Non so se parlare di qualità del turismo sia la cosa che mi viene meno peggio, ma so solo che mi piace un sacco, e un sacco bello pieno.
Poi se c'aggiungiamo la qualità nel settore alberghiero, beh; si salvi chi può, e quel "chi può" stia pur certo che non la finirò in poco tempo.
Infatti ho passato più di quarant'anni a ricercarla da tutte le parti del mondo per confrontarmi e per imparare (spero) dai migliori, e per darci il giusto prezzo.
Eh già, la qualità costa e solo quelli veramente bravi (mi dicono) riescono a darla e oltretutto ad innalzarla con poche palanche.
Mentre per riuscirci serve solo una grande cosa: l'amore per questo mestiere (si può definire la qualità così?) e tutto il resto viene da sé.
E per qualità intendo tutto ma proprio tutto; dall'arrivo in stazione, aeroporto etc. fino all'attimo prima della partenza del cliente ...e pure dopo, e vale a dire quando "lui" lì non c'è più ma ...
Ora va detto, che dal mio rientro in Italia, non è che mi sia capitato molte volte di discuterne con persone che la pensano esattamente così e che l'intendono come la primaria soluzione all'annoso problema del turismo nazionale, ma per lo più ho sentito e letto una quantità industriale di gente che quasi quasi l'ha accennata solo per putacaso.
Magari durante le solite conferenze atte soprattutto a riempire qualche minuto di bla bla bla, e poi morta lì.
Mentre l'unica persona con cui condivido l'importanza della qualità (quella vera) e che come me ne parla e ne discute giustamente a iosa, è Giancarlo Dall'Ara.
E stessa cosa succede per quanto riguarda il turismo cinese (outbound) che resta per me, e ovviamente per Giancarlo, il mercato più grosso di cui si dovrebbe parlare e discutere ma, ahimé/ahinoi, un po troppo poco da tutte le parti.
E entrambe le cose nel web, qualità e turismo cinese, sono da sempre una rarità.
Bene detto questo, ieri è partito per merito del Prof un qualcosa di cui vi inserisco il link (ved. qui), e chissà che non sia la volta buona.
Da parte mia il massimo apporto e il massimo sostegno, poi se posso o se potrò ... un qualcosina la dico.
P. S.: Prima di tutto ... classificazione alberghiera "di qualità" (CAdQ) uniformata a tutte le Regioni ... e poi il resto.
Tanto l'Europa ci copierebbe in un battibaleno.
E non questa, per carità! ... e nemmeno quest'altra, neh!
Poi se c'aggiungiamo la qualità nel settore alberghiero, beh; si salvi chi può, e quel "chi può" stia pur certo che non la finirò in poco tempo.
Infatti ho passato più di quarant'anni a ricercarla da tutte le parti del mondo per confrontarmi e per imparare (spero) dai migliori, e per darci il giusto prezzo.
Eh già, la qualità costa e solo quelli veramente bravi (mi dicono) riescono a darla e oltretutto ad innalzarla con poche palanche.
Mentre per riuscirci serve solo una grande cosa: l'amore per questo mestiere (si può definire la qualità così?) e tutto il resto viene da sé.
E per qualità intendo tutto ma proprio tutto; dall'arrivo in stazione, aeroporto etc. fino all'attimo prima della partenza del cliente ...e pure dopo, e vale a dire quando "lui" lì non c'è più ma ...
Ora va detto, che dal mio rientro in Italia, non è che mi sia capitato molte volte di discuterne con persone che la pensano esattamente così e che l'intendono come la primaria soluzione all'annoso problema del turismo nazionale, ma per lo più ho sentito e letto una quantità industriale di gente che quasi quasi l'ha accennata solo per putacaso.
Magari durante le solite conferenze atte soprattutto a riempire qualche minuto di bla bla bla, e poi morta lì.
Mentre l'unica persona con cui condivido l'importanza della qualità (quella vera) e che come me ne parla e ne discute giustamente a iosa, è Giancarlo Dall'Ara.
E stessa cosa succede per quanto riguarda il turismo cinese (outbound) che resta per me, e ovviamente per Giancarlo, il mercato più grosso di cui si dovrebbe parlare e discutere ma, ahimé/ahinoi, un po troppo poco da tutte le parti.
E entrambe le cose nel web, qualità e turismo cinese, sono da sempre una rarità.
Bene detto questo, ieri è partito per merito del Prof un qualcosa di cui vi inserisco il link (ved. qui), e chissà che non sia la volta buona.
Da parte mia il massimo apporto e il massimo sostegno, poi se posso o se potrò ... un qualcosina la dico.
P. S.: Prima di tutto ... classificazione alberghiera "di qualità" (CAdQ) uniformata a tutte le Regioni ... e poi il resto.
Tanto l'Europa ci copierebbe in un battibaleno.
E non questa, per carità! ... e nemmeno quest'altra, neh!
Eh già, la qualità costa e solo quelli veramente bravi riescono a darla e oltretutto ad innalzarla con poche palanche
RispondiEliminaGrande!
:)
@Luciano
RispondiEliminaIntendi anche l'Iso 9000 per qualità?
@Sergio
RispondiEliminaDipende da chi l'insegna l'ISO 9000 e via cantando
:)
P.S.: E se i prof riportano solo i testi scritti da altri ... poiché l'ISO 9000/1 etc. l'abbiamo già dentro.
Almeno in questo settore.
Aspetta e spera caro Luciano, che la notte s'avvicina.
RispondiEliminaPorta qui la tua classificazione e le tue idee e le facciamo partire in un secondo.
Non te la prendere amico ma da voi non si fa niente.
Ma non dovresti essere a nanna a quest'ora?
RispondiElimina:)
Chi è CPTC?
RispondiEliminaBeh?
RispondiElimina@Vincenzo
RispondiEliminaBeh, cosa?
:)