Soluzione:
Come in tutte le aziende di vario settore merceologico, esistono buoni o cattivi amministratori ed il valore e l’utile delle imprese è sempre abbinato alle capacità ed onestà dei sopraddetti.
Infatti nel settore alberghiero non esistono cattivi collaboratori (F&B, Executive Chef, Maitre d’, Housekeeper M., Financial etc.), ma solo ed unicamente dei pessimi direttori d’albergo, General Manager o Multi GM.
I Direttori hanno un potere limitato e vale a dire che non producono nessun badget, come invece attestano numerosi libri universitari, ma devono sottostare a quelli prodotti dalla direzione generale o proprietà, generalmente più ottusi e limitanti nelle iniziative; vedi programmi a breve termine, qualità, acquisti ed organizzazione del personale.
Il budget!
In realtà i direttori agiscono come dei semplici esecutori o controllori, incontrandosi sovente, con delle problematiche che vengono quasi sempre decise a monte e che producono notevoli danni all’immagine e alla qualità attraverso ordini incoerenti.
I casi sono molteplici e chi mi legge sa cosa dico mentre queste cose esistono in tutte le classificazioni alberghiere.
Rimedio, rimedio e rimedio ancora, poiché lo scopo è il guadagno massimo e poi chi se ne frega, il direttore s’arrangerà!
Personalmente non ho una grande considerazione di questa categoria e mi riferisco alle direzioni generali, ai Multi General Manager, a coloro che gestiscono più realtà alberghiere, gli stessi che a volte, la proprietà ha dovuto speditamente sostituire perché più indaffarati in altre considerazioni, lasciamo perdere quali, o più adatti a magnificarsi pur non ottenendo significativi guadagni o ad accentuare la qualità dei siti in loro gestione.
E’ chiaro che sotto di queste “persone” non possano nascere o crescere ottimi direttori, autonomamente responsabili, portatori di qualità innovativa e dei buoni manovratori del denaro altrui, ma solo poche eccezioni.
Come chiara è la considerazione che non posso fare di tutta un’erba un fascio perché esistono aziende turistiche che hanno al top della piramide dei personaggi di indubbio valore, sia esso qualitativo che programmatico ma seguendo il detto che una rondine non fa primavera, noi rimaniamo stabilmente nell’inverno o al massimo all’autunno della gestione alberghiera; ed i risultati si vedono.
Avrei voluto spezzare una lancia in favore del settore ma per adesso è sufficiente una matita.
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2009/06/tema-i-direttori-dalbergo.html
I Direttori d'Albergo sono in maggior parte condizionati dalla proprietà perchè non sanno portare dei buoni risultati.
RispondiEliminaMandano dei ragazzini che non hanno dimestichezza neanche con il personale e fanno i "grandi professionisti".
Inclassificabili e rimandati ad ottobre.
Meglio bocciati!
@Anonimo
RispondiEliminaSono daccordo con te ma è anche vero che con 22/24.000 euro lordi annuali, molto di più non puoi avere.
Se poi calcoli che nelle grandi catene e con l'"esperienza" arrivi a 50/70.000 sempre lordi, capisci il perchè i migliori vanno all'estero.
Qual'è lo stipendio di un Direttore all'estero?
RispondiElimina@Stella di mare
RispondiEliminaPossono variare in base all'esperienza ma la base è sui 3/4mila mensili fino al tetto di 90/120 mila USD, all inclusive.
Dipende dai primi sei mesi, poichè i migliori, trascorsi i quali, rivedono con la proprietà lo stipendio.
E un MGM?
RispondiEliminaPenso che la risposta migliore te la possa dare Luciano.
RispondiElimina@Stella di mare
RispondiEliminaSergio ha detto bene e vale a dire che solitamente, per quanto mi riguarda, firmavo dei contratti annuali, ma semestrali per rivedere lo stipendio a risultato acquisito.
Abbassamento dei costi, azzeramento del ladrocinio, innalzamento della qualità con il personale che era contento di venire a lavorare portava solitamente la proprietà ad innalzarti considerevolmente lo stipendio.
Non conosco gli stipendi altrui; anzi, solo quelli dei miei predecessori, che variavano da un minimo di 130.000 ad un massimo di 180.000 annuali. Dipende anche molto dalla grandezza dell'azienda.
