Altra felice dichiarazione….
24 novembre 2008 Brambilla: “per il turismo prospettive migliori nel 2009”“E’ diminuito nel 2008 il numero di italiani che hanno potuto permettersi una vacanza, causa la riduzione dei consumi interni, ma per il prossimo anno le prospettive sono certamente migliori”.
E' da notare che tale proverbio aveva in origine una valenza del tutto opposta.
In un'epoca in cui i più erano analfabeti, stava a indicare che le parole viaggiano, volano di bocca in bocca, e permettono che il loro messaggio continui a circolare, mentre gli scritti restano, fissi e immobili, a impolverarsi senza diffondere il loro contenuto.
Ma le tutte le cose cambiano e si tramutano nel tempo, tranne una cosa; quella dei politici di fare gli obici da artiglieria da montagna e continuare a sparare str...anezze.
Bene, anzi male, i dati ricevuti dicono diametralmente l’opposto e vale a dire che nonostante il 2008 si sia dimostrato l’anno peggiore del turismo italiano, il 2009 sta andando ancora peggio.
E la MVB come al solito c’ha azzeccato ed è stata promossa.
Il tutto mentre i supposti 150.000 dipendenti del settore più le 13.000 aziende in odore di fallimento se ne stanno forzatamente a casa … e senza cassa integrazione.
Va bene l’ottimismo ma questa è proprio un str…anezza!
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2009/06/verba-volant-scripta-manent-e-la.html
Da Social Travel
RispondiEliminaCerto tutto da rifare.
TURISMO Truffe ue
Formazione turistica: maxitruffa alla Regione Siciliana
Pubblicato su News e progetti
2 Aprile 2009
Notizia di ieri, 1 aprile 2009, fonte AGI:
Formazione: 11 condanne per maxitruffa alla Regione Siciliana
(AGI) - Palermo, 1 apr. - Undici condanne, per complessivi 40 anni di carcere, per un giro di truffe collegate allo svolgimento di corsi di formazione professionale, finanziati dall’Ue e dalla Regione Sicilia.
Imprenditori è questo il modo dilagante per fare turismo...?
arraffando e spennando tutto e tutti.
Occorre trasparenza, equità ed olio di gomito.
14/06/09 17.37
@Maseghepensu
RispondiEliminaOttima informazione che vado subito a verificare nei contenuti della sentenza.
Bisognerebbe capirne l'indirizzo, vabbè speriamo bene.
Grazie e a presto.
Bene, i corsi di formazione con un giro di truffe.
RispondiEliminaNon si era già parlato di questo e se ricordo bene qualcuno era intervenuto a salvaguardia della veridicità di questi corsi.
Vorrei conoscere una sola cosa dove non c'è del marcio.
La colpa è mia che non conosco tutto, vero? Sennò chissà quante cose fatte onestamente troverei...eppoi si dice che non bisogna essere polemici?
Per piacere...
Obiettivamente parlando...ma non si rende conto che il team di cui dispone è inadeguato per far risalire il turismo nazionale?
RispondiEliminaIn un azienda se non porti produzione vieni subito allontanato, adesso sono 12 mesi che stà sempre andando peggio, cosa si aspetta?
L'informazione di Maseghepensu mi ricorda una questione di poco tempo fa.
RispondiEliminaCome dire che anche questa volta avevamo ragione.
Scusate la presunzione ma in quattro gatti (noi) si vedono le cose e passiamo anche per...mentre i rimanenti le raccontano?
@Stella di mare
RispondiEliminaDai non te la prendere.
Hai letto il commento di Luciano nell'altro post dove dice che palazzo Chigi ci stà facendo delle visite?
Questo mi fa piacere e vuol dire che dopotutto qualcosa di buono lo scriviamo.
@Cisono
RispondiEliminaNon credo che vengano per leggere quello che scrivi tu.
Hehehehe!
:-) dai che scherzo.
@Stella di mare
RispondiEliminaSe è per quello non credo neanche per causa tua.
Hahahaha.
:-(
@Stella e Cisono
RispondiEliminaPerchè non vi telefonate?
:-)
@Vinc
RispondiElimina:-)
@Vinc
RispondiEliminaOK, ma a volte Stella mi ci trascina e come uno stupido ci casco.
Ciao :-)))
Capito casualmente, nel mio domenicale girovagare nella rete, sul questo blog e con rammarico devo confermare le mie iniziali impressioni: un’occasione mancata.
