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mercoledì 20 settembre 2017

Ryanair... una gran brutta faccenda

Altro che errore nella distribuzione delle vacanze degli impiegati della Ryanair...

... non so se sapete che Ryanair non assume direttamente i piloti, ma chiede loro di aprire una ditta individuale in Irlanda per poter applicare il diritto del lavoro e la legislazione irlandese. 

E questo dovrebbe essere uno dei motivi per cui Air Norwegian gliene ha portati via ultimamente 140, pare, che poi è anche uno dei reali motivi per cui ora in Ryanair lasceranno a terra centinaia di persone cancellando voli già prenotati da chissà quando.

Io non vorrei essere nei panni dei vari TO che avevano inserito quei voli in pacchetti turistici, magari già pagati, e dei quali ora rispondono direttamente ai loro clienti (e qui mi farebbe piacere vedere la vera professionalità nelle eventuali risposte), compreso il danno da vacanza rovinata.
Infatti pare che in Fiavet siano parecchio ...zzati, soprattutto per le motivazioni addotte, che le ferie del personale sono cose di normale amministrazione in ogni azienda.
Si stimano 400mila passeggeri lasciati a terra.

E questi candidamente scrivono:
Siamo consapevoli che la cancellazione di un volo puo’ causare disagi e cercheremo di soddisfare la Sua scelta ogni qualvolta sia possibile, tenendoci in conformita’ col  Regolamento EU 261/2004.

Oltre ai rimborsi ci sono gli indennizzi da riconoscere, cara la mia Ryanair, altro che "ogni qualvolta sia possibile"... ogni qualvolta sia DOVUTO (vedi le regole... se te lo dicono almeno 2 settimane prima, sono tutti cavoli tuoi, altrimenti...; magari però il pacchetto al tuo TO tu l'avevi già pagato 30 gg prima...).

Mi sa che in termini di reputazione questa "cosuccia" finirà per costare molto molto di più.
Se vendi voli che poi non sai garantire, circostanze eccezionali a parte, chi si accollerà il rischio di comprarteli sapendo di poter rimanere a terra con minimo preavviso o di dover cambiare orari di partenza magari collegati a transfer con bus, soggiorni, ecc. ecc. già stabiliti, prenotati, magari già pagati in toto?

Mah... 


lunedì 28 luglio 2014

Pernottamenti turisti stranieri 2014: Grecia +17,1%; Spagna +7,3% (sei mesi 2014) ... Italia -3% (quattro mesi 2014)

Domandina facile facile: ma se noi nei primi quattro mesi dell'anno in corso siamo riusciti a perdere il 3% delle presenze turistiche straniere (dati della Banca d'Italia) rispetto al 2013 che già fu un anno di cacca come pernottamenti, e che nelle posizioni di rilievo di questo settore abbiamo dei fe-no-me-ni (se lo dicono loro e spettanti adepti che probabilmente ci marciano con quelle conoscenze … si sa mai), che minkia di professionisti del turismo hanno i greci e gli spagnoli?
Intendo quelli che l'amministrano istituzionalmente.

Infatti, Grecia + 17,1% nei primi sei mesi del 2014 e Spagna + 7,3% rispetto allo scorso anno che per loro non fu un anno col segno meno come avvenne invece per noi, ma nonostante questo loro stanno sempre aumentando, mentre noi … vabebh, si sa!
Una continua debacle nel derby dei Piigs, ossia fra i Paesi del Sud del Mediterraneo a forte vocazione turistica
Eh già … ma chi lor signori mi risponderà?
Nell'attesa (vana) vado avanti.

Forse che loro (Spagna, Grecia e mettiamoci pure la Francia, va) abbiano degli omini verdi (marziani) e noi quelli marrone (meglio lasciar perdere, va … diciamo teste di legno, riferito al colore, e non se ne parla più)?

