Dopo le passate disastrose esperienze
(tutte italiane) di avere, forse nel più prestigioso ministero che
esista al mondo, Francesco Rutelli (sottosegretraio con delega),
Michela Brambilla, Piero Gnudi, Massimo Bray e Dario Franceschini,
sarebbe tosto l'ora che su quella carega ci si sedesse qualcuno che
davvero ne meriterebbe l'onore.
Riccardo Muti, a quanto ne so, non è
tipo d'aver leccato il posteriore altrui per fare carriera e tanto
meno reputo sia una persona che di buon grado accetti che lo si
faccia nei suoi confronti.
O chissà per quali altri improponibili "meriti".
O chissà per quali altri improponibili "meriti".
E già di per se stessa, questa cosa, è
semplicemente notoria di meritocrazia e di bontà (imho).
Mica poco, neh!... l'amare e saper raggiungere la perfezione così.
Di lui si dice che sia spocchioso e
borioso, ma chi non lo è in mezzo a questa nazional pletora di
presunti “professoroni” e perenni “guru” che, seppur nemmeno
degni di allacciargli le scarpe, manifestano indefessamente il nulla
del loro “Credo” anche e più dello stesso Maestro?
Almeno Riccardo Muti eccelso l'è per
davvero.
E per far comprendere meglio “rubo” un pezzo da chi s'è trasformato da detrattore in un sincero suo
ammiratore: “Non
dimenticherò il primo atto di Otello, che fu il debutto di Muti a
Roma: i violini suonavano come se fossero uno solo, gli archi
andavano assieme come MAI prima di allora, persino i frak sembravano
più lucidi e stirati. L'ottavino, collocato alla sinistra di Muti
come il konzertmeister,a un certo punto suonava all'inpiedi, colto da
estasi. Accadeva anche a Gazzelloni, quando era primo flauto alla Rai
di Roma:me lo raccontò Mehta. Un primo atto fantastico, perfetto: e
Dio solo sa quanto è difficile il primo atto di Otello. Si notava un
altro significativo dettaglio: gli ottoni.”
D'altronde il presidente, in questo caso il ministro, è persona che deve badare più alle PR che all'operativo.
Cosa per cui lo porta obbligatoriamente a circondarsi dal meglio che c'è sulla piazza, e non ...
... e sarebbe così che i consiglieri
(quelli che dovrebbero suggerire le migliorie possibili da
effettuare) però da strapazzo, i ruffiani per eccellenza etc. ecco che in
un solo attimo prenderebbero la porta (non a calci in culo però "poveretti", anche se ... ) sostituiti
da persone che veramente hanno le qualità e la voglia di portare
dell'innovazione, ma non solo guadagno e immeritata banale notorietà per se stessi, bensì per chi in quel comparto ci
lavora e a beneficio di tutti.
Indotto compreso.
E così la gente la gente la finirebbe di fallire, di licenziare, di mangiarsi tutti gli averi racimolati in passato... se non addirittura a suicidarsi per le assurde decisioni dei preposti.
Beh, se non lui, almeno qualcuno
che gli assomigli... e poi vedremo in un batter d'occhio che le cose
andranno di botto bene!!
P. S.: E il mondo ci
applaudirebbe… ma campa cavallo.
... e come si diverte
... e come lavora
@Luciano
RispondiEliminaDì al verità che anche tu sei fatto così eh!!!
:-DDDD
Mah!
RispondiElimina:)
Se dirigere un ministero fosse come dirigere un'orchestra... purtroppo son cose parecchio parecchio diverse.
RispondiEliminaSecondo me, in mezzo ai ns. burocrati, reggerebbe non più di sei mesi.
... Solo quei "pazzi" che credono ancora di poter cambiare il mondo lo cambiano poi davvero!..-
RispondiElimina:)