Non dico che sempre ci s'azzecchi, per carità, ma di certo il linguaggio del corpo aiuta un sacco.
I falsi vengono immediatamente a galla e così pure gli str... ani, gli indecisi, quelli che si chiudono a qualsiasi altrui innovazione, i permalosi, i presuntosi, quelli che ucciderebbero anche la propria madre per avere due minuti di notorietà, mentre per aver successo farebbero addirittura 'na strage... insomma, diciamo pure i peggiori deficienti.
A me di quei corsi, stage o come belin si chiamano ne hanno fatti fare un mucchio tanto, e se dapprima mi stavano sugli zebedei, beh; nel tempo mi sono reso conto che invece sono importanti.
Però a pensarci bene, non li avrei mai voluti fare... si vive male quando scopri che davanti a te c'è uno di quelli che dice str... anezze a tutt'andare, nonché un personaggio da prendere più che altro a calci nel sedere.... altro che sorrisetti!
E tu lì a cercare di non farlo intravvedere, perché magari sei anche educato.
Vabbeh, andiamo avanti.
L'idea è quella che tutti nel ricettivo, e chi nel turismo ci “mangia”, dovrebbero reclamizzare il marchio (logo) dell'Italia laddove può e dove dovrebbe.
Semplice no!
E invece no, quelli dell'Enit mica lo capiscono, e continuano con delle innovazioni che di innovativo non hanno nulla, niente di niente... a cui ci sommano degli errori mica da poco, neh.
Va anche detto che su queste pagine s'era già scritto nel 2009 la stessa cosa, ma... campa cavallo...
E così pure, invece dei soliti video da molta spesa ma poca resa, perché non...
…
beh, prendete
un qualsiasi giornale scritto in qualsivoglia lingua del mondo.
Fatto?
Col
vostro bel giornale immaginate adesso di andare nel Tibet a
cinquemila metri d’altezza e d’incontrare un bambino di circa
dieci anni d’età.
Oppure
in un villaggio di esquimesi, nel deserto del Sahara oppure
ecchennessò… quindi fantasticatelo dove meglio v’aggrada.
Fermate
il bambino ma prima fornitevi di un bel sorriso, sennò e magari vi
manda anche a quel paese, e fategli questo bel giochino.
Munitevi
di una forbicina che avete ipoteticamente acquistato da quelle parti
(fate attenzione che in quei luoghi è difficile trovarla, neh)
quindi è meglio portarsela appresso, e ritagliate anche
approssimativamente da una pagina di quel quotidiano (la prima che vi
capita), i confini del nostro Bel Paese.
Ah, con le punte arrotondate poiché se vi beccano all'aeroporto, beh; non si può...
Ah, con le punte arrotondate poiché se vi beccano all'aeroporto, beh; non si può...
Ora
datelo al bimbo anche a testa all’ingiù (il pezzo di carta e non
il bambino, neh), di sbieco o come diavolo preferite...
accartocciatelo pure.
Ma
non dimenticate le isole, per piacere!
Ebbene,
in qualsiasi maniera voi glielo porgerete, quel giovane abitante del
lontano Tibet, quell’esquimese o bla bla bla, vi dirà in un
battibaleno che quel brandello di carta assomiglia all’Italia.
Anzi,
che la è!
Provate
ora a fare qualsiasi altro ritaglio di qualsivoglia altra nazione e
aspettate per qualche mese la sua cortese e gentile risposta.
Lui
la girerà e la rigirerà da tutte le parti … ma cippa!
Eh già proprio “cippa”, come “cippa” se mai quelli
dell'Enit ne capiranno l'utilità di 'sto banale consiglio.P. S.: E per le Regioni?
Mica vi posso dire proprio tutto!... e che se l'imparino un po da soli.