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… e fino allora, com’era Superba la mia Genova.
Poi arrivarono i “professoroni”, alcuni politicanti, che annessi e connessi ai monopolii cominciarono a giocare con i vari vicoli Stretti e quelli Corti, con le acque e le stazioni, nonché tutte le Vie, i Viali ed i Corsi della città (Accademia, Vittoria etc. etc.), e tra imprevisti per noi e probabilità per loro, ridussero Genova come il gioco del Monopoli.
Un bel gioco di società ma che l’è sempre solo un passatempo ... passatempo pe i bacan d'a corda marsa d'aegua e de sӓ (per i padroni della corda marcia d'acqua e di sale).
Stupenda e stupende le parole alla fine del post.
RispondiElimina:-D
@Zena
RispondiElimina:)
--passatempo pe i bacan d'a corda marsa d'aegua e de sӓ (per i padroni della corda marcia d'acqua e di sale)--
RispondiEliminaCopy and paste nel mio prossimo
:-D
Caro Luciano,un pò mi sento
RispondiEliminacolpevole:forse qualcosa potevo
fare per contrastare questi
"professori".La storia si ripete e
i professori sono ancora e sempre in pista......
@Brancadoria
RispondiEliminaEd è il medesimo cruccio (si può dire così?) che mi porto addosso.
Vorrei fare di più ma non posso ... non me lo lasciano fare.
Ma tralasciando lo sconforto, boia chi molla!
:)
P.S.: Però com'era bella quella Genova là ... mamma mia.
L'avevo udita qualche volta ma non avevo mai fatto caso quanto fosse bella questa canzone...
RispondiElimina:-)
@Jennaro
RispondiEliminaBeh, detto dalla "fonte" delle canzoni dialettali mondiali ... è una conferma non da poco.
;-)
Ma se ghe pensu ...
RispondiElimina;-)