E a ben poco vale che quelli dell'Enit sostengano che nei primi 4 mesi i pernottamenti in Italia siano aumentati del 3%, facendo riferimento alle vendite di 166 Tour Operator, perché quelli di Via Nazionale (Bankitalia) affermano l'opposto … e non come scritto nell'articolo di affaritaliani.it (ved. qui).

E chissà perché all'Enit prendano in esame le statistiche che meglio l'aggradano o è un'iniziativa “personale” dell'autore del fondo?
Comunque siano le loro scelte dei “donatori” di statistiche per salvarsi o per dare un senso al loro lavoro, qui va sempre da schifo e all'orizzonte non si vede nulla di produttivo per questo settore.

Anzi, un momento … no, qualcosa hanno fatto per ricuperare quel divario con le altre nazioni dei piigs a vocazione turistica, e vale a dire il TDLAB, la digitalizzazione che dovrebbe recuperare, secondo loro, il -20,1% con la Grecia (disparità tra loro e noi) e il 10,3% con la Spagna, poi della differenza con la Francia ve lo racconto tra un po' …

... ma che vadano a ramengo, va!








mercoledì 21 maggio 2014

La messa è finita, andate in pace … forse.

Eh già, Federalberghi alla fine (ma è già un po' di tempo, anni, che ne fa richiesta) s'è incazzata per bene e ha chiesto all'antitrust di intervenire per verificare se le condizioni contrattuali della OLTA's (Online Travel Agency) siano più o meno dannose per il giusto funzionamento del mercato.

Amen!
Le rendiamo grazie ma continuiamo a pregare anche perché c'è qualcosa che non quadra in merito ai T. O., all'offline, l'online e bla bla bla.

In poche parole a loro sì (OLTA's) mentre a quest'altri (T. O.) invece no (?) … ma sarò io che non ci capisco niente va, mettiamola così.

E' poi notizia d'oggi che l'Antitrust ha aperto anche un'altra istruttoria nei confronti di uno dei nomi eccellenti fra i comparatori, quel TripAdvisor che offre classifiche e recensioni di strutture ricettive e della ristorazione sulla base del giudizio degli utenti, e quindi per verificare se la società adotti misure idonee a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni sia sotto il profilo informativo che relativamente alle procedure di registrazione.

In breve, che i sistemi di recensione pubblichino unicamente commenti inviati da persone ben identificate e che abbiano effettivamente usufruito del servizio su cui esprimono pubblicamente un giudizio.

... poi all'improvviso ecco che spunta questo (ved. qui) e ben prima della fine dell'istruttoria che dovrebbe chiudersi il 30 luglio 2015.

.... ? ....









mercoledì 12 febbraio 2014

Tassa di soggiorno: posso dirti una cosa? (ved. immagine sotto)

Sui cactus e ... te e chi non te lo dice.

E così un tour operator internazionale su quattro, ha ridotto la programmazione dei tour in Italia, proprio per le difficoltà generate dalla diversa applicazione dell'imposta fra le varie località italiane: la famigerata tassa di soggiorno.

Infatti i dati della JFC sono estremamente significativi: praticamente la totalità dei t.o. (94 per cento) giudica incomprensibile nella sua formulazione l'imposta di soggiorno, con poca chiarezza e scarsa informazione sui comuni che applicano la tassa.

Attualmente sono circa 500 i comuni italiani che l'attuano, e ognuno di questi lo fa differentemente dall'altro, col solo risultato che non ci si capisce una benemerita mazza fionda, frusta e pure balestra.
Il 63 per cento sostiene che l'imposta ha creato danni economici alle aziende dei T. O., che sono andate a rosicchiare i loro margini per accollarsi il pagamento del balzello e non farlo ricadere sui clienti, anche perché la decisione di applicare la tassa è arrivata ben oltre i tempi di programmazione.
Mentre il 42 per cento dei t.o. aveva già chiuso i cataloghi, con prezzi e tutto, quando è arrivata la doccia gelata.

