lunedì 29 giugno 2009

Meritocrazia?







28 commenti:

  1. @Luciano

    Quì stà cambiando tutto e non riesco più a commentare.

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  2. Sei in difficoltà caro Luciano?
    E' tutto il giorno che il template del blog stà cambiando in continuazione e non riceve i commenti. Speriamo adesso

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  3. Nicolò, il violinista29 giugno 2009 alle ore 23:33

    Finalmente, ho visto i commenti.
    Allora funziona di nuovo.

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  4. Alla buonora.
    Cosa è successo. Volevi cambiare template?

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  5. @Tutti

    Scusatemi ma sono nelle canne e non riesco a sistemare il blog.
    A presto e speriamo che me la cavo...
    :-)

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  6. hai deciso quale scegliere questo è meglio di quello di ieri, ma ve ne sono di meglio ciao Mariano

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  7. Non ci capisco niente.
    Stò provando ma penso sempre più...ma perchè ho fatto questa str...anezza?
    :-)
    Ma non mi arrendo

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  8. @Paolo
    Sei grande ma penso d'esserci riuscito.
    Ho fatto più fatica quì che nella logistica per un Grand Hotel 5L, però la soddisfazione è stata grande.
    Mi sento come un bambino che è riuscito a baciare la prima bambina della sua vita.
    :-)

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  9. @Luciano
    Mi sembra buono.
    Eppoi c'è una colonna in più.

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  10. Stai provando ad inserire gli emoticons che ho visto la prova?
    Caro Luciano ti immagino smanettare e la soddisfazione che provi quando ci riesci.
    La stessa cosa succede a me.
    Ciao e in bocca al lupo....

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  11. Questa poi è veramente bella.

    La Federcongressi, per scongiurare il rischio di un declassamento dell'hotellerie di lusso italiana, tagliata fuori dal business dei congressi medico-scientifici sponsorizzati dalle aziende farmaceutiche, propone di sostituire l'attuale norma del Codice deontologico di Farmindustria che impedisce ai medici congressisti di essere ospitati in strutture sopra le 4 stelle, con un'altra che ponga alle aziende un vincolo non di stelle bensì di spesa.
    "Non voglio suscitare allarmismi, ma solo prendere atto di una realtà che è conseguenza diretta e inevitabile di anni di staticità" ha dichiarato il Presidente di Federcongressi, Paolo Zona, "il declassamento – allo stato attuale l’unica forma di difesa per gli alberghi di lusso in difficoltà – è uno spettro da scongiurare con tutte le forze, perché depaupererebbe drammaticamente la nostra hotellerie soprattutto di fronte al pubblico straniero."

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  12. Ci sarebbe da ridere.
    Anche questa volta Luicano ci ha visto giusto e con qualche mese, se non anno, di anticipo.
    E la classificazione?

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  13. Credo che adesso saltino le classificazioni o sbaglio?
    Intendo lo studio di queste.
    Oppure era tutto stabilito anche questa volta?

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  14. @Anonimo

    Buona sera,
    scusami ma non riesco a capire cosa intendi.
    Forse qualcun'altro è più in grado di me.
    :-)

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  15. "che impedisce ai medici congressisti di essere ospitati in strutture sopra le 4 stelle"

    Scusami Luciano ma questa str...anezza esiste anche nei paesi della comunità?

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  16. @Anyway
    Tratto dal Sole 24 Ore del 30/03/2007

    Niente più alberghi a 5 stelle per i medici, o viaggi aerei in top
    class,cene di gala,programmi di intrattenimento, località esclusive nelle
    stagioni turistiche. E largo ai giovani dottori, con quote «riservate» di
    partecipazione. Le industrie farmaceutiche sono pronte a ritirare il blocco
    delle sponsorizzazioni, in vigore da ottobre scorso, ai meeting grandi e
    piccini per la formazione dei medici. Ma a precise condizioni e con rigidi
    paletti. La strada sarà quella della «qualità» degli eventi,del massimo
    controllo e anche dell'autocontrollo,con tanto di verifiche che le
    industrie sono pronte ad applicare a sé stesse. Una strada che dovrà tenere
    una rotta sicura: la collaborazione e il massimo grado di concertazione con
    la classe medica e con le istituzioni. È su queste basi che la giunta di
    Farmindustria,dopo una lunga discussione (a frenare sono state soprattutto
    le imprese nazionali), ha approvato le nuove regole di
    «autoregolamentazione »per i congressi e i convegni medico scientifici
    pagati dalle industrie farmaceutiche. Non è ancora lo sblocco della
    decisione di dare lo stop alle sponsorizzazioni presa contro i tagli della
    Finanziaria 2007.

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  17. segue...

