Ogni anno in Italia si spendono più di
una decina di milioni di euro per ottenere dei dati mai omogenei (ad
esempio vedi l'immagine a lato), e quindi nemmeno veritieri sulle
presenze turistiche nel Bel Paese.
Diciamo che ognuno li emette seguendo
dei parametri senza nessunissima logica tra gli uni e gli altri,
nonché redatti in tempi davvero esagerati (dopo mesi e mesi).
Se poi pensiamo che l'averli in tempo
reale con un click sulla tastiera nonché veritieri al 100% (più la motivazione del viaggio, nazionalità e un sacco di altre cosine molto importanti) sarebbe semplice come il bere il classico bicchiere d'acqua...
Infatti basterebbe l'ausilio di un solo
algoritmo (sì, proprio uno solo) che con una spesa del poco più del
nulla assoluto nel confronto di quanto si spende adesso, e da
"pagare" solo la prima volta... ci sarebbe da chiederci se chi ci
amministra vuole davvero risolvere i problemi o se sulla faccenda ci
sguazza per chissà quali motivi (forse).
Per dirla in breve... in 5 anni, cioè da quando quell'algoritmo è stato trovato ma non utilizzato, hanno speso circa 50 mln di euro (100 miliardi di lire).
Ma chi sono attualmente gli autori di
questi dati così impossibili?
Gli Osservatori Turistici regionali
altro non sono che lo studio dell’analisi
dell'offerta, dell'andamento e dell'evoluzione della domanda dei
mercati turistici e per la realizzazione di un sistema di
monitoraggio sulle attività di promozione, informazione ed
accoglienza turistica.
Questi spendono a testa circa 130/180 mila euro all'anno... e siccome le regioni sono 20, il totale è presto fatto.
Concretamente,
gli Osservatori operano nell’area Ricerche
di Mercato e Statistiche, che
è il centro di competenze per l’analisi statistica e l’analisi
strategica a supporto delle attività di programmazione e
pianificazione del marketing turistico.
E in ancor meno parole, gli
Osservatori danno le presenze turistiche effettive in aiuto a chi fa
il marketing.
Oltretutto vorrei sapere come e a chi indirizzano gli specialisti i loro programmi di marketing se quei numeri sono "errati" e gli arrivano dopo dei mesi.
Vabbeh!
Esistono poi gli Osservatori
denominati di destinazione, che solitamente sono quelli comunali... e
dulcis in fundo, a livello nazionale, c'è l'ONT o l'ONTIT,
attualmente gestito dall'Enit.
Non mancano di realizzare i
“loro” dati delle presenze, degli arrivi etc., l'Istat, la
Bankitalia, UnionCamere, Federalberghi, Assohotel di Confesercenti,
Cisl, Uil e Cgil, la sociometrica di molte società emergenti etc., i
Big Data della telefonia etc., le Ditte specializzate etc. … e mo
mi fermo sennò facciamo notte.
Moltissime di queste spendono mentre altre ci guadagnano.
Però alla fine chi paga è sempre Pantalone.
E giusto per non farci mancare
niente (vedi immagine sotto), ecco che nel PST (Piano Strategico del Turismo 2017-2020) di
cui evito altre considerazioni se non quella del costo (1,5 milioni
di euro), ecco spuntare 220.000 euro per la implementazione di un
software unico per la raccolta dei dati statistici sui flussi
incoming, aumentando (e non risolvendo) il set di informazioni
disponibili e la tempestività dei dati... come a dire che
cercheranno, forse, di inglobare tutte quelle informazioni che girano
nel web per renderle note con qualche giorno d'anticipo.
Abbè!
vogliamo il cruscotto e gli indicatori sentinella !!
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaHai fatto caso che sei arrivato a 6 milioni di contatti?
In questo momento sono 5.999.949
Complimenti
:-))))
@Luca
RispondiEliminaEh già, si dovrebbe
;)
@Vincenzo
RispondiEliminaO perbacco
:)