E quei due T. O. statunitensi che il primo anno s'accollarono la spesa per l'equivalente di un milione di dollari (a cranio) per sopperire alla medesima nostra infausta tassa, adesso c'hanno fatto delle clamorose pernacchie e i loro turisti li mandano altrove.

Ma anche a Gesù fecero pagare la tassa di soggiorno e la cosa si può trovare scritta sul Vangelo secondo Matteo (17, 24-27), solo che il buon Gesù, con un perentorio ordine dato a San Pietro ... (la storia l'ho scritta qui).
Vennero poi le “gabelle” del medioevo, dove le imposte di pedaggio o accesso alle città, da cui era esentato totalmente o parzialmente il ceto urbano locale, ricadevano però sugli stranieri.
Toh, sempre meglio dei tempi nostri.
Ma, per fortuna, man mano che i feudatari o vassalli ne capirono l’assurda consistenza, vennero tolte.

Adesso?
Beh adesso fantastichiamo un po' e ... neanche poi tanto distante dalla realtà ...

... a Pittilengo la tassa di soggiorno sarà adeguata al numero (misure italiane) di scarpe del cliente.
Lui che porta il 43 pagherà 3,75 euro a notte, lei col 39 avrà diritto ad uno sconto del 47,66% mentre se calza il 39 e mezzo, lo sconto sarà del solo 28,99%, e così via seguendo una tabella già bella che confezionata e posta in evidenza alla reception.
I bambini con delle dimensioni inferiori al 34 saranno esentati fino alla mezzanotte, poi anche loro pagano.
Mentre i giocatori di basket, che solitamente hanno negli arti inferiori delle misure esagerate, non sono ammessi dalle 15 alle 19 per non intralciare il traffico nella hall e pagheranno una saccata di soldi, ma ancora da definire.
Tempo al tempo che prima o poi c'arrivano.

Invece a Marozia, dove la giunta è schierata a sinistra, chi si presenterà al check-in negli alberghi indossando una maglietta o camicia rossa (anche per le braghe è prevista una diminuzione) riceverà uno sconto del 50%.
Le scarpe no!
Stessa cosa a Rondina, dove però la giunta è di destra, e l’uso delle magliette e bla bla bla di colore azzurro comporterà il medesimo sconto.
In entrambe il colore verde implicherà una maggiorazione che va dal 40% al 60% in base alla tonalità.
Anche qui sarà presente nella reception uno schema dettagliato dei colori per ovviare a eventuali contestazioni.
I due Sindaci intervistati dalla stampa hanno dichiarato che questa scelta è stata fatta per aumentare l'indotto dei negozi d'abbigliamento nei pressi degli alberghi e dare loro un maggior guadagno per il bene della cittadinanza.

S'è venuto poi a sapere che i negozi sono di proprietà delle rispettive mogli dei due.

Sporletto e Gambalonga hanno invece deciso di applicare il balzello al numero dei peli superflui dei turisti che verranno conteggiati all’ingresso nelle città dal personale dell’anagrafe comunale poiché a conoscenza dei medesimi (i peli superflui) altrui sin dalla nascita, non permettendo così delle dichiarazioni o conteggi non veritieri.


Mentre domani vi scriverò come nacque il balzello e gli autori (nome e cognome) dei grandi geni nazionali che ... a presto.







giovedì 16 agosto 2012

La "genialata" di Bologna sulla tassa di soggiorno ... quel tanto per semplificare le cose


A Pittilengo la tassa di soggiorno sarà adeguata al numero (misure italiane) di scarpe del cliente.
Lui che porta il 43 pagherà 3,75 euro a notte, lei col 39 avrà diritto ad uno sconto del 47,66% mentre se calza il 39 e mezzo, lo sconto sarà del solo 28,99%, e così via seguendo una tabella già bella che confezionata e posta in evidenza alla reception.
I bambini con delle dimensioni inferiori al 34 saranno esentati fino alla mezzanotte, poi anche loro pagano.
Mentre i giocatori di basket, che solitamente hanno negli arti inferiori delle misure esagerate, non sono ammessi dalle 15 alle 19 per non intralciare il traffico nella hall e pagheranno una saccata di soldi, ma ancora da definire.
Tempo al tempo che prima o poi c'arrivano.