RispondiEliminaSi, speravo finalmente di aver trovato un luogo dove parlare di turismo in maniera costruttiva, come appunto annunciato dal sottotitolo “Critiche costruttive……”
Le cerco, appunto, le promesse critiche costruttive, ma non mi pare ancora di aver trovato nulla. A distanza di giorni, ancora si sta parlando (sparlando?) del ministro di turno, delle varie istituzioni, associazioni e quant’altro. Una valanga di critiche su tutto e su tutti, su tutto quello che e stato fatto e su chi (chi?) sarebbe il maggior responsabile dello sfacelo del turismo italiano.
Allora, se posso, vorrei esprimere un paio di mie convinzioni, maturate in quarant’anni di militanza nel turismo, di cui almeno la metá in Italia.
Chi ha detto che in Italia il turismo va male? Le statistiche? Ma c’è ancora qualcuno che ci crede alle statistiche, nostrane o “estere” che siano? Non ci posso credere…..
Intanto dobbiamo capirci su cosa intendiamo sulla parola Turismo, e soprattutto su chi lo fa. Per capire bene, basta studiare il meccanismo del turista tipico, e percorrere tutta la filiera del suo percorso, dall’ Agenzia di Viaggi, fino al tavolo del ristorante o al lettino sotto l’ombrellone. E qui l’Italia si divide in due.
In vent’anni ne ho viste di tutti i colori, mi sembra di averlo giá detto. Qualche aneddoto? (piacciono sempre).
La Proprietà della struttura accetta di fare un cenone per 450 pax, e io, allora direttore, mi permetto di far notare che non abbiamo posate sufficienti; risposta: “Ma no rompa le scatole, una sciacquata veloce e via, di nuovo il tavola, chi vuole che se ne accorga!!”
-Raccomandazione del Direttore Generale: “ E mi raccomando, solo assunzioni stagionali, che cosí l’ultimo stipendio non lo paghiamo”.
-Ordine dalla sede centrale di un 5stelle lusso: “Abbiamo un problema di overboocking, faccia dare una imbiancata veloce all’alloggio del capoanimazione (fatiscente), e ci metta dei fiori”
-Circolare (scritta!!) di nota catena alberghiera, vanto dell’hotellerie italiana: “Si raccomanda di utilizzare per prime le scorte alimentari in scadenza, e quelle scadute da poco (!) per il personale”.
-Ordine dell’Amministratore di noto resort veneziano:”Direttore, quel gruppo di 35 pax della ditta XY non vuole la fattura, quindi lo faccia sparire, mai stati nella nostra struttura, mi raccomando!”
-Estratto del regolamento interno di grande Hotel di cittá:”Si raccomanda alla Direzione di sorvegliare che le donne ai piani non impieghino piú di 12 minuti per rifare le camere, e non piú di 3 per il ripasso”
Raccapricciante, e potrei andare avanti ancora……
E ci lamentiamo che i turisti calano? Certo, per quelli di cui sopra, è il minimo.
E anche quando avessimo governanti intelligenti, ministri superesperti, istituzioni efficienti, marchi stupendi???? Incentivi per rilanciare chi? Imprenditori furbetti ed evasori, che dopo anni passati a “spennare i polli” e a far sparire presenze, si ritrovano cacciati in un angolo? (Per inciso, non credo agli interventi dello Stato, mai mirati a valorizzare l’efficacia imprenditoriale; un amico presidente di categoria ristorativa francese mi diceva ieri, moto arrabbiato, del suo disappunto sul recente abbassamento di tva, che è andato dritto nelle tasche dei ristoratori; listini invariati, nessun vantaggio per il Cliente).
E’ sul bicchiere sporco, sul capello nel letto, sulla scortesia del facchino che si gioca la partita, su questi infiniti, in apparenza insignificanti particolari che si gioca la reputazione della propria struttura e del settore intero; chi lavora nel settore lo sa. Oggi i Clienti sono informatissimi, ed anche molto esperti, hanno viaggiato e visto; sanno quindi scegliere. Scelgono la qualità, il giusto rapporto col prezzo, e la serietà, è logico.
