Qualche anno fa leggevo sul Gulf News, il quotidiano in lingua inglese più importante di Dubai City, che venivano stanziati circa 2 mld di dollari per la creazione di una scuola di formazione alberghiera a supporto del grande sviluppo turistico e della necessità di proporre del personale altamente qualificato per la ricettività di quel paese.
Al primo esame si potrebbe ritenere un’ottima iniziativa ma non certamente nuova poiché in perfetta sintonia con le metodologie di alcune grandi, serie e professionali catene alberghiere che già da anni destinano una buona percentuale del budget a corsi di aggiornamento interno.
Dubai City non ha siti Unesco e non dispone di alcun patrimonio artistico-culturale naturale o retro-attivo, ma si sta prepotentemente affacciando nell’elite mondiale turistica che rappresenta una buona fetta del movimento monetario della nazione.
Le altre risorse sono il petrolio (10%) e gli interscambi con gli altri stati degli Emirati Arabi attraverso il porto ed aeroporti.
Come dire; stanno lavorando molto bene ma non hanno inventato niente di nuovo, mentre noi non stiamo affatto lavorando bene e non riusciamo neanche a mantenere o programmare quello in cui negli anni addietro ci vedeva come gli indiscussi campioni del mondo.
Ma veniamo alle scuole alberghiere!
Come già detto in un precedente l’Italia negli anni ‘50/’60 e ’70 disponeva di ottime scuole alberghiere che ci permettevano di stanziare nelle primissime posizioni mondiali da cui fuoriuscivano grandi future personalità dei vari settori alberghieri e ristorativi.
Infatti non vi è una sola sezione alberghiera in cui non siamo stati i promotori sia in didattica che in creatività; lo stesso Leonardo Da Vinci, un esempio su tanti, fu grandissimo ideatore nella Roma dei Cesari nel
Diciamo un F&B Manager o Maestro di Casa di eccellente “portata”.
Da quell’occasione nascono appunto i servizi alla francese, russa ed italiana ben contornati dall’eleganza dei servitori che volteggiando musicalmente deliziavano i commensali.
Cose d'altri tempi ma intonate all'epoca.
Mentre adesso?
Adesso prova a chiedere cosa sia il "FILO" nella ‘mise en place’ in un tavolo reale; uno su mille ti risponderà e forse neanche quello, docenti, presidi o magnifici compresi.
Le cause di questa debacle sono molteplici; lo stipendio di un docente corrisponde alla paga di un lavapiatti stagionale e quindi è immaginabile la volontà dei buoni preparatori ad affrontare questa istruzione, e detto porta conseguentemente al deterioramento di gran parte delle istituzioni scolastiche presenti nello stivale.
Poi c’è il grande problema che l’industria italiana non s’industria per portare all’istruzione, anche se solo parziale (poche ore settimanali tra tutti i vari dipartimenti dell’hotel), i loro migliori elementi.
Sai i ragazzi come starebbero attenti durante l’ora di un “grande” di quel dato settore alberghiero, ma soprattutto come sarebbero invogliati a dare il meglio di se stessi?
La EHL di Losanna, internazionalmente ritenuta la migliore scuola alberghiera del globo e personalmente visitata in più occasioni a livello informativo (curiosità), ha variegati programmi di formazione e gli standard sono affinati con precisione svizzera mentre governi, associazioni professionali e scuole superiori di una decina di paesi hanno chiesto all'EHL di guidare lo sviluppo delle loro scuole professionali alberghiere, tra cui gli Emirati Arabi.
La grande loro rivale, la Cornell’s School of Hotel Administration, la LCB di Adelaide in Australia, The Hague in Olanda fondata dall’Horecaf, Finlandia e poche altre hanno capito che la qualità non è solo nel management direttivo ma la parte qualitativa integrante proviene dalla cucina, sala, bar, camere, reception fino alla maintenance o alle lavanderie attraverso deposito e quant’altro del meraviglioso settore.
In Italia invece l’attenzione è principalmente rivolta al direttivo alberghiero, mentre ogni giorno (quasi) appare una nuova posizione dirigenziale alberghiera di cui non si conoscono neanche le prerogative, e solitamente doppioni di altre già esistenti.
E ho ben presente il valore o l'utilità che i partecipanti, alla fine dei quali, ottengono di fronte alla realtà lavorativa.
Ma per piacere!
Ma per piacere!
Le scuole alberghiere sono ritenute e scelte per lo più in base alla facilità per l’ottenimento del diploma, dopodiché viene abbandonato dagli studenti ogni interesse a proseguire il mestiere e causa è anche l’invogliamento che i docenti non riescono a dare agli alunni, comportando l’inserimento di personale estero senza nessuna cultura alberghiera, ma a basso costo.