Invece a Marozia, dove la giunta è schierata a sinistra, chi si presenterà al check-in negli alberghi indossando una maglietta o camicia rossa (anche per le braghe è prevista una diminuzione) riceverà uno sconto del 50%.
Le scarpe no!
Stessa cosa a Rondina, dove però la giunta è di destra, e l’uso delle magliette e bla bla bla di colore azzurro comporterà il medesimo sconto.
In entrambe il colore verde implicherà una maggiorazione che va dal 40% al 60% in base alla tonalità.
Anche qui sarà presente nella reception uno schema dettagliato dei colori per ovviare a eventuali contestazioni.
I due Sindaci intervistati dalla stampa hanno dichiarato che questa scelta è stata fatta per aumentare l'indotto dei negozi d'abbigliamento nei pressi degli alberghi e dare loro un maggior guadagno per il bene della cittadinanza.
S'è venuto poi a sapere che i negozi sono di proprietà delle rispettive mogli dei due.

Sporletto e Gambalonga hanno invece deciso di applicare il balzello al numero dei peli superflui dei turisti che verranno conteggiati all’ingresso nelle città dal personale dell’anagrafe comunale poiché a conoscenza dei medesimi (i peli superflui) altrui sin dalla nascita, non permettendo così delle dichiarazioni o conteggi non veritieri.

Fantascienza?
Beh, certo che si, ma neanche poi troppo distante dalla realtà.
Infatti dal 1° settembre 2012 a Bologna non si pagherà più in base alle stelle della locazione come in tutte gli altri comuni italiani che l’hanno adottata ma con diverse modalità (ettepareva!), bensì in base alla spesa.
Ecco quanto si pagherà: sotto i 31 euro per singolo pernottamento, 1euro; da 31 a 70,99, 1,50 euro; 2,50 euro se si spendono da 71 a 120,99 euro per notte; 4 euro dai 121 in su.
Esenti i minori di 14 anni.

Naturalmente durante la stesura della “genialata” nessuno ha pensato che tra l’alta e bassa stagione i prezzi possano cambiare, comportando il possibile errore da parte degli albergatori e via cantando.
Quindi corsi e ricorsi e l’immancabile perdita di tempo da parte dei primi (albergatori) e dei controllori comunali.
La stampa dichiara che entrambi ci sono abituati.
Eh si, giusto per semplificare le cose.

Poi vallo a spiegare all’incauto turista straniero (anche all'italiano) che li si paga in base alle stelle quel tanto, mentre negli alberghi dell’altro Paese che dista dal primo magari solo 20 o 30 km, le stelle hanno un altro valore e quindi anche il balzello cambia di conseguenza … poi il Tour Operator, l’Agenzia di Viaggio e l’albergatore non ci capiscono più un “razzo”.
Che cosa poi penserà o capirà il turista lo lascio dedurre a voi.

Comunque attualmente la cosa è messa così, e ci sono Comuni che partono da tariffe irrisorie (0,50 cent ad Aosta) e altri che applicano il massimo tutto l'anno (5 euro a Firenze), mentre i più diversificano il quantum in base alla stagione.

In molti casi, ogni "stella" vale un euro, ma c'è chi ha preferito tenersi basso: 2 euro a notte nei 3 stelle, 3 euro nei 4 stelle e così via.
Le esenzioni sono un rebus anagrafico e a seconda del luogo dove si pernotta.
Non pagano gli under 10 (Venezia e Roma), gli under 12 (Siena), gli under 14 (Bologna), gli under 16 (Padova) o gli under 18 (Milano e Torino).
Il numero massimo di notti tassabili varia dai quattro giorni consecutivi di Torino ai cinque di Venezia ai dieci di Roma.
A Napoli, una stella ... è detassata, mentre Bologna, come appena detto, ha deciso di elaborare le "fasce di prezzo equivalenti", da 30.99 a oltre 201 euro.