Caspiterina
RispondiElimina@Stella di mare
RispondiEliminaComunque esistono anche i benefit ed altre cose che Luciano non ha voluto dirti perchè sono sempre molto personali.
Ma come mai tutta questa curiosità?
Perchè penso sia un buon incentivo a fare sempre meglio.
RispondiEliminaAnche la curiosità?
Cosa ne pensate?
RispondiEliminaLa cittadina di Langenfeld, in Austria, è uno dei centri turistici più importanti delle Alpi tirolesi. In un periodo difficile anche per il turismo, ha deciso di sperimentare una nuova forma di marketing molto interessante per cercare di rendere la propria offerta più appetibile e più coerente con le attese: attraverso il programma Live Quality Check 200 persone potranno infatti passare un weekend nella cittadina soggiornando e praticando attività ad un costo… deciso da loro stessi. Grazie infatti alla formula “pay-as-you-want”, ciascun utente sarà chiamato a pagare solo la cifra che lui stesso riterrà onesto e corretto corrispondere (e a compilare un questionario sulla qualità/soddisfazione del soggiorno).
Aderiscono all’iniziativa molti alberghi, ristoranti e gestori di attività varie della zona. Ovviamente la formula non sarà la regola; si tratta infatti di un progetto promozionale che, a meno di successi clamorosi, sarà sperimentato una sola volta. Secondo i promotori dell’iniziativa, i vantaggi saranno triplici:
•aumentare la notorietà della zona attraverso un’iniziativa che faccia parlare di sè
•adattare la strategia dei prezzi a ciò che sarà emerso da questo esperimento
•utilizzare le informazioni ricavate dai questionari come spunti di miglioramento dell’offerta complessiva del territorio
Insomma, un bell’esempio di marketing territoriale innovativo
Altro giro, altre statistiche...
RispondiEliminaGli italiani, nonostante la crisi, non rinunciano alle vacanze estive. E’ quanto emerge da un recente sondaggio di Confesercenti, che mette in evidenza le nuove tendenze rispetto agli anni scorsi.
Più gradite le mete in Italia. Il 73% degli intervistati sceglie destinazioni italiane, e chi si sposta all’estero preferisce Spagna, Francia, Grecia e Croazia. In Italia fra le mete più scelte vi sono: Toscana, Puglia, Sardegna. Vacanze brevi ed economiche. La tendenza generale è di ridurre i giorni di vacanza e le spese complessive (cucinando anche in proprio), mentre il 33% dichiara di non cambiare abitudini rispetto agli anni scorsi. In genere si cercano pacchetti promozionali, offerte low cost e partenze last-minute. In calo le località marine. I dati attuali mostrano il calo continuo del mare come prima scelta vacanziera. Dal 2006 al 2009 si passa dal 73% al 49%, con una perdita di ben 24%
Banalità!
RispondiEliminaIntese come statistiche!
Quindi tutto quello che si dice sulle responsabilitò dei direttori sono falsità?
RispondiEliminaCara Stella, la tua curiosità è esagerata.
RispondiEliminaSe leggi bene il post puoi tranquillamente capire come stanno le cose.
Questo viene dall'associazione direttori d'albergo......
RispondiEliminaLa LUISS e l’Associazione Management Club hanno reso noto il loro terzo rapporto sul tema: “Generare Classe Dirigente”. Secondo la ricerca, l’incompetenza dei manager è causa di una perdita per la società civile che oscilla tra i 63 e i 157 miliardi di Euro, una cifra elevata se solo ci pensiamo. Il sociologo della politica, Marc Lazar, che insegna all’Università Sciences Po di Parigi e alla stessa Luiss, parla di “ignoranza dei manager”, nel senso che non hanno competenze. Se si pensa alla grave crisi finanziaria mondiale, a qualche suicidio eccellente degli ultimi tempi come effetto della stessa, c’è veramente da preoccuparsi. Come, molto opportunamente, sottolinea Lazar, nel dibattito fra gli addetti ai lavori ritorna, come motivo dominante, il tema dell’elite tanto caro a Vilfredo Pareto, italiano di padre e francese di madre, teorico dei quattro pilastri dei sistemi: l’azione non logica, che classifica i comportamenti sociali nei suoi aspetti percettivi e in quelli linguistico-cognitivi, la teoria delle derivazioni, quella delle élites e l’altro, dell’equilibrio sociale.
ed è la conferma di quello che dice Luciano!!!