Il risultato lo conosciamo come conosciamo l’interesse delle istituzioni governative alla risoluzione del problema, e mentre Dubai City impegna tutti quei soldi per il miglioramento programmatico, noi continuiamo con il nulla pur essendone stati i pionieri!
Tutto questo mentre le 10.001 associazioni del turismo nazionale continuano a parlare (l’armata di 800.000 prs.), e quei 8.000 e passa assessori al turismo italiano di varia natura discutono improduttivamente il calo nel settore.
… e poi ti trovi tra il tuo personale il finto malato che si fa dare quindici giorni di mutua e poi viene … ma di questo vi parlerò la prossima volta.
La seguo da non molto tempo ma sono rimasto estasiato da quello che scrive.
RispondiEliminaGiornalmente vado indietro nel suo blog e oltre a divertirmi imparo cose che nemmeno pensavo.
Mi permetta di dire che dovrebbero essere le persone come Lei ad organizzare il turismo italiano.
Grazie di cuore
@F.Benzi
RispondiEliminaE' capitato anche a me molto tempo fa e sono ancora qui.
:-D
e concordo sul fatto che Luciano dovrebbe essere la'.
RispondiEliminaUno come lui è sprecato da tutte le parti.
@F. Benzi
RispondiEliminaGrazie delle belle parole ma va bene così.
:-D
@Vincenzo
RispondiEliminaLà dove?
;-)
Number one
RispondiEliminaTu sei indiscutibilmente il numero uno del turismo, caro amico mio!!!
In più ci metti la faccia che tanti amici non te li da.
@Cptc
RispondiEliminaPoco male per quanto riguarda altri amici ... credo già d'avere i migliori.
;-)
@Luciano
RispondiEliminaAllora anch'io?
@Vincenzo
RispondiEliminaNo, tu no.
;-)
Per lei che seguiva i movimenti della Boscolo Hotels
RispondiEliminaTempo di cambiamenti per il gruppo Boscolo: in arrivo un aumento di capitale che consentirà di conferire in Boscolo Hotels il 75% della consociata Boscolo Tours, valutata 65,775 milioni di euro. Secondo quanto riportato da "Milano Finanza" ciò permetterà alla famiglia di imprenditori veneti alla guida del gruppo di ricostituire il capitale sociale di Boscolo Hotels, di «coprire le perdite previste per il 2012» e anche di «fronteggiare auspicabilmente le perdite previste per il 2013 e il 2014, nelle more dell'esecuzione del piano industriale» elaborato con il supporto dell'advisor Boston Consulting Group, viene specificato nel progetto di integrazione deliberato nelle scorse settimane.
Iorio dice delle novità del secolo scorso.........
RispondiElimina«In un momento di grande difficoltà per tutta l'economia nazionale il turismo è uno dei settori su cui occorre puntare per creare occupazione e sviluppo» La dichiarazione arriva dal presidente di Federturismo-Confindustria, Renzo Iorio secondo il quale «per questa ragione abbiamo inviato ai ministri Gnudi e Passera e al presidente Monti una serie di proposte concrete per ridare slancio ad un settore che incide, indotto incluso, per quasi l'11% sul Pil nazionale, ma che ha ancora ampi margini di crescita inespressi. Dal Consiglio dei ministri di oggi - conclude Iorio - ci auguriamo quindi possano emergere misure concrete per tutta l'industria turistica».
Mentre.........
RispondiEliminaLe minori disponibilità economiche e i timori per l'instabilità di alcuni paesi del mediterraneo fanno riscoprire agli italiani le vacanze in Italia: questi i risultati del sondaggio condotto da Assoviaggi-Confesercenti. «I dati dipingono un quadro fortemente influenzato dalla crisi, con partenze in diminuzione e fatturati in calo - spiega in una nota Amalio Guerra, presidente di Assoviaggi -. Nell'estate 2012 le agenzie di viaggio hanno registrato una diminuzione del 30%. E' il terzo anno consecutivo: dalla stagione estiva 2010 a quella di quest'anno si è perduto il 50% del giro d'affari». Rispetto agli altri anni – segnalano le agenzie – gli italiani nel 2012 hanno atteso a prenotare fino all’ultimo minuto, probabilmente per cause economiche. E se prima era giugno il mese di maggiore attività per le agenzie di viaggio, quest’anno il periodo clou si è spostato alla seconda metà di luglio, a ridosso della stagione canonica delle ferie. Poche idee precise sulla meta delle vacanze: la scelta è stata effettuata soprattutto in base alla disponibilità di posti e al costo.
Siamo alle solite TUTTO SBAGLIATO E TUTTO DA RIFARE e sfiga vuole che sia anche vero.
RispondiElimina;-)
@B.C.
