lunedì 31 gennaio 2011

L'allegro rimedio della Brambilla alla tassa di soggiorno ... e non solo

Ci vorrebbero le pagine della Treccani per descrivere le str…anezze dell’ultima dichiarazione della Sciura Brambilla in merito alla tassa di soggiorno, e le cose sono due.
O faccio “spallucce” e me ne frego (tanto dopo queste, da quella bocca “senza Colgate”, ne seguiranno molteplici altre), o cerco di riassumerle alla moda del “Bignami” e ve le spiego.
Naturalmente, armandomi di santa pazienza e togliendo del tempo prezioso al mio lavoro, opto per la seconda ipotesi.
Non sia mai detto che le “perdoni” un qualcosa.
Lei non lo merita (il perdono) nella stessa maniera che gli operatori del settore non meritano un ministro così … inconcludente e “piglia in giro”.
Comunque leggo che: “Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla interviene per modificare il testo del decreto sul federalismo fiscale municipale e prevede specifiche misure di sostegno alle strutture ricettive, incluse esenzioni ed agevolazioni riservate a questa particolare categoria produttiva.”
Che sia un copia/incolla della “promessa” d’abbassamento dell’Iva turistica effettuata in campagna elettorale, oppure quello da mo ripetuto dalla medesima nei tempi a seguire?
Come si ci può fidare di tanto “parlare”, se soprattutto non s’è mai mantenuta questa promessa?
Segue che la Brambilla, inoltre, punta a far riconoscere il ruolo delle imprese e delle associazioni di categoria nel determinare i criteri di attuazione del provvedimento. Le associazioni saranno coinvolte in sede di emanazione dei regolamenti di attuazione di tale tassa di scopo sia a livello nazionale, sia in particolare a livello comunale. I Comuni che intenderanno istituire la tassa di soggiorno dovranno discutere con la rappresentanza degli imprenditori delle strutture ricettive le modalità relative alla sua applicazione e agli interventi da finanziare con i relativi proventi.
E anche qua, come si può essere fiduciosi se non molto tempo fa per istituire o programmare il Codice del turismo, la Sciura non s’è avvalsa di nessun “consiglio” dalle associazioni preposte al caso e che tanto bailamme ha procurato?
E chi ci dice che è vero che “questi” saranno “attentamente” ascoltati dai Sindaci di turno delle città?
E chi controllerà che parte di questo “incasso” venga usato per le opere di ristrutturazione, ammodernamento e miglioramento qualitativo, sia in termini di esenzioni e agevolazioni che le amministrazioni comunali possono loro riservare?
Suvvia, non diciamo str…anezze, perché di questi “brutti” esempi di distribuzione del “maltolto” al cittadino o turista ne abbiamo a iosa; è sufficiente girare solo testa e guardare in qualsiasi direzione per capire che non s’è fatto niente o ben poco di buono.
O forse questi “soldini” serviranno per “tappare” qualche buco delle gestioni comunali… si, di quelle sempre precedenti all’attuale?
Infatti si sa che la colpa è sempre degli altri e di chi non c’è più.
E il bello è che c’è ancora qualcuno che ci crede, vedi il Presidente di Astoi-Confindustria, Roberto Corbella, che raggruppa i maggiori Tour Operator e che così dichiara: ”Pur sempre critici sulla tassa di soggiorno, accogliamo positivamente queste dichiarazioni del ministro Brambilla che vanno nella direzione di ridurre i danni al turismo”.
Si, ci creda!

P.S.: Ma la Sciura Brambilla non era completamente contraria alla tassa di soggiorno anche nella sola Roma?
Forse che sia stata "portata" a più miti dichiarazioni (?), oppure già da allora la raccontava e ... vabbeh, avete capito!

5 commenti:

  1. @Luciano

    No no, già da allora la raccontava !!

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  2. Il vice premier britannico ha annunciato che presto il governo rivedrà una legge molto severa nei confronti dei querelati e favorevole per chi sporge denuncia

    Il vice primo ministro britannico, Nick Clegg, ha dichiarato che il governo inglese rivedrà presto la legislazione sulla diffamazione ora vigente nel Regno Unito, molto severa nei confronti dei querelati e favorevole a chi sporge denuncia. Normativa che, fino ad oggi, ha fatto guadagnare alla Gran Bretagna il soprannome di bengodi del turismo della diffamazione, visto che in molti tra magnati, finanzieri e celebrità pare abbiano preso l’abitudine di scegliere proprio i tribunali del Regno Unito per querelare giornali e riviste che li avrebbero diffamati, piuttosto che rivolgersi ai giudici dei rispettivi Paesi dove gli articoli “incriminati” erano stati pubblicati.

    Ciao, cosa ne pensi?

    Renata

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  3. @Renata

    Penso che siccome era nel programma elettorale del Premier britannico ... ha mantenuto la promessa data.
    E poi non costa niente, anzi, ci sarà un ritorno d'immagine.

    Come va con l'Egitto?
    Amgad?
    Scivimi per e-mail, ciao.
    ;-)

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  4. @frap

    Ripropongo il tuo commento perchè mi è arrivato per posta ma non è rimasto "impresso" nel blog. Boh?
    Comunque è qui di seguito...


    «… possiamo dire che Cenerentola si avvia a diventare principessa perché, finalmente, in Italia sta nascendo una vera e propria politica nazionale del turismo. » [http://www.iltempo.it/2010/10/16/1209586-brambilla_esulta_turismo_cenerentola_principessa.shtml]

    Ohibò, la scarpina è andata improvvisamente perduta al gran ballo dell'Ocse.
    E la carrozza (o il carrozzone) è tornata ad essere zucca.
    Vuota, naturalmente.

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