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RispondiEliminaLa realtà è che nel nostro paese c’è un buon 35% di operatori turistici ai quali gli affari vanno a gonfie vele. Di costoro si parla poco o nulla, loro i primi a parlare poco di sé, e per nulla lamentandosi, soprattutto per mancanza di tempo (lavorano sodo) e perché abituati, come è naturale, a non aspettarsi alcunché da governi o istituzioni. Ne conosco alcuni, e di varia tipologia: dalla piccola dimora di charme nella campagna toscana, al grande Hotel di cittá, tutti accomunati da in concetto comune, la grande serietà con cui portano avanti il loro lavoro.
Strutture a crescita zero, per il semplice fatto che hanno occupancy al 100% tutto l’anno.
Sempre pieni, prenotati da un anno all’altro, contesi dai piú qualificati buyer internazionali, questi bravi imprenditori hanno da sempre lavorato sulla qualità, a prescindere dalle stelle, e fanno parte di quella categoria che mai ha basato il proprio lavoro e le proprie strategie sul “mordi e fuggi”, mai ha considerato il Cliente come un pollo da spennare, bensí come una risorsa su cui investire. Imprenditori dello stampo di certa Maria Grazia B. (tanto per non fare nomi) che si arrabbiava coi suoi dirigenti, se non avevano consumato per intero il generoso budget mensile (Ardoino se ne ricorda sicuramente).
Diciamo che all’estero questa percentuale è maggiore, e forse qui sta la differenza.
Qualche aneddoto? (piacciono sempre).
Da qualche mese sono a fare una consulenza in un Paese scandinavo. Lavoriamo soprattutto con clientela inglese. A novembre ’08 crolla la strlina, che va a pari con l’euro, iniziano le cancellazioni. Che fare? Aspettare un intervento di governo o istituzioni? No, qui non esiste un ministero preposto, e il Tourist Board ha funzioni di sola rappresentanza e non ha neppure un budget (anche loro hanno un marchio orrendo, sembra un nido di lombrichi).
Riunione, decisione immediata: abbassiamo i prezzi riportando il valore della sterlina a prima del crollo. Occupancy ad oggi:98%. Ma è stato un bel sacrificio…..da parte di tutti! La proprietà rinuncia di fatto al 25% sull’incasso. I dipendenti “sospendono” i premi di fine stagione, ai quali rinunceranno se i conti saranno in perdita. Difendendo la sussistenza della struttura, e quindi del proprio posto di lavoro. No comment.
Scusate, forse ho battuto il record di lungaggine dell’intervento; prometto di non farlo mai piú, ma il sacco da vuotare era grande!
Grazie per avermi ospitato.
Scusate, ma ho riprodotto in questo post quanto detto da Wippet nel precedente nel qual caso vi fosse sfuggito perchè che ritengo molto utile al blog.
RispondiEliminaIn particolare sottolineo il seguente:
Luciano
Che fare? Aspettare un intervento di governo o istituzioni? No, qui non esiste un ministero preposto, e il Tourist Board ha funzioni di sola rappresentanza e non ha neppure un budget (anche loro hanno un marchio orrendo, sembra un nido di lombrichi).
Riunione, decisione immediata: abbassiamo i prezzi riportando il valore della sterlina a prima del crollo. Occupancy ad oggi:98%. Ma è stato un bel sacrificio…..da parte di tutti! La proprietà rinuncia di fatto al 25% sull’incasso. I dipendenti “sospendono” i premi di fine stagione, ai quali rinunceranno se i conti saranno in perdita. Difendendo la sussistenza della struttura, e quindi del proprio posto di lavoro. No comment.
Scusate, forse ho battuto il record di lungaggine dell’intervento; prometto di non farlo mai piú, ma il sacco da vuotare era grande!
Grazie per avermi ospitato.
In attesa di vedere quelli nazionali, si legge oggi su Corsera (cronaca di Roma) che Comune e Regione avrebbero speso 750.000 euro per uno spot promozionale di Roma con Bocelli e la Bellucci, regia di Franco Zeffirelli.
RispondiEliminaNessun compenso per la Bellucci, che si sarebbe pure pagata l'aereo, 15.000 euro per nolleggio di un aereotaxi e suites d'albergo per Bocelli e staff (compenso zero), mentre il toscano Zeffirelli avrebbe definito il suo compenso un "onesto rimborso spese" (500.000 subito + il resto da commercializzazione del prodotto). Cifra analoga si era letta per lo spot della Regione Toscana.
Beh che dire; che abbia uno scopo ed un prodotto...almeno!