RispondiEliminaQuesto è quanto si rileva dall'agenda di Governo Obiettivo Crescita per
Beni Culturali e Turismo (nell'indice la parola Turismo nemmeno c'è...)
Secondo me non c'è gran bisogno di commenti...(sic!), in una parola: fumo.
Non che ci si potesse aspettare qualcosa di diverso visti i ministri in carica ai Beni Culturali ed al Turismo. Per fortuna fra sei-sette mesi se ne vanno (sperem).
2.2.7 Beni Culturali e Turismo
Il patrimonio storico-artistico, paesaggistico e tout court culturale dell’Italia non ha paragoni al mondo. La sua valorizzazione e promozione è pertanto un filone strategico indispensabile per la crescita del Paese. Per ottenere questi risultati è però necessario uscire dalla logica meramente assistenziale della cultura, favorire le patnership pubblico-privato, guardare al patrimonio culturale non solo come una eredità del passato, ma come un asset per il futuro, principale cinghia di trasmissione del motore di sviluppo turistico. In tal senso, ad esempio, il Governo ha approvato la semplificazione delle procedure di ricerca di sponsor per il restauro dei beni culturali (“Pacchetto semplificazioni”) e delle procedure in materia di agevolazioni
fiscali e donazioni per i beni e le attività culturali (all’interno del decreto legge “Salva Italia”) e ha deliberato lo stanziamento di 76 milioni di euro da parte del CIPE a favore di alcune eccellenze del patrimonio culturale e museale italiano.
Per quanto riguarda invece il turismo, oltre al Piano Strategico quale strumento che per la prima volta traccia una visione del futuro e una strategia complessiva, e a numerosi progetti di promozione turistica [????], è in corso di avanzata elaborazione una iniziativa innovativa per migliorare la qualità ricettiva delle strutture attraverso un sistema di rating e classificazione. [????]
Azioni in programma
• Presentazione del Piano Strategico per il Turismo
• Sviluppo di iniziative di attrattività turistica legate ad EXPO 2015
• Riorganizzare la pianificazione urbanistica con impatto sul paesaggio del territorio nazionale, definendo, insieme con le Regioni e gli Enti locali, “piani paesaggistici” compatibili con il rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con la tutela di luoghi storici e naturali, con la rigenerazione dei centri urbani e periferie degradate
• Proseguire l'attività di ricostruzione, messa in sicurezza e recupero anche ai fini turistici delle aree colpite dal terremoto del maggio 2012, del centro storico dell'Aquila
• Approvare, in collaborazione con il Parlamento, una nuova legge quadro per lo
Spettacolo [????]
• Proseguire i progetti sui grandi attrattori culturali (es. Pompei)
@Frap
RispondiEliminaVado a leggermelo ma so già che m'inca**erò.
Vabbè, poi passa
:-(
P.S.: Chissà se il Bernabò Bocca sarà ancora contento?
Ma ci sarà una cosa in cui eccelliamo in questo Paese?
RispondiEliminaNiente risposte stupide grazie
@Francesco
RispondiEliminaTanti e tanti anni fa.
:-)
@Frap
RispondiEliminaNon avevo fatto caso che è in corso di avanzata elaborazione un'iniziativa innovativa per migliorare la qualità ricettiva delle strutture attraverso un sistema di rating e classificazione.
Ma hanno cambiato in corsa il Titolo V?
E che fine ha fatto La legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 che ha attribuito alle regioni potestà legislativa esclusiva in materia turistica e quindi anche la classificazione???
Ma ancora sta cosa che aveva tentato già la Brambilla e s'è visto che fine ha fatto?
:(
Poi tutti quei milioni (76) gridati alla cultura sono sempre il solito 0.5% del Pil.
RispondiEliminaNemmeno!
Mentre le altre nazioni per la cultura stanziano dall'1 al 2%.
Se calcoliamo che il nostro patrimonio culturale è il più grande tutti ... è veramente ben poca cosa e praticamente non cambia una mazza.
@Luciano
RispondiEliminaTutto fumo, come detto.
Compresa "l'iniziativa innovativa", imho.
Parliamoci chiaro: questi fra sei mesi vanno a casa, le norme le detta il Parlamento con i suoi tempi biblici, sai che gli frega? Ma si può pensare che si riesca a fare qualcosa di strutturale e per giunta con due ministri privi di qualsiasi competenza pregressa nel comparto Beni Culturali e nel Turismo?
A novembre 2011 si era già capito dove si andava a parare con questi due.
Io aspetto di vedere il piano strategico: altri soldi gettati al vento per farsi scrivere in bell'italiano cose note e arcinote.
Sono vecchi. Vecchi. Ci vuole gente giovane, con voglia di fare; con idee nuove.
Via. Via tutti. Compreso Monti, imho.
Robespierre?
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