E pensare che si doveva uniformare il tutto seguendo una logica che dopotutto non sarebbe stata poi neanche troppo difficile attuare, ma ancora una volta i famosi 4+2 hanno rifatto capolino un po’ da tutte le parti dello Stivale.
Chi sono?
Semplice, OGNUNO era sicuro che QUALCUNO lo avrebbe fatto, CIASCUNO avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece.
E qui entrarono in gioco gli altri due che avevano un nome lungo lungo, MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO.

E furono per l’appunto questi due ultimi che s’accorsero che: “CIASCUNO incolpava QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che OGNUNO avrebbe potuto fare.
Pertanto, a seguito di questa grande saggezza, MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO furono assunti in pianta stabile e i “comandanti” diedero loro le redini in mano per amministrare il turismo di queste parti con annessa la tassa di soggiorno e i risultati eccoli qua.

Preghiamo!

giovedì 15 dicembre 2011

Il Ministro del turismo (ex pres. Enel) Piero Gnudi è scappato in Patagonia con una pronipote di Alessandro Volta o di Thomas Edison?


Domani sarà il 16 dicembre, ed è un mese ch'ebbene del Piero Gnudi, il nuovo ministro del turismo, non s’ha la minima traccia.

L’unica apparizione, se così si può definire, è quando ha telefonato al presidente della Federazione di Pallavolo Magri per complimentarsi per la vittoria della nostra squadra ai Campionati mondiali femminili. ''Si tratta di un risultato frutto dell'impegno delle nostre ragazze, ha detto, e di tutta la Federazione cui vanno i miei complimenti e l'invito a proseguire su questa strada”.

Eh si, infatti al Gnudi sono stati “offerti” anche lo Sport e gli Affari Regionali.
Che sia un po’ troppo per un uomo di 73 anni che di questo comparto (il turismo) ne sa o ne dovrebbe sapere ben poco?
Infatti è stato il presidente dell’Enel (per lungo tempo) che, a parte le lampadine degli alberghi, col turismo non c’entra ‘na strabenemerita mazza.

Che sia stato imballato tra i cartoni all’atto del trasloco e questo non è ancora stato spacchettato?

O invece sta mutando (ringiovanendo in considerazione dell'età) i connotati a Casablanca e si organizza per fuggire con una pronipote di Alessandro Volta o di Thomas Edison in Patagonia?

E’ finito in una retata in un rave party elettrico in Valtellina, oppure lavora sotto falso nome come cassiere in un negozio di luminarie dell’Uzbekistan?

Ha preso i voti e s’è fatto suora di clausura per illuminarsi d'immenso o è andato a vivere in Padania, che non esiste (ancora) e dunque è passato alla "buia" clandestinità pure lui?

Vive in un bunker hi-tech sotto la sua abitazione di Bologna e vi si è barricato per giocare con le lampadine e i neutrini?

Studia le particelle della luce nel laboratorio del Gran Sasso, dal cui traforo spera di sbucare in Svizzera, stando alle indicazioni di una sua ex collega, o fa l'elettricista a casa Monti, ma il suo contratto non prevede giorni di libera uscita?

Sale però il sospetto che il Gnudi non sia mai esistito, e che il tutto sia stata un’invenzione di Mario Monti per spaventare gli albergatori, i Tour Operator, le associazioni turistiche, eccetera eccetera.

