E vabbè su, d’altronde lo sapevo che il Marco Doria non avrebbe (probabilmente) mantenuto queste parole: “Il turismo a Genova? Senza dubbio un settore strategico”.
S’era (neanche un mese fa) alla sala Nautilus dell’Acquario di Genova, e il Doria in compagnia di altri pretendenti a sindaco della città, nonché pressato dalle domande dei giornalisti e dagli “esperti” cittadini di questo settore, così sentenziò.
Anzi, se non ricordo male (ma credo proprio di no), il nuovo Sindaco aggiunse che la cultura, il turismo ed il marketing della città sarebbero state “prese” sotto il patrocinio di un medesimo assessore.
E manco per il tempo d’un battito d’ali del colibrì ci prestai fede.
Mentre qualche bontempone che di certo l’ha fatto, ora c’è caduto di botto … o presto ci cadrà.
Cultura, turismo e marketing, che se prese da sole anche senza l’aggiunta di qualche altro settore, darebbero un’immensa responsabilità all’incauto “beneficiato”.
Perché qui a Genova (poche balle) non si tratta di continuare il certosino lavoro dei predecessori (qualcuno lassù ce ne scampi … amen!), qui si tratta di sradicare il tutto e istituire un nuovissimo prodotto con l’industria ed il commercio.
In poche parole servirebbero dei grandissimi professionisti con due bocce così del comparto turistico (esperienza internazionale), i quali, sotto l’egida del sindaco, possano organizzare, nel più breve tempo possibile, un programma che porti immediatamente delle “palanche” nelle sperperate casse comunali.
Queste (le palanche) sarebbero poi d’aiuto per l’intera città e per gli annosi problemi che si ripercuotono incessantemente all’alba di ogni benedetto giorno.
E il fatto stesso che l’Acquario di Genova faccia più turisti da solo (però tocca e leva) che tutta la città, beh; la cosa dovrebbe far riflettere ‘sti eletti signori.
Mentre se apri i quotidiani cittadini che la vanno per la maggiore, il Secolo XIX e Il Mercantile, sopra ci leggi tutti i papabili (assessori) e di tutti i settori, ma se pensi di trovare un accenno in merito a quello del turismo, beh; te lo puoi scordare.
Ma non aveva detto (Marco Doria) che il turismo, senza dubbio, è un settore strategico?
Mah, il prossimo lunedì sapremo e allora … !?!
la lingua batte dove il dente duole.........
RispondiElimina;-)
@Anonimo
RispondiEliminae boia chi molla!!!!!
;-)
Ma no?
RispondiEliminaOrnaghi da Cannes: sfruttiamo solo il 50% delle nostre potenzialità: «Ho la percezione che possiamo fare molto di più dal punto di vista dell'utilizzo delle nostre risorse paesaggistiche, archeologiche, artistiche in generale. Dipende molto da settore a settore e dall'area territoriale, ma sfruttiamo per ora il 50% delle nostre potenzialità. Basta far conoscere di più ciò che già abbiamo nel nostro patrimonio. Ad esempio, il museo archeologico di Napoli è straordinario, così come quello di Capodimonte».
Il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi intervistato dal Sole 24 Ore a Cannes - dove ha presentato "Italia in luce", la nuova struttura per la promozione del cinema italiano all'estero - è tornato sul Manifesto del Sole 24 Ore per la cultura (vedi "Domenica" 19 febbraio 2012). E ai cinque punti del Manifesto, che ha sottoscritto assieme ai ministri Corrado Passera e Francesco Profumo, ne aggiungerebbe uno: «Cercherei di vedere, anche in chiave europea, di stringere più fortemente il nodo ricerca e cultura, pur mantenendo gli aspetti di specificità e la loro interdipendenza. Nella mentalità corrente tendiamo a vedere con più facilità che cosa la ricerca innovativa produce per lo sviluppo, siamo più in difficoltà a considerare che anche la cultura e le attività culturali producono sviluppo. Se io lego maggiormente cultura e ricerca e non le considero separate, assicuro maggiore sviluppo».
Andando ai fatti Ornaghi spiega: «Il governo e i singoli ministeri stanno procedendo con misure più importanti di quanto non sembri. Il Cipe ha destinato 70 milioni più altri 6 per il museo di Reggio Calabria e per una serie di iniziative, di cui oltre una metà riguarda il Centro Sud italiano, coinvolgendo 330 operatori culturali. Nel Nord un'altra grande iniziativa riguarda Brera. E incentiviamo la partecipazione del privato sociale».
Il ministro, che oggi ha incontrato anche l'omologo francese Filppetti, nella cultura chiaramente include anche il cinema e in questo senso rientra anche la nuova struttura "Italia Luce" - dove lavorano insieme l'Istituto Luce-Cinecittà e l'Anica, dunque cinema pubblico e privato, con quattro ministeri: Beni culturali, Sviluppo economico, Esteri e turismo -
Oggi è calma, vero?
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RispondiEliminacalma piatta
RispondiElimina;-)
Una settimana intera per decidere la lista degli assessori: si comincia veramente bene.
RispondiEliminaComposizione consiglio comunale:
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FdS 1
SEL 2
Lista MD 6
PD 12
IdV 3
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M5S 5
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Lista Musso 5
PDL 5
LN 1
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Totale: 24 + 5 + 11
In pratica il PD, con 12 consiglieri, ha praticamente in mano il consiglio comunale.
Faranno quello che vogliono e come gli pare per i prossimi 5 anni: tocca rassegnarsi.