Siamo arrivati alla dearcobalenizzazione del nostro sesso.
Quindi non più il colore rosa o azzurro per le nascite dei bimbi e ne tantomeno quando saranno degli adulti, perché c’è chi la cosa non la manda giù.
E chi non l’accetta è Silvia Neonato che ora dirige il magazine Blue Liguria e che al fine del suo fondo apparso oggi sul Secolo XIX rivolgendosi al nuovo Sindaco della città in merito alle quote rosa da inserire nella prossima giunta, così scrive: “E per favore non le chiami rosa, non si parla di fatine né di confetti”.
Ma dico non hanno null’altro da fare (?) e possibile che il tutto vada in forma perfetta in 'sta benedetta città che vanno a pensare ‘ste belinate cose?
Qui non ci si capisce più niente, e se mentre fino a ieri non c’era il minimo problema, e tanto per dire, dove l'azzurro voleva dire uomo e nessuno s'incazzava per questo, e dove il colore rosa subiva la stessa sorte rivolto alle femmine; adesso no, non va più bene definire il gentil sesso col colore che l’è sempre stato nei secoli o millenni scorsi.
Vabbè prendiamo atto e chissenefrega se a qualcuno non piace più o non è mai piaciuto quel colore d’abbinare al gentil sesso.
Per me non cambia una virgola, le bimbe, ragazze e donne saranno sempre rappresentate dal color rosa e continuerò ad occuparmi di cose più serie.
Comunque sia, nel fondo della signora Silvia apparso sul quotidiano che la va per maggiore in questa città, c’è anche scritto di dare “merito” anche alle donne da inserire al comando di Genova (assessori).
E perché no?
Infatti sono arci d’accordo su questa teoria, ma sempre che l’appartenenti alle quote rosa si siano dimostrate migliori delle quote azzurre, e addirittura non ci sarebbe (almeno per me) alcun danno anche nel caso che tutti gli appartenenti alla giunta fossero “rosa”.
Naturalmente e come sopraddetto, seguendo un solo criterio di “meritocrazia” e non il tira a campà (Cencelli o favori vari?) che si vede, rivede e che sempre abbiamo visto.
E poi chi lo dice che siano proprio quelli che sono stati messi nelle varie liste comunali i migliori di Genova in quel dato comparto?
Hanno forse fatto delle considerazioni in quest'ottica a priori?
Ma va la!
E poi chi lo dice che siano proprio quelli che sono stati votati di più dalla popolazione i migliori di Genova in quel dato comparto?
Ma va la!
E poi chi lo dice che siano proprio quelli che sono stati messi nelle varie liste comunali i migliori di Genova in quel dato comparto?
Hanno forse fatto delle considerazioni in quest'ottica a priori?
Ma va la!
E poi chi lo dice che siano proprio quelli che sono stati votati di più dalla popolazione i migliori di Genova in quel dato comparto?
Ma va la!
Detto questo passo alla nota dolente che più mi riguarda e che scritta dalla Silvia Neonato fa ancora più male.
La dottoressa (l’ho già scritto all’inizio) dirige il magazine bimensile Blue Liguria, lo stesso che in occasione delle recenti amministrative di Genova ha organizzato (ved. qui) e dove (opinione strettamente personale) le domande poste ai candidati sindaco sul turismo, hanno fatto … si può dire ridere?
Le stesse domanda sentite, lette e viste nel secolo scorso, con ovviamente le risposte di quel periodo lì.
Ma vado al dunque.
La brava Silvia, rivolta a Marco Doria, dice che: “ … affidi loro (quote rosa) anche incarichi di peso, che so, lo sviluppo produttivo, l’urbanistica, il commercio, il turismo che dà segnali di crescita e ha bisogno di idee innovative … “.
Eh?
Il turismo che a Genova da segnali di crescita?
Forse che intendeva lo sviluppo dell’Euroflora che nell’ultima manifestazione ha perso qualcosa come 100.000 presenze?
Oppure era rivolta al Salone Nautico che negli ultimi cinque ne ha lasciato a casa “soltanto” 101.000?
O sono questi dati della Banca d'Italia (ved. sotto) che l’hanno fatta "ragionare" così e che naturalmente dicono tutto l'opposto?
O sarà per via di quelle 300 licenze commerciali che a Genova hanno chiuso nel 2011?
Boh?
Boh?
E poi dove cavolo le trova in questa città quelle quote rosa (ma anche le azzurre) che s’intendono di questo settore così bene da portare dell’innovazione per la produttività del turismo a Genova?
Forse gli stessi che hanno fatto quelle belle domande (innovative?) al Nautilus dell’Acquario nell’occasione del confronto diretto?
Tutta questa faccenda del turismo a Genova mi fa venire in mente non solo il Titanic ma anche la Sodoma biblica: mangiavano e bevevano e non si accorgevano di nulla.
Perchè non chiamano te, cazzo!
