lunedì 13 giugno 2016

Il Social Media Team Diffuso ha la stessa utilità di un selfie fatto così

A me questi che insistono sul SMT diffuso (Social Media Team e pure Diffuso) non li capisco proprio.

E ancor meno comprendo le istituzioni preposte al turismo che li richiedono e ne fanno uso (forse perché non sapendo che cavolo fare, ecco che cercano di innalzare così la loro spocchia?... che tanto il fesso di turno lo trovano sempre che a 'sta str... anezza ci crede?), dando inoltre un certo guadagno ai venditori di fumo?
Ma che le spendano nell'innalzamento della qualità quelle palanche che è meglio... sempre che sappiano cos'è la qualità e come va fatta, neh!

L'SMT diffuso non è altro che la comunicazione e la promozione che avviene dal basso di un determinato luogo e nulla in merito alla programmazione, al miglioramento della strategia, dell'offerta e della qualità turistica (comparazione del dare con l'avere)... che sono tutte cose ben più importanti che non 4 cazzate dette o scritte da degli incompetenti nel tentativo di pubblicizzare una cosa di cui non sanno proprio nulla, o almeno ben poco.
Non si pensa prima all'etichetta della scatola di pelati che si vuole vendere senza aver prima pensato ai pomodori che si mettono dentro... porca paletta.


Un’attenta analisi è necessaria prima di ogni azione di (Web) Marketing, ed è fondamentale per ottimizzare al meglio strumenti e spese pubblicitarie (ved. qui Angelo Loizzo come la spiega la cosa).

Un’attenta analisi permette di capire
  • Se esiste mercato per i tuoi servizi/prodotti
  • Come si muove la tua concorrenza
  • Come sei percepito, tu sul mercato o i tuoi servizi/prodotti
Ma soprattutto
  • Come i tuoi potenziali clienti scoprono il tuo servizio/prodotto: per necessità? A seguito di uno stimolo ben preciso? Per un bisogno latente?
  • Dove reperiscono le informazioni relative al tuo servizio/prodotto
  • Di quante informazioni hanno bisogno
  • etc. …

ma prima devi pulire, e per pulire non intendo solo il termine specifico della parola ma un'infinità di cose che QUI sono completamente mancanti per raggiungere quel “top” della qualità... e manco ci s'avviciniamo in moltissimi casi... ma tanti ben, neh!

Il SOCIAL MEDIA MARKETING TEAM, come lo intendono queste capre, NON ESISTE!
A questa gente piace solo definirsi “socialmedia cosi” prendere il cliente con due inglesismi buttati qua e là nel discorso, mettere un paio di Hashtag a casaccio, due frasi motivazionali scritte con font diversi, magari sull’immagine di un tramonto che fa sempre scena e farsi grandi ai suoi occhi dicendo che con la loro “strategia” sono arrivati un sacco di Like.
Ovviamente manco uno dei Like è di potenziali clienti, e a seguito del loro mirabolante intervento il fatturato è pari a prima (presenze di turisti in questo caso)!
Magari pure più basso.

Non mi credi?
Guarda cosa è successo alla Melegatti sotto Natale, con il faccione di Valerio Scanu stampato sul cartone del pandoro e le loro mille gaffe sul tema omosessualità.
E chi ti propone una soluzione a pacchetto senza analisi alcuna e senza aver analizzato assieme a te il processo di acquisto dei tuoi clienti ti sta truffando.
Allora ti faccio 10 post a settimana, ti metto qualche hastag, taggo qualche amico e qualche bella foto. Tutto viene 205,50 €, signo’ che faccio, lascio?”
In pratica, quello che voglio dire è che certa gente andrebbe “gentilmente” accompagnata alla porta, con un bel calcio in culo.
Il turismo vive di vendite, NON di like su Facebook o chissà su quale altro social!
Non è un concetto così difficile, no?

E con quale metodo si dovrebbero poi misurare i risultati ottenuti dal SMT diffuso, onde valutare il valore aggiunto effettivo generato rispetto ad una comunicazione turistica messa in mano a "professionisti della comunicazione"?

Ma per piacere... ma basta!


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