Piero Gnudi in realtà non esiste, era un robottino teleguidato e ora sarebbe in riparazione dai tecnici dell'elettricità.

lunedì 31 gennaio 2011

L'allegro rimedio della Brambilla alla tassa di soggiorno ... e non solo

Ci vorrebbero le pagine della Treccani per descrivere le str…anezze dell’ultima dichiarazione della Sciura Brambilla in merito alla tassa di soggiorno, e le cose sono due.
O faccio “spallucce” e me ne frego (tanto dopo queste, da quella bocca “senza Colgate”, ne seguiranno molteplici altre), o cerco di riassumerle alla moda del “Bignami” e ve le spiego.
Naturalmente, armandomi di santa pazienza e togliendo del tempo prezioso al mio lavoro, opto per la seconda ipotesi.
Non sia mai detto che le “perdoni” un qualcosa.
Lei non lo merita (il perdono) nella stessa maniera che gli operatori del settore non meritano un ministro così … inconcludente e “piglia in giro”.
Comunque leggo che: “Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla interviene per modificare il testo del decreto sul federalismo fiscale municipale e prevede specifiche misure di sostegno alle strutture ricettive, incluse esenzioni ed agevolazioni riservate a questa particolare categoria produttiva.”
Che sia un copia/incolla della “promessa” d’abbassamento dell’Iva turistica effettuata in campagna elettorale, oppure quello da mo ripetuto dalla medesima nei tempi a seguire?
Come si ci può fidare di tanto “parlare”, se soprattutto non s’è mai mantenuta questa promessa?
Segue che la Brambilla, inoltre, punta a far riconoscere il ruolo delle imprese e delle associazioni di categoria nel determinare i criteri di attuazione del provvedimento. Le associazioni saranno coinvolte in sede di emanazione dei regolamenti di attuazione di tale tassa di scopo sia a livello nazionale, sia in particolare a livello comunale. I Comuni che intenderanno istituire la tassa di soggiorno dovranno discutere con la rappresentanza degli imprenditori delle strutture ricettive le modalità relative alla sua applicazione e agli interventi da finanziare con i relativi proventi.
E anche qua, come si può essere fiduciosi se non molto tempo fa per istituire o programmare il Codice del turismo, la Sciura non s’è avvalsa di nessun “consiglio” dalle associazioni preposte al caso e che tanto bailamme ha procurato?
E chi ci dice che è vero che “questi” saranno “attentamente” ascoltati dai Sindaci di turno delle città?
E chi controllerà che parte di questo “incasso” venga usato per le opere di ristrutturazione, ammodernamento e miglioramento qualitativo, sia in termini di esenzioni e agevolazioni che le amministrazioni comunali possono loro riservare?
Suvvia, non diciamo str…anezze, perché di questi “brutti” esempi di distribuzione del “maltolto” al cittadino o turista ne abbiamo a iosa; è sufficiente girare solo testa e guardare in qualsiasi direzione per capire che non s’è fatto niente o ben poco di buono.
O forse questi “soldini” serviranno per “tappare” qualche buco delle gestioni comunali… si, di quelle sempre precedenti all’attuale?
Infatti si sa che la colpa è sempre degli altri e di chi non c’è più.
E il bello è che c’è ancora qualcuno che ci crede, vedi il Presidente di Astoi-Confindustria, Roberto Corbella, che raggruppa i maggiori Tour Operator e che così dichiara: ”Pur sempre critici sulla tassa di soggiorno, accogliamo positivamente queste dichiarazioni del ministro Brambilla che vanno nella direzione di ridurre i danni al turismo”.
Si, ci creda!