RispondiEliminaA volte le donne riescono così bene a farsi male da sole da raggiungere risultati talmente deleteri che all'uomo poi tocca lavorare parecchio nel tentativo di salvarle da loro stesse... altro che quote rosa...
RispondiElimina:-)
Dai Malavoglia:
RispondiEliminaQuella buona donna di comare Grazia s'era affacciata apposta in camicia per dire a suo marito: - Cosa è venuto a confabulare con voi lo zio Crocifisso? Lasciateli stare quei poveri Malavoglia, che ne hanno tanti dei guai! - Tu va a filare! rispondeva compare Tino. LE DONNE HANNO I CAPELLI LUNGHI ED IL GIUDIZIO CORTO. - E se ne andò zoppicando a bere l'erbabianca da compare Pizzuto.
@Luciano
RispondiEliminaCi vai?
@Vincenzo
RispondiEliminaNon amo particolarmente gli inviti col copincolla uguali per tutti.
Sarà presunzione, permalosità o quel che sarà ma non li ho mai fatti e neanche fatti fare; quindi non mi piace riceverli.
Se qualcuno gradisce la mia presenza mi scriva personalmente e facilmente risponderò sempre di SI.
Educazione e qualità!
Poi se scrivono a tutti indefessamente la stessa cosa, beh; credo che la mia presenza non sia così importante e pertanto ...
:)
... se non lo è, che ci vado a fare?
RispondiEliminaNumero?
La Repubblica di Cipro ha registrato, nel mese di aprile, un aumento di turisti italiani pari al 50 per cento rispetto all'aprile 2011 e un 30 per cento in più per il periodo gennaio-aprile 2012.
RispondiEliminaA spingere i nostri connazionali verso questa meta mediterranea è anche l'aumento dei collegamenti aerei. Cyprus Airways ha infatti adottato una nuova e vantaggiosa politica di prezzi, mentre la low cost Ryanair ha aumentato i voli sull'isola introducendo nuovi collegamenti per Pafos da 4 città italiane: Pisa, Treviso, Milano Orio al Serio e Roma Ciampino, oltre al preesistente Bologna-Larnaka.
Dopo alcuni anni di stallo, la ripresa dell'inbound per Cipro è iniziata già lo scorso anno, che si è concluso con un incremento del 10 per cento rispetto all'anno precedente. Dall'Italia la progressione sul 2010 è stata di 30 punti percentuali, con picchi nei mesi di maggio, luglio, agosto e ottobre.
Solo tre europei su cinque, il 58%, prevedono di partire in vacanza quest’estate tra giugno e settembre a causa della crisi. Si tratta del dato più basso registrato dal 2005, stando al barometro Ipsos-Europ Assistance. Tra gli europei, italiani e spagnoli sono quelli che sacrificheranno di più le loro vacanze. Tra i sette Paesi presi in esame, il calo più importante riguarda proprio gli italiani: a partire saranno quest’anno il 63% contro il 78% del 2011 (-15 punti). Partiranno meno anche gli spagnoli (il 51%, -14), i tedeschi (55%, -5), gli austrici (59%, -5) ed i belgi (59%, -2). Sono in controtendenza solo i francesi con il 70% che prevede di andare in vacanza, ovvero due punti in più rispetto al 2011. Il 17% degli italiani ed il 20% degli spagnoli sono inoltre pronti a tagliare i loro budget vacanze. Lo sono meno i britannici (il 14%) ed i francesi (10%). Gli italiani sono inoltre in Europa quelli che pervedono un budget più stretto: spenderanno in media 1.690 euro (-24,7% rispetto al 2011), meno degli spagnoli (1.863 euro, -4,1%). La crisi obbligherà gli europei a preferire dei soggiorni brevi: più di un terzo (37%) partirà una settimana o meno ed i due terzi non più di due settimane. Rinunceranno per lo più ai viaggi intercontinentali: quattro europei su cinque resteranno infatti nel Vecchio Continente, con la Francia come prima destinazione, davanti ad Italia e Spagna. “In questa situazione di crisi molti italiani sono costretti a sacrificare le vacanze, con un Paese dove l’aumento delle tasse è particolarmente importante – ha spiegato Martin Vall, direttore generale del gruppo Europ Assistance – In Spagna la situazione è simile. In Inghilterra, più della recessione, l’effetto Olimpiadi renderà i britannici più sedentari”. L’indagine è stata realizzata tra il 13 febbraio ed il 26 marzo su un campione di 3.523 persone (francesi, tedeschi, britannici, italiani, spagnoli, belgi e austriaci).
RispondiEliminaInfatti: LA QUALITA' !
RispondiElimina:-D
@Luciano
RispondiEliminaStai scherzando vero?
Non puoi mancare.
Altrimenti ti declasso istantaneamente il blog da AAA a BBB. ;-)
@frap
RispondiEliminaBeh, in questo caso ci penso un pò.
;-)
Ma alla fine so bene che ci vado.
E mannaggia alla mia curiosità!
;-)
Ne ero certo!!!
RispondiElimina:-D
Dai così ne avrai da dire!
RispondiElimina