rimpatrio dei profitti da parte degli imprenditori stranieri, come è ovvio supporre.
Leggi astruse, tasse, mancanza di agevolazioni, etc.?
Lo sviluppo del turismo si pone inoltre come strategicamente rilevante nelle politiche di riduzione di eventuale crisi a livello globale per una serie di motivazioni: è uno dei settori a più alta intensità di lavoro, dopo l’agricoltura, ed offre possibilità di impiego per molte donne; è uno dei pochi settori in cui i Paesi in via di sviluppo possono essere competitivi con il resto del mondo in quanto un prodotto turistico ha alla base le risorse naturali e culturali, ed è infine un ‘bene trasversale’ che viene consumato nel punto di produzione, e per questo motivo offre considerevoli opportunità ai micro-imprenditori di vendere i loro prodotti o servizi aggiuntivi (souvenirs, oggetti d’artigianato, spettacoli artistici, etc.).
In definitiva; puoi avere tutti gli intenti che vuoi, come la totalità degli obiettivi prefissati, ma se non hai degli ideali giusti e valide conoscenze professionali; embé, sei un povero/a.
Ma quel che è peggio, egregi ‘professionisti del nulla’, è che la vostra povertà di logica non può obbligarci alla povertà finanziaria, e non campate scuse; i dati parlano.

Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

19 commenti:

  1. La povertà che mi fa più paura è la poverta di ideali e di obiettivi.
    Plinio

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  2. Credo che Luciano si riferisse proprio a quella.

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  3. Gli ideali che si notano nella politica sono quelli per raggiungere le posizioni più ambite seguendo la leccatocrazia mentre gli obiettivi...anche.

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  4. Nicolò, il violinista23 maggio 2009 alle ore 19:53

    @Vinc
    Non dai molte prerogative.

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  5. Nicolò, il violinista23 maggio 2009 alle ore 19:56

    @Rembrandt
    non vedo la tua massima serale.
    A dire il vero non ho visto neanche quella di mezzogiorno.
    Sei andato al mare?

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  6. Anch'io sono senza parole proprio come il post di Luciano.
    Anche perchè ho finito adesso e per fortuna domani ritorna lo chef.
    Oggi avete dovuto fare a meno dei miei strafalcioni ma domani mi riprendo con gli interessi.

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  7. Forse gli obiettivi li hanno ma è il raggiungimento di questi che penso non sia possibile con le 'trovate' finora fatte.

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  8. Capisco ma perchè farli venire ad investire in Italia che siamo già in tanti?

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  9. @Anonimo
    La concorrenza non ha mai fatto male, anzi.

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  10. @Anonimo
    Agevolazioni per gli inestimenti esteri vuol dire conseguentemente agevolazioni per noi e magari riduzione delle tasse.

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  11. Tutto pronto per l'avvio della 13^ edizione della manifestazione promossa da Confesercenti ed organizzata con la collaborazione degli Enti locali, la Camera di Commercio, l’Enit e l’Apt dell’Emilia-Romagna.
    Quest’anno la Borsa si terrà nuovamente a Ravenna, dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, che ha fatto registrare una presenza numerosa di espositori e di visitatori.

    La manifestazione, alla quale hanno aderito, anche in questa edizione, centinaia di tour operator provenienti da moltissimi Paesi, sarà ospitata nella prestigiosa Piazza del Popolo dove verranno allestiti gli spazi espositivi all’interno dei quali le città, i centri minori e i borghi presenti alla Borsa metteranno in mostra i loro tesori di arte, cultura ed enogastronomia.
    Una vetrina importante, dunque, per far conoscere ed apprezzare un'offerta turistica che, spesso, rimane fuori dai grandi circuiti, ma per la quale continua a registrarsi un crescente interesse, soprattutto da parte dei turisti stranieri.
    Appuntamento centrale della Borsa rimane il “Workshop Internazionale” che, quest’anno, sarà organizzato presso una nuova location, il Pala De Andrè di Ravenna, attraverso una serie di appuntamenti prefissati tra buyers e sellers. Gli operatori turistici attivi nei centri d'arte italiani meno conosciuti potranno così presentare ai Tour Operator le loro proposte e le bellezze uniche dei tanti piccoli tesori “nascosti” nel territorio nazionale e per certi versi “oscurati” dal prestigio di città come Roma, Venezia, Firenze.
    Durante le quattro giornate della manifestazione, innumerevoli saranno gli appuntamenti culturali, musicali ed enogastronomici che inviteranno il pubblico ad immergersi nelle atmosfere evocative e in percorsi sinestetici fatti di di immagini, suoni e sapori.
    Nella giornata di venerdì, infine, da segnalare due appuntamenti importanti: l’inaugurazione ufficiale che avrà luogo alle ore 12,00 alla presenza delle Autorità, della madrina Josefa Idem e degli organizzatori, e il 9° Forum Europeo dei Siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, dal titolo “Dal patrimonio intangibile alla cultura materiale”, alle ore 15,00 presso la Domus dei Tappeti di Pietra – Sala dei Cento Preti.

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  12. Trovato...turismo procreativo...

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  13. @Cisono

    L'hai pubblicato per Plinio?
    Credo che ne sia già a conoscenza.
    Comunque hai fatto bene a proporlo per nostra conoscenza.

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  14. Voi parlate della nostra prosopopea ma anche voi non scherzate nel definire tutto giusto quello che dite.
    Avete pensato che la crisi turistica dipenda principalmente dalla crisi mondiale?
    Avete pensato che quello che è stato deciso in un solo anno è molto più di quello che è stato fatto nei trenta precedenti?
    Avete pensato che molte nostre decisioni non trovano sbocco per motivi finanziari e burocratici?
    Pensate.

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  15. @Anonimo

    Buongiorno.
    Nostra prosopopea, problemi finanziari, burocrazia, annuale produttività, crisi mondiale?
    Scusa non dovrei rispondere a delle domande con un altra domanda, ma queste cose le abbiamo create noi?
    Cordialità

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  16. @Anonimo
    Benvenuto e buongiorno.
    Difficilmente intervengo quando vedo una risposta a qualche commento e questo è per il rispetto ad entrambi i commentatori ma ritenendo indirizzatimi gli interrogativi, penso sia giusto inserire il mio.
    La prosopopea (dal greco antico prósopon, faccia) è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare oggetti inanimati o animali, come se fossero persone. È una prosopopea anche il discorso di un defunto.
    Come vede noi non facciamo parlare nessun oggetto inanimato ma semplicemente uno scambio di vedute.
    Per quanto riguarda la crisi mondiale, mi preme ricordarle che ho attraversato due grandi crisi mondiali del turismo ed in entrambe le occasioni ho posto la mia azienda ed anche un governo al top del mercato chiudendo addirittura in over gain l'anno susseguente.
    Lei gentilmente sostiene che sono state affrontate più problematiche nel solo anno appena trascorso che nei precedenti 30, ma mi scusi; i risultati?
    Cortese anonimo lei è a conoscenza che con un euro speso nel turismo se ne ricavano ben otto e per quanto riguarda la burocrazia; beh, le buone idee, come purtroppo anche quelle brutte, cambiano il mondo, figuriamoci la burocrazia.
    Nella speranza di aver esaudito ogni sua richiesta le invio i miei più cordiali saluti.
    luciano ardoino

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  17. @Anonimo
    Benvenuto.

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