    Medicine, dottori e cene. Non è il titolo di un film, ma quello del
    Rapporto :
    (http://www.consumidoresint.org/docum...harma_2007.pdf)
    pubblicato da Consumers International, la federazione internazionale che
    raccoglie 220 associazioni di consumatori di tutto il mondo. E che racconta
    come i malati dei paesi in via di sviluppo siano una miniera d´oro per le
    aziende farmaceutiche. Per accaparrarsi nuova clientela, i colossi del
    farmaco corromperebbero i medici dei paesi in via di sviluppo, dove
    purtroppo molto malattie debellate in Occidente sono ancora vive e vegete e
    dove per guarire chi è malato è disposto a mandar giù di tutto.

    Ma per convincere i medici, non basta una cena . Condizionatori d'aria,
    computer, automobili, tessere di club esclusivi, notti in hotel a cinque
    stelle durante i congressi medici: sono solo alcuni dei regali contemplati
    dalle strategie di marketing delle multinazionali farmaceutiche. Ma certo,
    non si tratta solo di corruzione. La collusione tra medici e case
    farmaceutiche, spiega il rapporto può portare a «prescrizioni
    ingiustificate o errate che mettono a serio rischio la salute dei pazienti,
    a volte anche con effetti fatali».

    Big Pharma, le grandi industrie che controllano il mercato dei farmaci,
    quindi «a suon di regali sta cambiando le abitudini prescrittive dei medici
    nei Paesi in via di sviluppo». E la metà dei medici non lo nega: secondo il
    rapporto, il 50% dei dottori ammette di sentire questa pressione. Ma
    mancano pure leggi che regolamentino il mercato: «La mancanza di regole –
    spiega Richard Lloyd, direttore generale di Consumers International – rende
    questi mercati un facile bersaglio per le tecniche di marketing delle
    multinazionali, ma le risorse sanitarie di questi Paesi e i soldi degli
    stessi cittadini non possono essere dilapidati nell'uso errato dei
    farmaci».

    «L'unica maniera per assicurare che i pazienti ricevano dai medici un
    trattamento razionale e imparziale – dicono dalla federazione dei
    consumatori – è che i governi mettano al bando completamente la pratica dei
    regali». Nel frattempo, per chi volesse dare un contributo alla campagna,
    Consumers International invita a mandare una mail a
    marketingoverdose*consint.org. Perché nessuno, quando un medico gli
    prescrive un farmaco, debba pensare che il dottore non sta pensando alla
    sua salute ma al prossimo pacco regalo in arrivo.

    Pubblicato il: 31.10.07.


    A te la giusta esamina!

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  18. @Anonimo
    Ci ho provato ma non sono riuscito a capire cosa hai scritto.

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  19. FARMACI MINORANZE VIRTUOSE I camici bianchi che non accettano
    «regali» dalle case farmaceutiche
    «No grazie, pago io!» Medici con sane abitudini
    238 medici hanno sottoscritto un patto, un'aggiunta al giuramento di
    Ippocrate. Niente «omaggi» dalle case farmaceutiche. Niente congressi
    in alberghi a cinque stelle ospiti di Big Pharma. La formazione medica
    deve essere pubblica e indipendente

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  20. @Francesco

    e segue...

    Se gli dai da mangiare, vengono. Secondo un'indagine condotta alla
    Mayo Clinic di Rochester, basta uno spuntino gratis e la presenza dei
    medici ai corsi d'aggiornamento s'impenna del 38%. Ciò nonostante,
    l'81% dei partecipanti esclude che la casa farmaceutica che paga il
    pranzo influenzi la lezione e il loro comportamento professionale.

    Non sono così ingenui, e così presuntuosi, i medici di New York che
    hanno fondato No free lunch, niente pasti gratis. Ricalcando il
    modello newyorkese sono nate analoghe associazioni in Francia,
    Spagna, Olanda, Australia. L'equivalente nostrano si chiama No
    grazie, pago io! Esiste dal 2004 e conta la bellezza di 238 aderenti.
    Una goccia nel mare, a fronte dei 350 mila medici italiani. Un'ultra
    minoranza virtuosa che dice e pratica cose molto sensate. Ma
    piuttosto onerose. Chi diventa un No grazie non si limita a
    rinunciare ai gadget - biro, agende, libri, piccoli attrezzi medici -
    regalati dalle case farmaceutiche. Non partecipa a convegni «spesati»
    (spesso in località turistiche, sempre in alberghi a 5 stelle)

    dalla stessa fonte.
    Ciao:-D

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  21. @Luciano

    Solo un semplice copia/incolla
    :-)

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  22. @Luciano
    Ci sono più "veline" o "velini" nel mondo del turismo?
    Per conto della mia esperienza credo che i secondi siano in maggioranza.

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  23. @Francesco

    Simpatica la domanda.
    Mi verrebbe da aggiungere altre considerazioni, ma per evitare ripercussioni anonime sul blog...
    Credo che anche in questo caso tu abbia ragione: sono di più i "velini".

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  24. Voi state abbassando il valore delle "signorine" per i vostri interessi turistici.
    Dai che scherzo!

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  25. Bella quella dei "velini".
    Ti riferisci a quelli che con il "merito" sono al potere?

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