RispondiEliminaPerchè ce n'era bisogno?
RispondiEliminaNon dico per te, caro Cisono, ma per questi sapientoni.
Luciano ci ha già fornito innumerevoli opportunità per capire l'inesattezza dei (professori didattici) e la loro indiscussa conoscenza del niente.
Beh se queste esamine provengono anche dall'associazione albergatori c'è da stare veramente tranquilli.
RispondiEliminaCosa ne pensi Luciano?
Caro Sergio, seguono la corrente.
RispondiEliminaDopo quello accaduto negli USA non avrebbero certo potuto parlarne bene della classe dirigente.
Conosco queste cose che vanno dietro al vento.
Magari qualcuno dirà anche che l'aveva detto ma non c'è traccia alcuna.
È, ormai, letteralmente una grandinata: dopo l’Ocse e l’Istat, anche l’Eurosat oggi intona il de profundis per il nostro Paese, che risulta essere al primo posto per il carico fiscale sul lavoro. Mentre le tasse e i contributi sociali nei Paesi della zona euro rappresentano il 34,3%, in Italia siamo al 44%. Per avere quali servizi? Paghiamo più di tutti per avere meno di tutti: cittadini del sud che devono trasferirsi al nord per farsi curare, famiglie che devono ricorrere al turismo procreativo per avere un figlio, esami tecnici e costosissimi fatti dal pubblico
RispondiEliminaE chi più ne ha più ne metta direbbe il buon Luciano.
RispondiEliminaFinalmente la Mercegaglia ha chiesto con molta convinzione l'abbassamento delle tasse.
RispondiEliminaCredo che, come per altro più che risaputo, sia l'industria a comandare nelle nazioni e non quello che ci fanno credere; la politica.
Pertanto penso che avremo qualche bella notizia tra breve da parte di Tremonti poichè il tono della Presidentessa degli industriali mi è sembrato quello di una persona ben informata dei fatti.
E' chiaro che sia il classico rimbalzo dei meriti; uno fa finta di chiedere e l'altro esaudisce ed entrambi ne escono vincitori, ma era l'unica soluzione da adottare in considerazione di quello che succede presso i governi di altre nazioni.
Bene, questa è veramente una gran bella notizia e speriamo che riguardi anche il turismo.
Ma penso proprio di si.
Mi auguro inoltre che le misure adottate siano consistenti per aiutare la ripresa e non solo quella bancaria, petrolifera ed assicurativa.
Gli ultimi dati confermano che noi paghiamo il 44% di tasse mentre l'EU è al 34%.
RispondiEliminaIn aggiunta abbiamo gli stipendi bassi in confronto ad altre nazioni.
Anch'io penso la tua stessa cosa.
Mi collego e leggo questa bella notizia: minori tasse.
RispondiEliminaE' chiaro che il governo deve immediatamente provvedere all'abbassamento, così non può andare avanti ma sarà vero?
Non per pessimismo ma per informazione:
RispondiEliminaLa crisi economica internazionale sta avendo forti ripercussioni sul sistema produttivo italiano e sulle imprese turistiche.
I nostri recenti dati parlano di un trend costantemente negativo sia in termini di pernottamenti sia in termini di occupati.
A preoccupare Federalberghi-Confturismo è soprattutto la perdita di posti di lavoro, che conferma la tendenza all’impoverimento del tessuto professionale del settore, attraverso la perdita di posti di lavoro e la migrazione verso altri settori di manodopera qualificata.
Allegria!!!
E' la solita questione e non ci si capisce niente.
RispondiEliminaPossiamo solo far fronte sulla qualità ma questa ha un prezzo che non vogliamo assolutamente sborsare.
E così sfociamo come al solito nei luoghi comuni e cioè che quelli che devono costruire non sanno (istituzioni) o non vogliono o devono ancora imparare e noi dobbiamo rimboccarci le maniche.
RispondiEliminaCon il risultato che se riusciamo a portare dei turisti il merito se lo prendono quelli lì.
E continua la storia.