C'è chi descrive il logo del Padiglione Italia dell'Expo 2015 come una serie di fette d'anguria sovrapposte l'una sull'altra e mischiate con delle coccarde dell'ultimo campionato mondiale di calcio dell'anno '90 svolto appunto nel Bel Paese.
E che qualche maldestro ha sventatamente fatto cadere dalle scale durante il trasporto.
Altri definiscono la creatura della Carmi&Ubertis, che è stata scelta dal notissimo consulente artistico Marco Balich, come un poligono di tiro disegnato dal creatore di South Park fatto di crack dal '32.
E c'è chi se la prende col nome "Orgoglio Italia" che gli appare più come uno slogan fascista sullo stile "tradizione italica" e alla moda dei testi delle sigle dei cartoni animati dei robot anni 80.
Mentre qualcun'altro afferma che se avessero scritto “Italia nostra, alla riscossa” sarebbe stato meglio.
Ma "Made in Italy" no?
Non sarebbe stato più semplice e anche più piacevole nonché mirato?
Vabbeh, non è il mio pane quotidiano e di giudicarlo non so.
Quindi non tento nemmeno una disamina anche se ... non è che mi faccia impazzire.
Ma la cosa strana, per quanto mi riguarda, è la definizione che i responsabili hanno saputo dare durante la presentazione del logo ...
... “La freschezza della nostra nuova immagine”, ha sottolineato Diana Bracco, “rende nel modo migliore l’entusiasmo con cui affrontiamo l’impegnativa sfida di Expo 2015 e l’orgoglio con il quale ci stiamo preparando a rafforzare nel mondo il ruolo dell’Italia. C’è in questo logo l’idea che il futuro si debba costruire con il contributo di tutti, che ognuno debba offrire il meglio di sé nell’interesse comune. Ecco perché oggi sono particolarmente soddisfatta di proporre questa nuova immagine della volontà di rilancio del nostro Paese”.
Marco Balich, Consulente Artistico del Padiglione Italia Expo 2015 spiega: “L’idea creativa del logo nasce dal concept ispiratore del Padiglione Italia, il vivaio, metafora di uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a “germogliare”. Ringrazio Carmi & Ubertis per aver interpretato correttamente il concept”.
Una benemerita mazza fionda definire "nuova immagine" oppure "idea creativa che interpreta correttamente il concept", anche perché non è assolutamente nuova e non credo che l'immagine primordiale di quel "concept" sia stato originato proprio per l'Expo 2015, infatti ... Oleksii Telnov, un valido grafico ukraino che si guadagna da vivere creando stock images da rivendere un tanto al chilo su internet, qualche tempo prima aveva disegnato lo stesso logo.
E se non identico, quasi.
Ma la cosa che mi sovviene d'acchito è il come possano aver pensato, questi signori, che la cosa non si sapesse o che non si scoprisse nell'arco di pochi minuti, ma soprattutto il perché, sempre gli stessi signori, non abbiano minimamente pensato alla figura di mer... coledì che questo avrebbe procurato all'Italia poiché anche nelle altre nazioni ... non sono mica poi così scemi a non accorgersene a loro volta.
Complimentoni!
P. S.: Di quanto sia costata la "cosa" non è dato sapere ... almeno non l'ho trovata.
E che qualche maldestro ha sventatamente fatto cadere dalle scale durante il trasporto.
Altri definiscono la creatura della Carmi&Ubertis, che è stata scelta dal notissimo consulente artistico Marco Balich, come un poligono di tiro disegnato dal creatore di South Park fatto di crack dal '32.
E c'è chi se la prende col nome "Orgoglio Italia" che gli appare più come uno slogan fascista sullo stile "tradizione italica" e alla moda dei testi delle sigle dei cartoni animati dei robot anni 80.
Mentre qualcun'altro afferma che se avessero scritto “Italia nostra, alla riscossa” sarebbe stato meglio.
Ma "Made in Italy" no?
Non sarebbe stato più semplice e anche più piacevole nonché mirato?
Vabbeh, non è il mio pane quotidiano e di giudicarlo non so.
Quindi non tento nemmeno una disamina anche se ... non è che mi faccia impazzire.
Ma la cosa strana, per quanto mi riguarda, è la definizione che i responsabili hanno saputo dare durante la presentazione del logo ...
... “La freschezza della nostra nuova immagine”, ha sottolineato Diana Bracco, “rende nel modo migliore l’entusiasmo con cui affrontiamo l’impegnativa sfida di Expo 2015 e l’orgoglio con il quale ci stiamo preparando a rafforzare nel mondo il ruolo dell’Italia. C’è in questo logo l’idea che il futuro si debba costruire con il contributo di tutti, che ognuno debba offrire il meglio di sé nell’interesse comune. Ecco perché oggi sono particolarmente soddisfatta di proporre questa nuova immagine della volontà di rilancio del nostro Paese”.
Marco Balich, Consulente Artistico del Padiglione Italia Expo 2015 spiega: “L’idea creativa del logo nasce dal concept ispiratore del Padiglione Italia, il vivaio, metafora di uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a “germogliare”. Ringrazio Carmi & Ubertis per aver interpretato correttamente il concept”.
Una benemerita mazza fionda definire "nuova immagine" oppure "idea creativa che interpreta correttamente il concept", anche perché non è assolutamente nuova e non credo che l'immagine primordiale di quel "concept" sia stato originato proprio per l'Expo 2015, infatti ... Oleksii Telnov, un valido grafico ukraino che si guadagna da vivere creando stock images da rivendere un tanto al chilo su internet, qualche tempo prima aveva disegnato lo stesso logo.
E se non identico, quasi.
Ma la cosa che mi sovviene d'acchito è il come possano aver pensato, questi signori, che la cosa non si sapesse o che non si scoprisse nell'arco di pochi minuti, ma soprattutto il perché, sempre gli stessi signori, non abbiano minimamente pensato alla figura di mer... coledì che questo avrebbe procurato all'Italia poiché anche nelle altre nazioni ... non sono mica poi così scemi a non accorgersene a loro volta.
Complimentoni!
P. S.: Di quanto sia costata la "cosa" non è dato sapere ... almeno non l'ho trovata.
Se questo logo è nuovo lo sono anch'io
RispondiElimina:-DDDDDDD
L'avranno regalata?
RispondiElimina