mercoledì 12 ottobre 2016

Enit: esame della vista ?

E dopo Carlo Gagliardi, il presidente di Valtur che personalmente mi pare ne abbia voglia di fare bene, almeno credo e spero, al TTG di Rimini il direttore responsabile Remo Vangelista aprirà le danze intervistando Fabio Lazzerini (ved. qui).


Da Lazzerini, non appena inserito nel cda dell'Enit, mi aspettavo davvero di più, ma molto molto di più... e invece... beh, la situazione dell'Enit la conosciamo tutti nonostante i loro banali tentativi nel dichiarare che tutto va bene benissimo.
Ma l'è tutto un bailamme indescrivibile che difficilmente ci si riesce a stare dietro, e da quell'intervista non arriverà altro che il tutto sarà all'incontrario del tutto... un bla bla bla senza riflettere la vera realtà.


Infatti e comunque, ridendo e scherzando (ma credo lo facciano solo loro), è già passato un anno dall'insediamento del nuvo CdA, eh...
Inoltre è anche trascorso oltre un anno dal momento in cui tutti i dipendenti hanno optato per rimanere nella PA e passare ad altra amministrazione e/o al MiBACT.

A parte i dirigenti, che se ne sono andati tutti a fine maggio del 2016, mi sa che tutti gli altri sono ancora lì, visto che avvisi per nuove assunzioni, sul sito, non se ne sono ancora visti.
E tutta 'sta gente continua sicuramente ad essere pagata sulla base del bilancio di ENIT e con la precedente retribuzione, perché dubito seriamente che abbiano potuto imporgli, nel frattempo, il nuovo contratto di natura privatistica del settore turismo.

Qui però la colpa, ovviamente, è del ministero della Funzione Pubblica, che avrebbe dovuto condurre la fase del passaggio dei dipendenti altrove e non sta facendo una benemerita, evidentemente.
Ma secondo voi per quanto ancora potranno continuare con questo allegro andazzo ?
Perché è evidente che è motivo di incertezza continua ed una bella palla al piede per l'attuale dirigenza e per il CdA.
In una qualche intervista mi pare che la Christillin avesse parlato di 78 dipendenti in sede e +/- altrettanti all'estero.
E almeno sull'estero dovrebbero potersi muovere con minori vincoli e cominciare a ristrutturare e rivedere le sedi.

Ne ho contate:
5 in Asia
9 in Europa
4 in Nord America
2 in Sud America
1 in Oceania
21 in totale.

In Europa Lisbona e Madrid potrebbero anche aggregarle, imho.
Poi... secondo voi, ha senso una sede a Vienna e nessuna nei paesi dell'est ?
Io tenderei, ad es., ad aggregare Germania ed Austria.
Oltretutto mi darei invece da fare con le varie sedi di ICE nel  mondo (e forse questo era uno dei motivi del famoso incontro/accordo).


Ci sarebbero poi moltissime altre cose da programmare e da organizzare per sistemare almeno l'organico e il modus operandi, ancorché per non continuare ad avere più pasticci e problemi futuri... ma campa cavallo... ed inutile menzionarle qui... loro sanno già tutto.
Infatti dopo un anno e passa, non mi risulta che ne abbiano cominciata almeno una.
Nulla di nulla e per di più si auto proclamano felici e contenti nonché bravi da matti... però a quel “bravi da matti” toglierei il “bravi”, imho.



1 commento:

  1. Un serio piano operativo non lo si è mai visto.
    Non parliamo poi del piano strategico e/o del piano triennale che avrebbero dovuto presentare al MiBACT.
    Tra 15 gg dovrebbero pure presentare il piano annuale per il 2017, secondo quanto previsto in convenzione.
    Che piano vuoi che presentino se non c'è alcuna certezza sui dipendenti...
    Trasparenza sul sito zero.zero, poi, alla faccia di tutti gli obblighi di legge.
    L'avviso per la selezione del direttore commerciale è scomparso all'orizzonte: promo-commercializzazione, questa sconosciuta, alla faccia della mission prevista dal decreto ArtBonus.
    Cosa abbiano fatto in concreto con i 10 milioni di euro in dotazione per la promozione, a parte andare a qualche fiera qui e là, non lo si è ancora capito.
    Però patrocineranno BTO... e vuoi mettere?
    E' tutto molto molto triste, devo dire.

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