RispondiEliminaSarà anche un pettegolezzo ma non potevo fare a meno di farvelo leggere
RispondiEliminaMichela Vittoria Brambilla continua a far parlare di sè, ma neanche questa volta per i suoi successi da ministro del turismo.
La rossa Vittoria sarebbe stata ripresa dal fotografo della Gazzetta di Lecco mentre, in compagnia di altre autorità civili e militari, partecipa alla festa dell’Arma dei Carabinieri. Il caso è scoppiato perché, a quanto pare, subito dopo l’Inno nazionale la Brambilla ha salutato le truppe schierate con un netto ed evidente saluto romano.
@Stella di mare
RispondiEliminaSei inguaribile.
Molto brutta questa situazione e anche dall'Italia ci sono state molte cancellazioni già da oltre un mese.
RispondiEliminaROMA, 15 GIU - Turismo in Messico in picchiata. Viaggi e vacanze mai scese così in basso dal 1980, un calo record che ha fatto scattare l'allarme tra gli addetti ai lavori. Si prospetta un'estate magra, con i turisti, soprattutto canadesi e statunitensi, che hanno prontamente disdetto le prenotazioni. Tanto che in aprile solo il 4% delle stanze degli hotel di lusso della capitale risultava occupato. Molte compagnie aeree hanno ridotti i voli sul Messico, mentre le navi da crociera hanno provveduto, in molti casi, a modificare la rotta, tenendosi alla larga dai porti messicani. Una situazione più che complicata, soprattutto alla luce del fatto che il turismo, in Messico, copre l'8% del Pil e impiega ben 2 milioni di persone. E la debacle del settore va a sommarsi, più in generale, alla difficile congiuntura economica mondiale, rischiando di mettere letteralmente in ginocchio l'economia locale. Il Mexico City's Tourism Association, spiega Alicia Dalvila, una delle esponenti dell'associazione, sulla Bbc online, stima che la ripresa sarà lenta, con i primi segni di recupero che non dovrebbero farsi vedere prima di dicembre. "Del resto le autorita' di Città del Messico - spiega Dalvila - hanno fatto chiudere tutto, con ristoranti, cinema, bar e sale che hanno prontamente tirato giù le saracinesche. E' stato un grande shock, la ripresa non potrà che essere lenta". Intanto il Governo messicano si appresta a varare una campagna per convincere i visitatori a tornare sui propri passi, e a non abbandonare una delle mete turistiche tra le più gettonate.
Infatti...ROMA ( UnoNotizie.it )
RispondiEliminaBen 12,5 milioni gli italiani temono le epidemie (20 per cento) che non mancheranno di condizionare anche le destinazioni delle vacanze estive. Il 73 per cento degli italiani dei 37 milioni di italiani in vacanza resterà in Italia, secondo il sondaggio le Swg/Confesercenti, dopo l’allarme pandemia lanciato dall’Oms.
Peraltro mentre si registra una forte contrazione per le destinazioni nazionali piu’ affollate come il mare (dal 57 dello scorso anno al 49 per cento) aumentano forme di vacanze piu’ tranquille come quelle nel verde (dall’8 al 14 per cento).
Non avevo avuto occasione di ascoltare questo intervento di J. Ejarque di 10 gg. fa.
RispondiEliminaE noi pensiamo a fare il logo...
Robadamatti.
@Frap'64
RispondiEliminaMi aspettavo, più che un riassunto della politica di altri paesi che è praticamente a conoscenza di tutti gli operatori, una sferzata dirompente verso le istituzioni.
Purtroppo per queste ci lavora e quindi è improponibile qualsiasi commento contrario, anche se...qualcosa ha lanciato.
Resta comunque una delle pochissime persona di un certo spessore del turismo internazionale.
:-)
Ho appena finito di guardare Ejarque ma non ho sentito niente di nuovo.
RispondiEliminaVolevo aggiungere che ci sono rimasto male perchè in altre occasioni aveva dato dei validissimi indirizzi.
RispondiEliminaPresumo che cominci anche lui a rientrare nell'ottica generale; meglio non dire per mantenere.
Commissioni su commissioni, logo, miserevoli bonus vacanze, dichiarazioni mai veritiere, faremo...faremo...faremo, problema del numero dei consiglieri dell'Enit, regioni che chiedono il confronto con il governo, e via dicendo. Mai le priorità che gli altri governi stanno approntando.
RispondiEliminaSiamo penosi, caro Francesco.