P.S.: Ma la Sciura Brambilla non era completamente contraria alla tassa di soggiorno anche nella sola Roma?
Forse che sia stata "portata" a più miti dichiarazioni (?), oppure già da allora la raccontava e ... vabbeh, avete capito!

venerdì 13 agosto 2010

Brambillaaaaa ..... alè

Tu decidi all’ultimo secondo le vacanze, ma la Brambilla lo sa almeno 6 mesi prima il che cosa farai.
Sembra strano, vero (?), ma per lei è così.
Per prima cosa confesso di non riuscire a capacitarmi all’idea che la Brambilla sia lì, a gestire il turismo nazionale.
O perlomeno così dovrebbe ma, come più volte detto, il “suo” ministero non serve proprio ad una benemerita mazza … con lei di mezzo.
Chi comanda sono le Regioni per via del Titolo V della Costituzione, ma la Michela sotto sotto riesce ad inserire alcuni “adepti” in posizioni, non chiave, ma chiavistelli; qualche “soldino” preso di qui e preso di là da altri ministeri (con portafoglio, i rimanenti per lei contano poco) o Presidenza , ma il risultato non cambia … naturalmente per noi.
Tutti “posti” pagati bene e per il futuro chissà; da cosa nasce cosa e in quei corridoi magari trova, se non altro, qualcuno che ringraziando le dice anche come “sei brava”.
Altrimenti non si sa proprio dove possa trovarne degli altri.
Comunque bando alle ciance e esaminiamo l’ultima “sua castroneria”, e vale a dire che quasi tutti stanno scegliendo il “last minute” o addirittura il “last second” per fare le proprie vacanze.
Cosa verissima, per carità, solo che la “signora” c’aggiunge che nonostante questo, lei ha da tempo (che abbia una cartomante segreta?) le statistiche di quanti in futuro andranno in vacanza.
“Abbiamo un segno più - dice la Brambilla sfogliando le tabelle - con 30 milioni di italiani, contro 25,9 dello stesso periodo del 2009, che hanno già pianificato le loro vacanze. Siamo oltre il 15% in più”.
E nessuna menzione, pensata o riferimento allo stato attuale della crisi mondiale.
Santa pazienza, ma come si fa a saperlo prima se uno decide all’ultimo minuto o minuto secondo, perchè probabilmente non dispone di grossi capitali per programmare le proprie vacanze?
Che la ministra ci racconti forse “l’ennesima” balla?
Propendo sul “SI”, ma non ci voleva poi molto a capirlo anche senza “indovini segreti”.
E conferma mi viene da veri e seri professionisti del settore, i primi d’Europa e nei tre del mondo; Michael Frenzel, Sir Michael Hodgkinson, William Waggott, Volker Böttcher e tutto lo staff dirigenziale della Tui Travel, e non due “fagiolini” dei “nostri”.
Infatti in un comunicato stampa della Tui c’informano che: «…. è molto difficile, se non impossibile, fare previsioni sull'evoluzione della dinamica delle prenotazioni last minute sui prossimi 12-18 mesi, a causa della generale situazione economica».
Ricordo che nel terzo trimestre dell'anno, il periodo di punta per l'industria turistica, le vendite di Tui travel sono calate del 4% e la società ha riportato una perdita di 81 milioni di sterline, contro un utile di 32 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso.
E parlo di dati veritieri non come i nostri, dove all’inizio della stagione si vince (Brambilla dice), mentre alla fine si perde sempre (dicono tutti).
Il dato ha avuto un impatto devastante alla Borsa di Londra dove il titolo Tui Travel è arrivato a perdere oltre il 10% scendendo ai minimi degli ultimi due anni.
E nonostante il T. O. sia l’intestatario del premio come migliore del mondo (World's Leading Tour Operator 2009), dopo 7 incontrastati anni del T. O. Kuoni.
Figuriamoci noi.
Ma non per la ministra, per i nostri redattori o giornalisti e per i “santoni” del turismo nazionale che riportano pari pari le str…anezze delle Brambilla, perché a nessuno è venuto in mente di chiedersi o chiederle il come facesse a dare queste previsioni, anche se la gente, per il motivo dei pochi "sghei", non l'ha ancora deciso, e lo sceglie all’ultimo momento.
Ma in che modo deve ancora dimostrare la sua presunta “insipienza, inutilità e cialtroneria” per allontanarla definitivamente da quel ministero?
Dai, fora di ball!

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